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Clima: lo strano comportamento dell’Antartide

Ad una analisi oggettiva e distaccata, i dati sul continente di ghiaccio ci parlano chiaramente di una situazione anomala rispetto al resto del pianeta. Vediamo di capire perché…

 

Una visione oggettiva – Cerchiamo per una volta di guardare alle questioni climatiche in modo distaccato e oggettivo, rimanendo fedeli ai dati piuttosto che alle nostre tesi. Quello che voglio mostrare è una serie di dati relativi al continente antartico, senza tesi preconcette da dimostrare, ma solo uno scenario da svelare. Scenario che sta sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono guardare a occhi nudi, senza gli occhiali della loro idea climatica.

 

 

Le temperature – Tre dei cinque maggiori prodotti, che misurano le anomalie termiche relative al pianeta, non registrano alcun trend negli ultimi decenni riguardo al continente antartico. Sia i due dati satellitari, UAH e RSS, che il dato terrestre HadCrut4 fotografano un trend piatto. Aggiungiamo anche che alcune delle storiche basi scientifiche, come Vostok, non mostrano alcun trend. Diversi studi hanno mostrato come l’Antartide occidentale si stia scaldando rispetto a quello orientale. Ma nell’insieme, ed è questo che conta, il continente non mostra segnali né di riscaldamento né di raffreddamento. Anche a livello planetario all’interno del Global Warming troviamo regioni che si raffreddano.

 

I ghiacci marini – Il trend è invece molto chiaro e sicuramente positivo riguardo all’estensione dei ghiacci marini australi. Questi sono costantemente in aumento, in netta controtendenza rispetto a quelli artici. Anche quest’anno siamo vicino ai massimi storici. Le spiegazioni riguardo a tale comportamento in netta controtendenza con i ghiacci artici riguardano particolari condizioni della circolazione dei venti nella regione.

 

La massa del ghiaccio – Negli ultimi anni si sta tentando di studiare se vi siano perdite o guadagni nella massa del ghiaccio continentale antartico. Abbiamo ad esempio il progetto GRACE, che attraverso i satelliti cerca di studiare la calotta glaciale. La serie che va dal 2002 al 2009 mostra una perdita di circa 26 Gt (giga tonnellate) all’anno. Si tratta di un valore che corrisponde a meno dello 0,001% dell’intera massa ghiacciata. In sintesi, tra mille anni l’Antartide avrà perso l’1%. Senza contare il fatto che una serie di sette anni può avere qualche significato scientifico e statistico?

 

Maggiori nevicate all’interno – Secondo la NASA gli oceani più caldi che circondano l’Antartide favorirebbero nevicate più copiose nelle aree interne del continente, che come si sa sono le più secche del pianeta. Ciò favorirebbe un aumento della massa del ghiaccio, che richiede tempi lunghissimi.

 

Barriere glaciali – Tutti gli studi mostrano una accelerazione nello scivolamento verso il mare di molti ghiacciai antartici (distribuiti in tutto il continente), con maggiore dispersione di grandi masse di ghiaccio in mare. Ma le spiegazioni di tale fenomeno sono controverse, e difficilmente possono essere messe in correlazione con le temperature, vista la loro stabilità nell’insieme.

 

Conclusione – Se i dati che ho riportato sono corretti, escludendo miei errori sempre possibili, allora un’analisi oggettiva dovrà concludere che l’Antartide sfugge per ora alle dinamiche del Global Warming, presentandosi come una eccezione. Ma andare oltre sarebbe pericoloso: sia nell’interpretare l’Antartide come il termostato della Terra (scettici), sia nel cercare a tutti i costi di forzare i dati a favore della teoria dell’AGW.

 

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NB: questo articolo è uscito in origine sulle pagine del Meteogiornale che ne ha autorizzato la riproduzione. Al riguardo vi consiglio la lettura anche di quest’altro post, uscito appena qualche giorno dopo.

gg

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Published inAttualità

26 Comments

    • donato

      Ne avevamo parlato qualche tempo fa a proposito del calore proveniente dalla crosta terrestre al di sotto della calotta glaciale groenlandese e del canyon gigante scoperto in Groenlandia: in quella circostanza discutemmo circa la possibilità che simili situazioni potessero esistere anche in Antartide. Neanche a farlo apposta arriva la scoperta che conferma le nostre ipotesi! Guarda caso, dove si trova il vulcano attivo? Nell’Antartide occidentale che, a quanto sembra, è l’area che maggiormente risente della perdita di massa glaciale!
      .
      Ricapitolando, per sommi capi,
      – le piattaforme glaciali nell’area della penisola antartica si stanno sgretolando a causa delle correnti marine che le demoliscono da sotto;
      – lo sgretolamento delle piattaforme glaciali determina un aumento della velocità di scorrimento dei ghiacciai terrestri;
      – il vulcanismo attivo in quelle aree potrebbe influenzare lo scorrimento dei ghiacciai lubrificando la base degli stessi come accade anche in Groenlandia.
      E il GW in tutto questo come che ruolo gioca? A me sembra che al massimo possiamo attribuirgli il ruolo di racchetta palle, certamente non quello di punta. 🙂
      Ciao, Donato.

