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Lesa maestà

Il prossimo 3 marzo a Roma si terrà un incontro dal titolo Cambiamenti climatici ed ambiente politico. L’incontro sarà articolato in due sessioni, una tecnica, presieduta dal Prof. Antonio Zichichi ed una più squisitamente politica dedicata al dibattito. La lista dei relatori, che trovate nella locandina, è risultata essere di scarso gradimento agli attivissimi professionisti del terrore climatico. Si lamenta l’assenza di un climatologo iscritto alla lista appositamente compilata e gelosamente custodita, ma pronta per essere consultata quando – e temo accadrà sempre più spesso – cominciano a sentirsi al telefono o via mail con la fatidica domanda: ma tu ne sai niente?

Incredulità, stupore, smarrimento, sdegno, sufficienza. Questi nell’ordine gli stati d’animo che traspaiono dai commenti al puntualissimo post scritto e firmato in fretta e furia addirittura dall’intero comitato di redazione di climalteranti. Della serie ci si sono messi d’impegno a partire dal titolo, un fantastico slogan degno sinceramente di maggior fortuna: Per un dialogo corretto fra scienza e decisori politici: no ai convegni sul clima senza climatologi. Si poteva aggiungere anche “no già che ci siamo anche alle ciambelle senza buco ed all’estate senza granita” ma forse poi il tag sarebbe risultato poco efficace.

Suvvia ragazzi, sarà mica per una volta che non guidate la giostra che vi vorrete sentire esclusi? Quante opinioni diverse abbiamo sentito a Roma nel Settembre 2007? Brucia ancora eh? Magari non l’avessero mai fatto quel dannato convegno. Vabbè, cose che capitano.

A martedì,

il convitato di redazione.

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Published inAmbienteAttualità

15 Comments

  1. @ Costa
    L’invito è a rimanere in questa come in tutte le nostre discussioni nel campo delle argomentazioni d’opinione, senza scadere mai nelle valutazioni a carattere personale e tantomeno dirette alla persona altrui.
    Se ci atterremo tutti a queste regole questi spiacevoli episodi non potranno ripetersi.
    In considerazione di questo pur a malincuore ritengo sia giusto chiudere questa discussione, così come è avvenuto sulle altre piattaforme ove si è sviluppata.
    gg

  2. Lorenzo Fiori

    @ Costa
    Le stime dei ‘tempi di residenza’ delle sostanze chimiche in atmosfera non le fanno i ‘climatologi’ bensì i ‘chimici ambientali’ e/o dell’atmosfera, magari su commissione dell’IPCC, mentre i climatologi si limitano a sfruttare questi dati nelle simulazioni varie…quindi adesso sai con chi prendertela…

    Per quanto riguarda gli ‘aggiustamenti’ dei modelli vale forse il detto molto ragionevole: “Solo chi non propone soluzioni precise a problemi tecnico-scientifici non sbaglia mai…ma nemmeno risolve il problema…”

  3. Claudio Costa

    In riferimento a questo articolo

    http://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=25042014&st=0#lastpost

    Giro questa replica del professor Vincenzo Ferrara fatta sul blog di Pasini al quale non posso rispondere perchè la discussione è stata chiusa.

