Un caldo bestiale, tanto ne deve aver fatto per far arrivare il 2010 ad essere l’anno più caldo di sempre (ove per sempre si intende da quando vi pare a seconda dei casi e delle esigenze mediatiche), però nonostante il primato globale, i primati (nell’accezione di specie) locali non sono riusciti a generare altrettanto efficaci record per le zone di competenza.
Accade così che nell’annus horribilis MMX il dataset del giardino di casa Hansen, l’intero territorio americano, abbia raggiunto la ragguardevole posizione numero 23, cioè nella serie ci sono stati appena 22 anni più caldi. E, udite udite, per la serie di temperatura più antica del mondo, quella dell’Inghilterra centrale, si è trattato del 261° anno più caldo.
Direi che si può fare di meglio, attendiamo fiduciosi la fine del MMXI.
Sul Corsera è comparso questo:
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/energia_e_ambiente/11_gennaio_20/2010-caldo-record_a4b52dae-2487-11e0-8269-00144f02aabc.shtml
Reply
Visto Fabrizio. Foglio scandalistico.
ssp
Si e’ semplicemente ripetuto il miracolo numero 12
http://www.climatemonitor.it/?p=14009
I meccanismi AGW sono tali che la stragrande maggioranza degli episodi di riscaldamento avviene in luoghi remoti e molto freddi dove c’è una carenza di dati reali e di persone che avrebbero notato un qualsivoglia cambiamento, e dove i cambiamenti climatici sono difficili da notare comunque visto che le temperature medie vanno da iperfredde a leggermente-meno-iperfredde