  1. Mr.Hyde

    grazie Sig Mario , difatti ha ragione ! con Google crome il problema è risolto .. 🙂

  2. Mr.Hyde

    Buon giorno a tutti , vedo che aumentando di numero, il testo dei messaggi si riduce sulla linea orizzontale e aumenta sulla verticale(intendo la visione dei messaggi ..valore in centimetri 🙁 )
    Comunque vorrei rispondere a tutti gli interventi (non mi piace lasciare cose in sospeso) ,.
    —per “Maurizio Rovati” , si si conosco molto bene il prof Danieli ,e confermo sia la stesura di libri di testo di organica(Hoepli) che il suo metodo di insegnamento anomalo e molto efficace(in pratica lui non spiegava la lezione con i classici metodi disinteressati( a memoria) , ma interrogava tutto l’anno valutando l’alunno con un sistema logico …affrontava i temi nuovi con l’interrogazione , e valutava la capacita’ di ragionamento dell’ alunno caso per caso , chi seguiva l’interrogazione comprendeva la nuova lezione ed andava avanti , chi non seguiva era spacciato . Chimica è una materia ostica , ci sono voluti secoli prima che l’uomo capisse realmente i suoi meccanismi concreti, studiarla a memoria serve poco o nulla, l’importante è la logica , un banale esempio ..a lui non interessava che tu conoscessi la temperatura di ebollizione di ogni sostanza , ma gli interessava il ragionamento che facevi per sapere se la sostanza poteva essere gas o liquido a quella determinata pressione e temperatura, cio’ poteva essere compreso dall’alunno solo se conosceva la tabella periodica , la forma della molecola ed i relativi legami che essa poteva dare con se stessa , tutti parametri logici che non richiedono apprendimento mnemonico particolare.
    altro esempio puo’ essere la reattivita’ di un determinato gruppo di sostanze (esempio alcoli ,esteri , aldeidi etc..) con altre sostanze, che potevano essere comprese solo se si aveva una visione logica dei gruppi funzionali e delle loro ibridazioni a livello orbitale. insomma tutto era collegato alla propria capacita’ logica e non mnemonica.).
    Il suo metodo innovativo di insegnamento metteva in crisi sia professori che alunni , quando entrava in aula c’era il panico totale, pochi avevano il 6 , anche il “secchione” era spacciato (questo non per colpa dell’alunno, ma per il metodo classico di insegnamento che l’istruzione scolastica gli aveva dato negli anni).
    Il mio idolo :), alla fine della maturita’,lo invitai a casa mia ,con sua moglie in un bel pranzo emiliano(mia madre è di reggio emilia e cucina molto bene) , e gli feci visitare il mio lab , di cui rimase molto colpito… (non so se dal vino o dal lab .. hahaha )
    —- per Guido Guidi — si, certo firmerei subito un protocollo per ridurre emissioni chimiche inquinanti , anche se abbiamo una visione differente sulla CO2 ( esprimero’ il mio pensiero piu’ in la’ ..se possibile)
    —-per Flavio — sinceramente non ho capito molto bene il suo ragionamento (probabilmente è colpa mia) , ma da quei tempi ad oggi sono stati presi severi provvedimenti sulle emissioni cancerogene e tossiche , anche dagli adulti(di cui ormai faccio parte) …gli esempi piu’ classici sono i limiti imposti per emissioni di cromo +6 e metalli pesanti nelle acque, l’abolizione dell’amianto , l’impiego di materiali plastici diversi dal PVC per imbottigliare le bibite… e molti molti altri …(fortunatamente)…per il discorso pidocchi e pulci non sono d’accordo sul fatto che facciano piu’ morti dell’inquinamento chimico , ma si potra’ sicuramente approfondire il discorso con il sottoscritto (non so se questa sezione sia quella giusta , e penso di aver gia’ oltrepassato il limite di fuori tema , e ringrazio i moderatori che ugualmente mi hanno dato la possibilita’ di sforare cosi tanto dal tema in questione).
    —-per Luigi Mariani— capisco perfettamente il suo dissenso riguardante la CO2 , e la ringrazio per la sua moderazione nell’affrontare questi temi cosi’ delicati , sicuramente (come detto sopra) esprimero’ le mie idee riguardanti il ciclo del carbonio , le temperature e soprattutto il calore (temperatura e calore sono cose differenti). ed è fuorviante considerare la temperatura come indice del calore , va’ considerato il calore specifico del materiale , e la massa del materiale (esempio : la fiamma di una candela puo’ avere 700/800 °C , mentre l’H2O contenuta da una vasca da bagno a 30 °C contiene molto piu’ calore di quella fiamma , concordi?), inoltre nei passaggi di stato da (ad esempio) solido a liquido va’ considerato il calore latente del materiale(molte volte maggiore del calore sensibile).. ma come ripeto sara’ motivo di approfondimento delle mie tesi , piu’ in la’ nel dibattito scientifico .
    Ringrazio e porgo cordiali saluti a tutti
    Francy

    • Mario

      “vedo che aumentando di numero, il testo dei messaggi si riduce sulla linea orizzontale e aumenta sulla verticale”

      Dipende dal browser utilizzato. Alcune versioni non aggiornate (ad esempio InternetExplorer 8) sbagliano la formattazione dei commenti che diventano via via più stretti ad ogni nuovo inserimento.