    “Desidero chiarire a Claudio Costa e ad altri come lui che l’articolo riportato per motivi politici sul sito:
    http://mauriziomorabito.wordpress.com/2007…-sbagliare-mai/
    fa parte di una serie di articoli di presa in giro dei meteorologi che il sottoscritto scriveva dal 1975 in poi nella rubrica satirica “In margine” della Rivista di Meteorologia Aeronautica”, su richiesta dell’allora direttore del Servizio (magg. gen. Giuseppe Cena) anche per alleggerire il contesto piuttosto austero della rivista stessa. Della stessa serie vi sono altri miei numerosi articoli che prendono di mira la categoria dei meteorologi, tra cui: “Come si diventa meteorologi”, “Come si fanno le previsioni del tempo”, “Meteorologia e Meteoroscopo”, “In Paradiso fa più caldo che all’inferno” ecc. , oltre a tante altre storie satiriche, poesie, filastrocche ironiche ed altro materiale umoristico. Di conseguenza usare strumentalmente tale materiale, avulso dal suo contesto originario nel quale era inserito, e per di più in senso negativo, è opera di alta scorrettezza, e rappresenta un attacco ingiustificato alla dignità della mia persona, attacco che rasenta, tra l’altro, la diffamazione della mia persona, della mia professionalità e serietà professionale, alla quale dovrò purtroppo porre rimedio in sede legale.
    Ognuno può motivare le sue convinzioni, giuste o sbagliate che siano, come meglio ritiene di fare. Ma fondare o giustificare le proprie opinioni sulla base della denigrazione o dell’insulto diretto o indiretto (tramite insinuazioni) delle persone e della loro dignità, è, secondo me, solo un’espressione di degrado mentale e culturale oltre che di palese inciviltà
    Vincenzo Ferrara”

    C: Dunque l’articolo era inserito in una rubrica di satira, ne prendo atto.

    Scusi!

    Ma leggendo l’originale presentato da Giorgio Prinzi non si capiva affatto che intendeva dire, soprattutto il fatto che non fosse vero quello che affermava.
    Delle tre versioni del climatologo quale sarebbe quella satirica e quale quella vera se ce n’è una?
    Dall’82 ad ora i climatologici ne hanno dette tante di cose, poi smentite dagli stessi.

  4. @ Pasini
    Grazie per la segnalazione, indubbiamente è un’ottima iniziativa. Certo c’è un bel gap da colmare, soprattutto perchè “da noi” l’idea principale che c’è della matematica è che si tratti di una materia difficile e pure noiosa. Sicuramente, invece, partendo proprio dai sistemi complessi, è possibile riavvicinare un pochino le parti. Ben vengano queste sperimentazioni!

    Grazie e buona giornata!
    C.G.

  5. Claudio Costa

    @ Alfio

    i cliamtologi possono raccontarci quello che vogliono senza tema di smentita, ecco perchè è bene sentire anche esperti di altre discipline che interagiscono con il clima

    Esempi di esagerazioni e scorrettezze:

    Un certo Visconti ha scritto sul Corriere della sera “Clima: una roulette con troppi bari” a chi pensa si riferesse con il termine di bari?

    – la relazione di Mercalli al senato, critica già linkata ma che rilinko per la sua comodità

    http://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=24903347

    – Nel 1971 l’americano Stephen Schneider sosteneva che i solfati avrebbero abbassato la temperatura di 3,5°C entro il 2000, quindi l’uomo sarebbe stata la causa di un raffreddamento globale ma lo stesso scienziato, nell’ultimo rapporto dell’ IPCC, afferma che nel 2100 le temperature a causa della CO2 potrebbero aver un aumento massimo di 4,2°C mediamente, e di 12°C ai poli, ribaltando tutto stavolta l’uomo è la causa di riscaldamento.

    “Dobbiamo presentare scenari temibili, rilasciare dichiarazioni semplificate e drammatiche e dare poco spazio ai dubbi che possiamo nutrire.
    Ognuno di noi deve decidere il giusto mezzo tra l’efficacia e l’onestà”

    Stephen Schneider (non è un omonimo, è proprio lo stesso scienziato)

    – J. Hansen nel calcolare il nuovo radiative forcing dal 1750 al 2005, che sarà poi inserito nel quarto rapporto IPCC del 2007, stravolge tutti i dati, raddoppiando il valore dei raffreddanti.
    “L’uso di scenari estremi per drammatizzare il riscaldamento globale,
    è stato un tempo opportuno”

    James Hansen http://naturalscience.com/ns/articles/01-16/ns_jeh6.html

    Opportuno? Solo per un progetto politico, non per la scienza ! Nonostante questa affermazione J. Hansen ha definito “giullari” gli scienziati scettici.