    • flavio

      “sinceramente non ho capito molto bene il suo ragionamento”

      bhè, mi sembra semplicissimo, anch’io preferisco vivere in una casa del xxi secolo senza amianto, ma se l’alternativa fosse dormire sul ramo di un albero preferirei decisamente vivere in un bunker di puro amianto vergine 100%

      se mi viene sete mentre sono sulle nostre alpi non ho problemi ad inginocchiarmi per bere dalla sorgente o dal torrente, ma se fossi nella londra della grande puzza, o anche nell’america latina di quarant’anni fa del bando al cloro, o nel bangladesh di oggi, preferirei decisamente la bottiglia di pvc e il suo 0,% di chissà quale tumore dopo decenni che morire la stessa settimana di colera

      “non sono d’accordo sul fatto che facciano piu’ morti dell’inquinamento chimico”

      la storia è piena di pesti nere e simili che hanno sterminato anche la metà e più della popolazione di interi continenti, roba che tutte le seveso, i casali monferrati, le bhopal e minamata messe insieme non arrivano neppure ad un millesimo della sola spagnola del ’19, mentre un’intera generazione, a naso la tua, si è rotta la schiena perchè “il piombo è pesante, resta tutto a meno di mezzo metro dalla strada”, e allora via i passeggini e tutti coi bambini sulle spalle

  3. Mr.Hyde

    A dire il vero non mi aspettavo una accoglienza cosi’ gentile in questo blog . Sono felice che mi abbiate accettato , nonostante il mio temperamento(gia’ è un punto a vostro vantaggio :)) , ed idee controverse (solo in parte , per inciso riguardano proprio l’alterazione del clima dato dalla CO2 ) , il fatto che abbiamo differenti visioni riguardanti i gas serra non puo’ essere che positivo, io potro’ esporre le mie idee , quindi nel prossimo futuro sara’ possibile scambiare opinioni che ci spingeranno ad approfondire e ricercare maggiormente gli argomenti in questione ( sono aperto al dibattito scientifico ,purche’ sia costruttivo da ambe le parti) . alla fine in effetti non importa chi abbia ragione , e di solito la ragione sta’ nel mezzo, cerchiamo insieme ed in modo reale senza orgoglio personale un mantenimento alla nostra sostenibilita’ (nonostante la nostra crescita demografica esponenziale ) .
    Ultimamente ho condiviso alcuni documentari con amici , e mi piacerebbe che anche questo blog avesse la possibilita’ di vederli(sempre che non li abbiate gia’ visti) , sono documentari che chiunque puo’ capire , a qualsiasi livello scientifico possa trovarsi, inoltre (by passando alcuni aspetti) non sono di parte. Il primo documentario (mi piacerebbe una vostra cortese opinione) è questo : ” http://www.youtube.com/watch?v=XZDDlS4ah9A ” . Personalmente l’ho trovato interessante.
    cordialita’
    Francy

  4. Mr.Hyde

    a soli 17 anni, feci una scoperta scientifica rilevante ,che fece discutere … la stabilita’ dell’anello aromatico del benzene(o benzolo) …..era in crisi la chimica organica del benzene e della aromaticita’ . Ben presto mi resi conto che tale processo poteva risolvere il problema “inquinamento delle acque dato da sostanze derivanti dal benzene”(ritenuto cancerogeno).. a testimoniare questa scoperta c’era il professor Arrigo Danieli di Vercelli.
    Da questo punto in poi , i miei studi proseguono, partorendo metodi per riciclare e riutilizzare alcuni rifiuti tossici e /o cancerogeni (esempi sono l’olio fritto ,che a quei tempi non era riutilizzato in maniera esponenziale, ed il polistirolo espanso .) , in futuro le ricerche non si fermarono , la mia è una grossa passione che condivido con 2 amici ( un biotecnologo informatico ed un chimico)
    Questo aneddoto ,per spiegare al signor Maurizio Rovati il mio mainstream e risvolti eco-filantropici.
    Un po’ mi ha dato fastidio la frase finale …ma nulla di grave , non sarebbe il primo a dirmi di curarmi , pensi che me lo dicono anche in famiglia …hahaha 🙂
    in simpatia e cordialita’
    Francy

    • maurizio rovati

      Ah, Francy, lei conosce il Professor Arrigo Danieli, che insegnava chimica organica all’I.T.I.S.?
      Pare abbia scritto due testi, “Le Reazioni Organiche”, per la classe IV e “Chimica Organica”, per la V.
      Si dice insegnasse applicando un metodo… insolito.
      Sono contento che lei non abbia nulla di grave e comunque nella vita è importante star sereni.
      Sempre cordialmente.
      Maurizio Rovati

  5. Mr.Hyde

    Quando avevo 12 anni ho cominciato a studiare chimica, da autodidatta , questa disciplina scientifica mi ha cambiato radicalmente il modo di pensare e di vedere alle cose , di colpo cominciai a vedere cose che prima non c’erano o per lo meno che io non vedevo in quanto troppo ignorante . L’ approccio iniziale fu quello di capire le combinazioni chimiche che governavano i fenomeni naturali , ma per fare cio’ dovevo conoscere chimica a menadito quindi iniziai a fare sperimentazioni seguendo quello che gia’ altri scienziati avevano fatto e confermato ,le basi della chimica per intenderci e tutte le leggi che la governano. Leggevo affascinato la vita dei vari scienziati che citava il mio libro di chimica(preso a mio fratello piu’ grande) mi documentavo il piu’ possibile su bohr rutherford ,Cannizzaro Lavoisier , einstein etc.. ripetevo i loro esperimenti per capire esattamente come praticamente potessero avvenire queste famose trasformazioni della materia e perché. Dopo alcuni anni mi ritrovavo con un sufficiente bagaglio culturale scientifico per cominciare a studiare le scienze che si basavano sulle reazioni chimiche (biologia e biochimica) . continuavo le sperimentazioni chimiche approfondendo sempre di piu’ i meccanismi di reazione stessi , l’approcio alla biochimica comincio’ a farmi vedere le cose in altro modo ,mi rendevo conto che la vita vegetale e animale era basata su queste reazioni e sui loro equilibri , … nel mio cervello si apriva un nuovo mondo che non avevo mai visto prima , le cose cominciavano ad avere un senso …e i perché iniziavano ad avere delle risposte , sempre piu’ capivo che la terra era un’enorme laboratorio in cui migliaia e milioni di reazioni chimiche avvenivano seguendo le medesime leggi che avevo studiato nei primi anni , e capivo sempre meglio che gli equilibri erano il fulcro di tutto cio’. a 16 anni sentivo i primi dibattiti scientifici sui mutamenti climatici , e non capivo esattamente di cosa si stesse parlando, quindi iniziavo ad avventurarmi nella conoscenza di quel che era l’ambiente circostante e ben presto presi coscienza che io ero li’ solo grazie ad un complesso sistema di equilibri che con quelle reazioni aveva dato la culla della vita all’ umanita’ …era semplice , l’uomo era nato in quanto le condizioni climatiche lo permettevano in quel dato momento . Botanica e biochimica mi davano sempre piu’ risposte sul ciclo della vita e gli equilibri erano sempre il centro su cui avvenivano tutti i fenomeni. Ora avevo capito di cosa si stava parlando ,mutamenti climatici … che erano dati da una miriade di fattori naturali .. ma anche non naturali .. ma io i cambiamenti non li avevo mai visti (come avrei potuto vedere cambiamenti climatici se avevo appena appreso le basi per capirli?) , pero’ potevo capire benissimo che apportando una variazione all’equilibrio… l’equilibrio stesso si spostava per ridare un nuovo equilibrio (cavolo era anni che studiavo gli equilibri chimici) , quindi potevo asserire con tutta certezza che i cambiamenti del clima avvenivano per il naturale evolversi della natura , capivo che tutto era in continua trasformazione ed evoluzione …questo è stata una presa di coscienza importante nella mia vita …. poi cominciavo a vedere che le sostanze chimiche che ormai conoscevo e che trattavo venivano prodotte su scala industriale da industrie chimiche …ma ero a conoscenza che una reazione non dava mai solo il prodotto sperato , ma anche prodotti di scarto e sottoprodotti … aia …ma .. che ne facevano di questi ? ben presto capii che venivano scaricati nell’ambiente circostante senza regole e senza remore .. cavoli mi dicevo .. ma quei prodotti li ho studiati e sono cancerogeni tossici inquinantiiii … grrr .. ma perché io che ho 17 anni lo capisco e gli adulti no?? boo?? ben presto iniziai a vedere dei cartelli lungo i fiumi e lungo i laghi (io abito a novara molto vicino al lago maggiore ,lago d’orta e fiume ticino agogna etc .. ) sui cartelli c’era scritto ” VIETATA BALNEAZIONE!!”…erano i primi cambiamenti climatici che vedevo in vita mia !!! .. ben presto non solo vedevo i cartelli , ma anche i morti,…. pesci sia sulle rive che in mezzo all’acqua… le alghe invece prolificavano a dismisura creando un bell’effetto verdastro con illusione ottica che sul lago ci si potesse camminare e giocare a pallone magari ..hehe … sembrava un’enorme distesa erbosa molto scura .. i laghi erano eutrofizzati!!! nella mente mi tornava molto chiaro adesso l’argomento cambiamento climatico FORZATO!! .. capivo che non era la natura con le sue normali evoluzioni e trasformazioni . Ma era l’attivita’ umana a forzare questi cambiamenti , stringendo … ho continuato a studiare mi sono diplomato in chimica industriale (e davo gia’ ripetizioni di chimica a livello universitario) …oggi ho un lab di ricerca sui rifiuti tossico/ nocivi cerco nuovi metodi per riutilizzarli al 100%…. in passato ho scritto un libro su come riutilizzare al 100% tutti i rifiuti prodotti nei laboratori chimici di analisi (il libro non l’ho mai pubblicato in quanto le scuole stesse all’epoca non erano interessate ) … oggi ho 41 anni e per la seconda volta in vita mia ho visto un secondo cambiamento climatico , …il cambiamento da me osservato è il seguente .. quando ero piccolo ricordo l’autunno, l’inverno ,la primavera e l’estate . in modo particolare ricordo il colore rosso e giallo dell’autunno (stupendo) , ricordo i ghiaccioli sui bordi dei tetti che si formavano a dicembre e si scioglievano definitivamente verso i primi di marzo, ricordo la neve che non si scioglieva mai nemmeno con 4 giorni di nevicata in tutto l’inverno ricordo che senza guanti e ben vestiti non si poteva uscire di casa, ricordo i primi tepori di marzo che ci davano gioia perché si avvicinava il momento della rinascita e dello sbocciare della vita ,tornavano gli uccellini a cinguettare i fiori cominciavano a colorare i prati di multicolori gli odori si facevano piu’ persistenti ed il colore della vita cambiava insieme alla mia voglia di correre di giocare (insomma aveva un’effetto sul mio cervello) , ricordo poi il calore dell’estate che diveniva sempre maggiore fino ad agosto per poi darci tregua dopo il 20 /25 …e tutto ricominciava … … quel che vedo ora è questo … in inverno ci sono giorni che bisogna uscire in maniche corte il giorno dopo con il passamontagna … d’estate anche .. l’autunno non esiste e la primavera nemmeno …poi dal giorno alla notte puo’ variare di 20 °C lo sbalzo termico , esco in camicia al mattino e torno in passamontagnia e maglione di sera … boo??, vedevo ritirarsi i ghiacciai di anno in anno ,… forse saro’ l’unico che vede queste cose? forse sara’ il mio cervello che è deviato per cercare un global warming … o saranno questi cambiamenti notati negli anni che mi fanno ricercare una causa sul global warming?… a voi la risposta .
    P.S. non badate al mio modo di scrivere (errori ortografici o quant’altro) , con un po’ di pazienza si puo’ capire il significato .
    ringrazio Luigi Mariani per le info ( domani sicuramente ne predero’ visione)
    Mi scuso con Guido Guidi per la mia irruenza (avevo capito un’altra cosa dal suo messaggio)
    Ho risposto almeno in parte al messaggio di Maurizio Rovati (P.S. comunque il mio nome è Francesco De Paoli e non era mia intenzione nascondermi , o miscelarmi agli omonimi. avendo partecipato solo ad un forum(sempre con il nome Mr.Hyde) pensavo che non fosse un problema, ma che bastasse esprimere le proprie idee(nick name a parte)
    cordialita’
    Francy