    Hansen ha partecipato al documentario “6° Gradi possono cambiare il mondo”, finora la visione più catastrofica del riscaldamento globale…ma la Solomon lo batte perché va dicendo che la CO2 ha una vita media di 1000 anni, quindi tutte le proiezioni sono sbagliate, (sono all’acqua di rose), perché sono state fatte tenendo in considerazione la vita media di 100 anni. Se invece si chiede ai geologi o ai chimici dell’atmosfera quant’è la vita media della CO2 in atmosfera rispondono 4 anni, ecco perché di cambiamenti climatici non basta che ne parlino i climatologi, possono dirci quello che vogliono senza tema di smentita, come ci racconta il prof Ferrara

    http://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=25042014.

    Da 4 anni si è passti a 100 anni (Hansen) poi a 300 anni (Archer) adesso a 1000 anni(Solomon) mi sembra che sia come per i film del terrore bisogna continuare ad aumentare i colpi di scena macabri perché la gente non si spaventa più…tra un po’ ci diranno che la CO2 ha vita eterna.

    Il professor V.Ferrara, (ho il dubbio che sia lei Vincenzo) nella puntata di “Porta a porta” del 03/05/07 disse che i ruminanti sono causa di cambiamento climatico perchè emettono metano con le flatulenze, confondendo il davanti con il dietro perché le emissioni sono per il 95% da ruminazione. Poi il metano zoogenico è in equilibrio con il captato. (tranne che per l’icremento numerico ma solo per 12 anni vita media del metano)

    http://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=17704330

    Questo è uno degli esempi sul fatto che i climatologi non possono essere esperti su tutte le scienze della terra che interagiscono con il clima, quindi legittimo che di cambiamenti lcimatici ne parlino anche scienziati di discipline diverse dalla climatologia.

    Di clima ne parla Mario Tozzi (è geologo vale?) sulla RAI ha fatto vedere la ricostruzione di Milano (122 m. slm) sommersa dal mare, quindi il Tozzi che prende i soldi dalla car sharing li prenderà dalla pattini sharing bagno giambellino!

    Ne parla anche Cecchi Paone ( è giornalista vale? ) che su clima news ha detto che l’uomo con il riscaldamento globale andrà incontro all’ipofertilità, perché l’effetto serra colpisce anche lì.

  6. @ Alfio
    No, non trovo. E soprattutto non considero nessuno impresentabile fino a quando non sono convinto che mi stia raccontando frottole. Credo sia proprio il ruolo istituzionale ad imporre il dovere di ascoltare tutte le campane. Ieri le une, oggi le altre, domani vedremo. Con buona pace di chi vorrebbe essere l’unico depositario della verità e distribuire patenti di esperto a proprio gradimento.
    gg

  7. Claudio Costa

    mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse come mai

    – alla conferenza nazionale del clima 2007 non c’era Visconti e nemmeno contraddittorio (dove dissero che le T in Iatali salivano con un incremento superiore di 4 volte rispetto al resto del mondo Pecoraro Scanio, sbugirdato in 24 h
    – e alla discutibile relazione di Mercalli (con giacca ) al senato (dove disse che le temperature attuali sono come quelle dell’optimum olocenico invece sono più basse di 3-4°C) non ci fosse Visconti e nemmeno contraddittorio.

    Chi è interessato a leggere la severa critica di Visconti alla nota conferenza di climatologi, e la critica alla relazione di Mercalli al senato qui

    http://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=24903347

    A proposito di congressi…… poco scientifici

  8. No Dott. Pasini, non mi riferisco a Lei.

    Per quanto riguarda le scuole, secondo me è una materia ostica da introdurre in insegnamenti e ordini diversi da quello universitario, ma magari mi sbaglio.