    • maurizio rovati

      Bene, le chiedo scusa se ho un po’ calcato la mano. Il suo tono è ora meno aggressivo e tanto basta.

      Saluti.

    • luigi mariani

      Gentile Francesco De Paoli,
      le prime 20 righe del suo ultimo scritto ricalcano abbastanza da vicino quella che è stata anche la mia traiettoria culturale che è stata sempre votata alla ricerca di ponti culturali fra fisico e biologico. Ma se per le lei il punto di svolta è consistito a quanto pare nel prendere atto del cambiamento climatico in atto, da parte mia ho sempre considerato il cambiamento come strutturale al sistema, per cui non mi sono scandalizzato più di tanto al vederlo all’opera, vuoi perché a tranquillizzarmi erano gli scritti di illustri paleoclimatologi come Lamb, Leroy Ladurie e Monterin che mi mostravano eventi simili accaduti in altre epoche dell’olocene (i grandi optimum) vuoi perché culturalmente abituato ad affrontare gli eventi del clima in termini di discontinuità indotta da mutamenti circolatori bruschi (per inciso se non si capisce la circolazione non si può capire il clima e la sua variabilità).
      Quel che più mi ha scandalizzato è stato invece il trovarmi di fronte a una “cultura” che relega la CO2, mattone della vita su questo pianeta, al ruolo di inquinante, senza ragionare mai sul fatto che più CO2 significa più nutrimento per le piante e più cibo per tutti e che nel processo fotosintetico (potenziato con strumenti agronomici di cui l’uomo oggi dispone e su cui non mi dilungo) si nasconde una concreta possibilità di riequilibrio del ciclo del carbonio.
      Comunque mi creda, apprezzo moltissimo lo spirito che traspare dalle sue considerazioni e confido in una sua lettura serena dei dati.
      Cordiali saluti.
      Luigi Mariani

    • Francesco, capisco ed apprezzo la passione che traspare dal tuo racconto. Del resto il mio primo corso di meteorologia l’ho fatto a 13 anni. E capisco anche come con l’ausilio della conoscenza si arrivi a vedere le cose come non tutti riescono a vederle. C’è però un aspetto del tuo commento e del tuo approccio che mi rende perplesso. Lungi da me l’intenzione di separare ciò che è inseparabile, ossia gli infiniti fattori e processi naturali che contribuiscono all’insieme del sistema pianeta, però è anche bene aver presente che una cosa è l’inquinamento e le emissioni di sostanze inquinanti, capaci di modificare pesantemente l’ambiente naturale, altra cosa è il clima, pure comunque strettamente legato a molti dei processi ambientali. Questo è l’equivoco – e qui mi unisco al suggerimento di Luigi Mariani – su cui poggia gran parte dell’attivismo di maniera in materia di clima che cambia. La CO2, nemico pubblico numero uno, NON è un inquinante e, alle concentrazioni di cui stiamo parlando, non si sa nemmeno se è un climalterante. L’impatto della variazione della concentrazione è noto e scarso, quello dei feedback che dovrebbero amplificarlo è stimato con ampissima incertezza e molte lacune. Il risultato è evidente, il forcing persiste e il clima non fa quello che ci si attenderebbe. Le T hanno smesso di aumentare, il feedback del vapore acqueo non si è attivato, un polo si scioglie e uno cresce e così via.
      Ora, con tutta la tua passione, scommetto che firmeresti domani un protocollo per ridurre drasticamente le emissioni di inquinanti reali, quelli che fanno davvero male. Ma perché nessuno ce lo sottopone con la stessa forza con cui ci chiedono misure draconiane per ridurre le emissioni di CO2? Eppure affrontare dei problemi reali e tangibili già ora potrebbe andare anche nella direzione della soluzione di problemi potenziali come quello del GW. Ma questo non accade, perché evidentemente su certe cose c’è molto da spendere e poco da guadagnare, esattamente il contrario di quanto è accaduto con la lotta al clima che cambia e alla CO2.
      Che dire? Benvenuto nel club.
      gg

    • flavio

      “ma perché io che ho 17 anni lo capisco e gli adulti no??”

      perchè “gli adulti” sanno benissimo che il radon è cancerogeno, ma sanno ancor meglio che abbandonare le case per vivere sotto le stelle farebbe (anzi, HA FATTO, e non per chissà quali fumose ipotesi, basate sulle più perverse applicazioni del principio di precauzione, millenni di storia e preistoria ce lo dicono con certezza assoluta) infinitamente più morti

      e tu puoi preoccuparti del benzene e degli ipa e delle migliaia di morti che faranno perchè i tuoi nonni, ad ogni cambio di stagione, hanno messo via coperte e cappotti riempiendo le tasche e le pieghe di naftalina, evitando, a loro e a miliardi di altri, di morire di peste, tifo e chissà quante e quali altre malattie portate da pulci e pidocchi

      magari in futuro potremo permetterci di preoccuparci anche dell’anidride carbonica e del suo effetto sul clima, ma fino ad allora inventare i meccanismi più folli per moltiplicarlo e instillare nella gente le fobie più insensate mi sembra come convincere a smettere di fumare quello in piedi davanti al plotone d’esecuzione

      P.S: se l’anidride carbonica aumenta (ed è L’UNICO effetto diretto e certo che ha sul clima) lo sbalzo termico tra giorno e notte, a parità di tutto il resto, deve diminuire

  6. Mr.Hyde

    Salve sig GUIDO GUIDI , io mi chiamo De Paoli Francesco e nulla trovera’ sul mio nome .
    quindi questa frase(da lei menzionata) è gia’ stata smentita dal sottoscritto ..
    “Ma guarda che è strano, siamo così cattivi che quasi tutti quelli che vogliono manifestare dissenso si celano dietro improbabili nick. Devo ricordarmi di dire ai lettori di CM di smetterla di mangiare catastrofisti e mettere qualche scettico nella dieta.”

    Tra l’altro lei arriva a conclusioni alquanto affrettate, in quanto non conosco la definizione “catastrofista” ne di “CM “(potrebbe essere piu’ chiaro?)
    , sono un semplice ricercatore , e mi sto’ impegnando dal 1985 nella ricerca di metodi di riciclo e riutilizzo rifiuti tossico nocivi a livello globale .Il laboratorio da me organizzato è NO PROFICT e non collabora con alcun tipo di organizzazione o quant’altro(è finanziato dal sottoscritto) .!

    poi lei mi dice :”Caro Mr.Hyde, il GW esiste, anzi è esistito, come oggi esiste il NoGW (carina questa, scommetto che per lei ha un certo fascino, devo ricordarmi di registrare il marchio – pardon, mi sono fatto un complimento da solo), e domani, temo, esisterà il GC (senza la A però…ti piacerebbe eh?).”

    questa frase non è commentabile !! mi compiaccio per le sue risate !

    inoltre afferma:” Non mi è chiaro in quale veste mi tiri in ballo”
    se no le è chiaro rilegga attentamente il suo post del 21 ottobre 2013 alle 18:58 , e trovera’ magicamente la risposta!

    per altro mi scrive: ” Mi sfugge però il collegamento con le misure della temperatura”

    se le sfugge , non è colpa di nessuno se non sua , e probabilmente le devo rinfrescare la memoria con le misure a cui questo blog da’ seria fedelta’ …ossia il mito del riscaldamento globale che si è fermato da 15 o 16 anni … o chissà quanto? … di Christy e Spencer (se non sbaglio vostro cavallo di battaglia)

    la sua firma inoltre denota mancanza di serieta’ verso un nick di fantasia(usuale in ogni forum e blog) , che nulla ha a che fare con questo argomento , se vuole le do anche indirizzo , sesso ed eta’..? veda lei?, per me non cambia nulla
    saluti cordiali da
    FRANCESCO DE PAOLI