  9. Per mancanza di cultura della complessità intendevo nella popolazione, tanto che parlavo di carenze della scuola.
    L’ultima considerazione francamente non la capisco, a meno che non si riferisca a me. In ogni caso è sicuramente un problema mio…

  10. Alfio

    L’ho letto ma a me non sembra sopra le righe il post di Climalteranti.
    Zichichi e Battaglia sono impresentabili, non trova?
    E anche gli altri sono selezionati in modo troppo partigiano.
    I Presidenti delle Commissioni della Camera e del Senato hanno un ruolo istituzionale.
    Se i Presidenti delle Commissioni Sanità andassero ad un convegno in cui parlano solo gli omeopati dicendo che la medicina ufficiale è tutta una bischerata, mi lamenterei anche io e mi sa anche Lei.

  11. Gent.mo Dott. Pasini, ho letto il Suo articolo. Lo utilizzo per fare due considerazioni insieme a Lei. Perchè dice che non c’è la cultura della complessità? Ovviamente, credo che Lei alludesse agli ambienti accademici italiani, e non all’uomo della strada. Se quindi fosse questa l’indicazione, mi devo dire piuttosto discorde. Per esempio negli ambienti accademici economici, si parla di sistemi complessi, dinamici e reti neurali (tanto quanto il diritto commerciale, per dirne uno), almeno da una quindicina d’anni. Io sono cresciuto sulle pubblicazioni del Santa Fe Institute, e in Italia abbiamo un importantissimo centro di ricerca e incubatore che tratta di questi argomenti e delle sue applicazioni.

    Chiudo con un’ultima considerazione. Alla fine del Suo articolo parla di mancanza di expertise in alcune figure professionali. Ha mancanto di citarne una (eppure è sotto gli occhi di tutti, un giorno sì e l’altro quasi). Molti climatologi (quelli che probabilmente Lei annovera tra la gente che conta e che avrebbe diritto ad organizzare convegni), hanno dimostrato in più occasioni di essere pessimi statistici… Facciamo il pelo ai sistemi complessi, e poi sorvoliamo sui numerosi svarioni di statistica?

    Con stima,
    Claudio Gravina

  12. Ringrazio Guido per non avernmi messo, almeno credo, nella fantomatica lista dei “professionisti del terrore climatico”.
    Comunque penso che il caso sia scoppiato anche a causa di un mio post in cui accostavo, forse maliziosamente, un discorso sulle fonti dell’informazione scientifica, un sondaggio tra scienziati del clima e il convegno organizzato da 21° secolo e da Forza Italia. In quel post, credo, dicevo cose non banali. Poi con i commenti si è scaduti notevolmente… Mi permetto di consigliarne la lettura:
    http://antonellopasini.nova100.ilsole24ore.com/2009/02/i-cambiamenti-climatici-il-problema-delle-fonti-e-forza-italia.html
    Saluti
    Antonello Pasini

  13. Lorenzo Fiori

    Ma un vero ‘contraddittorio scientifico’ tra opposte fazioni non si può fare in pubblico perchè bisognerebbe controllare i vari studi, le varie fonti, cosa che richede tempo e non si può certo fare con una chiaccherata: il rischio che il tutto degeneri in ‘litigio’ o ‘rissa’ sarebbe elevato…
    Ci sarebbe il ‘peer-review’ come ‘arbitro’ della discussione, ma anche questo, come sappiamo, è messo in discussione: l’impressione però è che la politica e Forza Italia vogliano giocare un ruolo da padrona sul tema dei ‘Cambiamenti Climatici’ accerchiandosi di chi può sostenere i propri interessi e la propria visione del mondo (vedi problema delle emissioni europee di Co2).

  14. Achab

    In effetti il post su climalteranti e’ un po’ sopra le righe. Trattandosi di una conferenza, mi si passi il termine, “di partito” non vedo che cosa ci sia da ridire.
    Ad ogni modo, personalmente avrei consigliato ai Dipartimenti di Forza Italia che hanno organizzato l’evento di includere anche qualche climatologo visto che c’e’ anche una sessione scientifica. Non mi sarei nemmeno sbilanciato gia’ dalla locandina a fornire i due documenti di riferimento. Cosi’ immagino che dia l’impressione di una giornata piu’ di propaganda che di discussione. Almeno, a me la da.

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