    • Luigi Mariani

      Gentile Francesco De Paoli,
      la misura di temperatura al suolo in ambienti estremi pone ancora oggi rilevanti problemi tecnologici e di questo si fa carico chiunque si occupi di climatologia. Io un po’ d’esperienza ce l’ho in riferimento a misure in ambiente alpino a e conosco per averne discusso con colleghi i problemi esistenti in ambito antartico. Da qui la mia mail.
      Circa poi il fatto che il GW si sia fermato nel 1998, questo non ce lo dicono tanto Christy e Spencer ma i data-set globali di dati da stazioni al suolo (Hadcrut4 della East Anglia University -> guardi per favore le barrette in rosso e la linea interpolante in nero nel diagramma che trova al sito http://www.cru.uea.ac.uk/ che è un sito ufficiale di un ente tutt’altro che schierato su posizioni scettiche) o da satellite MSU (i dati ufficiali sono al sito http://vortex.nsstc.uah.edu/data/msu/t2lt/uahncdc_lt_5.6.txt -> la invito a realizzare lei stesso un diagramma in excel e ad interpretarlo senza preconcetti).
      Cordiali saluti.
      Luigi Mariani

    • Francesco,
      se ti firmi Mr.Hyde ti devi aspettare che ti risponda il Dr.Jekyll, cioè quello cattivo, temo che te ne debba fare una ragione. Ho riletto il mio post e il buio è ancora più fitto. Io confermavo (e confermo) il discorso relativo ai sensori di T in Antartide, faccenda che ho avuto la fortuna di sperimentare personalmente. Dal momento che è stata una delle cose più interessanti che ho fatto nella mia vita, confermo anche ci tornerei domani anche a piedi. Quanto all’essere tirato in ballo, la mia perplessità discende dal fatto che hai scritto a me su un post non mio, ma forse è una svista, come vedi rispondo comunque. E ora le Temperature. Mi dispiace per la sua di svista, ma il fatto che le temperature medie superficiali globali abbiano smesso di crescere da 3 lustri è ormai acquisito, nonché certificato anche dall’AR5, dove pur di malavoglia e con molta fretta, si è anche accennato alle ragioni di questa interruzione. Che poi si voglia pensare che torneranno presto a salire è un altro fatto, che però aspetterei di vedere. Fino ad allora, pausa, iato o come diavolo lo si vuol chiamare, no GW. Tra l’altro a breve gli anni saranno 17, strano numero che Ben Santer ha indicato in un suo acclamatissimo paper come significativo per considerare importante ai fini climatici questo trend piatto.
      Le definizioni. Catastrofista è chi pensa che il clima vada verso, appunto, la catastrofe. Sei tra questi? Non lo so e non mi interessa molto. CM è invece l’acronimo di climatemonitor.
      Saluti,
      gg

    • Maurizio Rovati

      Jekyll era quello buono… 🙂 anche se suona cattivo… hehehehe

    • Lo vedi che, sebbene cronicamente ignorante, in fondo sono un buono? 🙂
      gg

    • Maurizio Rovati

      Cosa ci dice di sè, suo malgrado, Mr hyDe Paoli Francesco?
      Mr Hyde era il lato oscuro e malvagio del Dr Jekyll. Va da sè che non ci si dovrebbe presentare così se si vuol passare per buoni.
      E’ anche vero che il significato di “to hide” (con la “i”) è “nascondere” ed è proprio quello che l’autore del romanzo “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, Robert Louis Stevenson, aveva in mente dato che Hyde era l’anima malvagia nascosta nella personalità del Dr. Jekyll.
      Spesso i malvagi si nascondono, ça va sans dire, sarà questo il caso Mr hyDe Paoli?
      Andiamo avanti. Smentire Guidi sulla di lei identità.
      Per poter smentire bisogna che qualcuno abbia affermato il falso.
      In effetti lei è in errore, non può smentire Guidi dato che non ha detto il falso riguardo al fatto che lei stava celando la sua identità dietro a quell’improbabile nickname.
      Questo perchè soltanto nel post successivo alla risposta di Guidi lei affermerà di chiamarsi De Paoli Francesco, quindi Guidi non poteva saperlo prima che lei lo dicesse, se la logica mi assiste.
      La sua vera identità.
      Le confesso che avrei dei dubbi anche sul nome dichiarato successivamente, fossimo in un tribunale o all’ufficio postale, in ospedale o quant’altro le chiederei di esibire un documento, ma qui la sua identità è totalmente irrilevante, al di fuori della buona educazione. Però lei mi aggiunge di essere un ricercatore con risvolti eco-filantropici (NO PROFICT, sarebbe NO PROFIT, ma melius abbundorum).
      Ora non le chiedo il codice fiscale, non penso che devolverò il 5%o alla sua fondazione, ma, di grazia, lei che cosa ricerca, Chimica? Fisica? Funghi? A quale Mainstream è iscritto-arruolato?
      Comunque è chiaro dalla sua premessa che, anche volendo, non verremmo a capo di nulla sulla sua identità magari cercando con google.
      Nick, nome e cognome, professione, età, sesso possono essere di fantasia (ma lei ha probabilmente circa 50 anni se quel che scrive è minimamente vero). Lei dice di non aver problemi a dare i suoi dati anagrafici, ma, di fatto, in quel poco che dice non vuole aggiungere nulla a Mr Hyde; “io mi chiamo De Paoli Francesco e nulla trovera’ sul mio nome” quanto scrive è emblematico del suo desiderio di mimetizzarsi tra gli innumerevoli suoi omonimi e della sua malafede.
      Lei sarà pure Anonymous, ma io non sono pistola.
      Mi stia bene e, se può, si curi.

  7. radiometeolibera web

    bisognerebbe fare dei confronti con la massa spessore dei ghiacci…solo cosi potremmo debellare per sempre la bufala del GW

  8. Mr.Hyde

    Interessante la conclusione dell’articolo …. ” l’Antartide sfugge per ora alle dinamiche del Global Warming” …
    ..a , quindi tutto il resto non sfugge al GW? il GW allora esiste!?!?
    per altro … siamo sicuri che l’antartide non stia diminuendo come SPESSORE (che è quel che conta) ?
    signor Guido Guidi lei dice :”però ci tornerei domani a farmi venire gli involucri di ghiaccio addosso”…
    a ecco interessante …allora è per quello che le misurazione prese in considerazione in questo Blog siano quelle della TROPOSFERA MEDIA DEI TROPICI(TMT, molto incerte?)
    cordiali saluti

    • Ma guarda che è strano, siamo così cattivi che quasi tutti quelli che vogliono manifestare dissenso si celano dietro improbabili nick. Devo ricordarmi di dire ai lettori di CM di smetterla di mangiare catastrofisti e mettere qualche scettico nella dieta.

      Caro Mr.Hyde, il GW esiste, anzi è esistito, come oggi esiste il NoGW (carina questa, scommetto che per lei ha un certo fascino, devo ricordarmi di registrare il marchio – pardon, mi sono fatto un complimento da solo), e domani, temo, esisterà il GC (senza la A però…ti piacerebbe eh?).

      Non mi è chiaro in quale veste mi tiri in ballo, per una volta che la firma del post non è mia, ma a me piace ballare, per cui, no problem. Ebbene sì, tra un pasto e l’altro a base di catastrofisti, alcuni (ormai troppi) anni fa ho avuto la fortuna immensa di partecipare ad una delle spedizioni in Antartide del PNRA. Confermo, ci tornerei domani, anzi, se fosse possibile uscirei questa sera così come mi trovo. Mi sfugge però il collegamento con le misure della temperatura. Forse le sfugge che si parla di sensori a terra, ma mi rendo conto che una volta che è nata una battuta è difficile rendersi conto che non c’entra molto, specie se è carina. E la tua effettivamente lo era, me la rivendo alla prossima previsione che sbaglio, cioè probabilmente domani… 😉
      Dr. Jekyll

  9. Luigi Mariani

    Concordo con le considerazioni da lei espresse.
    Unico dubbio: “oggettività” è una parola impegnativa, nel senso che nel caso della climatologia l’oggettività dovrebbe basarsi su misure di qualità adeguata.
    Da questo punto di vista occorre considerare che (secondo racconti di chi c’è stato) in Antartide le misure di temperatura al suolo sono assai problematiche in virtù del vento forte (dagli altipiani centrali scendono venti catabatici potentissimi) e delle bassissime temperature che trasformano quel poco di umidità che c’è in giro in enormi involucri di ghiaccio intorno agli strumenti. Ed in caso di strumenti automatici tali involucri vengono rimossi solo di rado il che inevitabilmente incide negativamente sulla qualità delle misure.

    • Confermo, però ci tornerei domani a farmi venire gli involucri di ghiaccio addosso!
      gg

  10. donato

    “Si tratta di un valore che corrisponde a meno dello 0,001% dell’intera massa ghiacciata. In sintesi, tra mille anni l’Antartide avrà perso l’1%.”
    .
    Si tratta di un valore confrontabile con l’indice isostatico, ovvero con il trend di variazione di livello della crosta terrestre a seguito della fusione delle calotte glaciali nel periodo post glaciale, cioè di niente o, per essere più precisi, di rumore statistico. In altri termini di un numero che emerge dai dati di GRACE dopo la correzione dell’errore dovuto all’indice isostatico, ma attribuendo a tale indice un valore che molti studiosi giudicano eccessivamente ridotto. Non mi piace essere perentorio, ma in questo caso è necessario.
    .
    “Ma andare oltre sarebbe pericoloso: sia nell’interpretare l’Antartide come il termostato della Terra (scettici), sia nel cercare a tutti i costi di forzare i dati a favore della teoria dell’AGW.”
    .
    Perché, invece, non è pericoloso interpretare l’Artico sia come il termostato della Terra (warmisti), sia nel cercare a tutti i costi di forzare i dati a favore della teoria delle oscillazioni naturali (scettici)?
    .
    D’accordo con A. Meschiari circa la necessità di essere equilibrati, ma l’equilibrio dovrebbe valere in entrambi i sensi, non a senso unico.
    Ciao, Donato.

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