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Orsi Polari e clima che cambia, dissonanza cognitiva e diete innovative

Dunque, uno dei simboli indiscussi del riscaldamento globale è l’orso polare. Il ghiaccio si scioglie e gli orsi polari affogano, estenuati, mentre cercano di arrivare nei territori di caccia sempre più irraggiungibili. È proprio il simbolo per antonomasia, protagonista di documentari da più di un decennio, usato ancora oggi per le campagne di sensibilizzazione. Ovviamente, man mano che l’AGW peggiora, sempre più
orsi polari moriranno di stenti e di sfinimento; questo fenomeno diventerà sempre più frequente.

In sintesi il riscaldamento globale porta ad avere orsi polari sempre più magri. Giusto? Be’, mica tanto. Sul Corriere della Sera è apparsa questa notizia a commento di un servizio fotografico:

Un orso polare si avvicina alla carcassa di un grosso delfino (lagenorinco rostrobianco), nel fiordo di Raudfjorden, sulla costa Nord Est dell’arcipelago delle Isole Svalbard, nel mare Glaciale Artico, in Norvegia. I delfini hanno iniziato a rimanere intrappolati così a Nord per l’improvviso arrivo dei ghiacci ad aprile, in una regione in cui invece i ghiacci sono ormai scomparsi. A causa del riscaldamento climatico, episodi come questo – orsi polari alle prese con pasti insoliti, come i delfini – sono sempre più frequenti (Afp/Samuel Blanc)

Non solo ‘sti poveri delfini sono morti congelati a causa del riscaldamento globale; ma gli orsi polari, a quanto pare, possono godersi pasti extra e variazioni di dieta: infatti l’episodio fotografato non sarebbe un caso isolato, visto che, parola del Corriere, “episodi come questo … sono sempre più frequenti”.

Effettivamente nel paper originale (liberamente accessibile qui, con dovizia di dati e mappe) si può
leggere:

The observations indicate that entrapments of pods of white-beaked dolphins may provide a significant source of food for some bears locally over a longer period of time after such an incident. Given the size of the dolphins, as prey they are more likely to be taken by male than female polar bears (Thiemann et al. 2011). An increase of white-beaked Dolphins in areas where the sea ice shifts northward may, given the significant size of these animals, offer a new prey or carrion food source to bears in an environment where access to ringed seals and bearded seals may decline in future years.

In sintesi il riscaldamento globale non porta ad avere orsi polari sempre più magri (almeno alle Svalbard). Rimaniamo in attesa di un nuovo paper che mostri l’errore sistematico che evidentemente ha influenzato le
bilance per orsi sino ad oggi, dopodiché si potrà dire che gli esperti avevano previsto tutto da tempo.

______________________________

NB: il titolo è mio, non dell’autore. Mi chiedo: ma se i ghiacci sono scomparsi, come mai i delfini finiscono intrappolati?

gg

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Published inAttualità

7 Comments

  1. Renzo

    Intanto mi complimento per l’interessante post.. ..
    Mi viene in mente una bilancia teorica del clima, dove da una parte
    c’è il ‘peso’ di Madre Natura, nell’altra l’uomo e le sue teorie….
    Non ci metto molto a pensare qual’è il peso maggiore….
    Il riequilibrio, semmai fosse possibile, lo teorizzo togliendo
    le teorie e aggiungendo l’adattamento….
    Spero di essere stato chiaro….

  2. Tenendo conto dei vostri commenti, mi pare che si possa fare questo riassunto:

    1. L’articolo è uscito sulla stampa come prova delle teorie AGW;
    2. Se la ricerca scientifica è fondata, si ha un’evoluzione non prevista dagli ambientalisti agwari e una piccola dimostrazione che la realtà è molto più complessa dei modelli;
    3. Se la ricerca scientifica è il solito “orso solitario”, come dice Maurizio, è l’ennesima bufala sbattuta su un quotidiano.

    In entrambi i casi penso che si possano trarre conclusioni interessanti. 🙂

    • Fabrizio, purtroppo come dice Donato, è più “politicamente corretto” far passare come “causato dall’AGW” un evento del tutto (o quasi) insignificante.

      Ad ogni modo ci tengo a precisare alcune cosette:

      1) i ghiacci polari NON si spostano più a nord. Il Canada ha recentemente rifatto le proprie mappe artiche spostando molto più a sud il limite dei ghiacci polari: http://www.cbc.ca/news/multimedia/arctic-ice-2006-2014-1.3037627
      Tra l’altro l’estensione dei ghiacci si sposta generalmente sulla base di alcuni indici quali AMO e PDO. Fino a qualche anno fa, avendo entrambi tali indici positivi, l’estensione si era notevolmente ridotta… mantenendosi comunque elevata nel comparto pacifico e riducendosi al limite in quello atlantico. Da un paio di anni a questa parte l’espansione dei ghiacci polari artici si sta spostando nel comparto atlantico, dove hanno recuperato molto anche solo nell’ultimo inverno. Tale espansione si è avuta sia in termini di “estensione”, sia in termini di “volume” e spessore… aumentati nel comparto centrale. Pertanto no… i ghiacci non si stanno ritirando come vogliono per farza farci credere i fanatici dell’AGW.

      2) il numero degli Orsi Polari non sta affatto diminuendo…. http://meteo.lcd.lu/globalwarming/Taylor/last_stand_of_our_wild_polar_bears.html
      La causa, attribuita all’AGW, della diminuzione in alcune zone della fauna di cui gli orsi si cibano, io la vedrei in altre cose… tipo la caccia alle foche. Ad ogni modo… rispetto agli anni ’80… il loro numero cresce!

      3) il fatto che nel giro di 5 anni siano stati fotografati un paio di delfini morti in zona polare, non significa (necessariamente) che è il corso un Riscaldamento Globale (naturale o antropogenico che sia). Perché in giro per il mondo sono morti, a causa di spiaggiamente, centinaia di mammiferi di ogni tipo. Non vedo perché per un delfino morto di cui non si sa assolutamente nulla (potrebbe essere stato ucciso dall’uomo e l’orso si è limitato solo a mangiarlo) bisogna riportare in auge l’AGW.

      4) non esiste AGW. In termini scientifici non è possibile quantificare la causa antropica nel cambiamento climatico in corso. Si possono fare delle stime approssimative… ma finché non viene quantificata l’influenza solare sul clima, attribuire alle attività umane il cambiamento climatico sa di PRECONCETTO. E nella scienza non bisogna avere preconcetti! Continuerò a ripeterlo (anche a voi) all’infinito. Finché non vi decidete tutti quanti a smetterla col considerare l’AGW una teoria giusta. E’ sbagliata… piena zeppa di strafalcioni che neanche mio nipote farebbe e totalmente priva di fondamento scientifico (come più volte è stato dimostrato da eminenti scienziati di tutto il mondo).

  3. Mi sembra il solito caso di paper sull’orso solitario. Ne hanno visto uno una volta e ci ricamano sù delle storie a tinte forti. Lasciamo perdere, sono bufale e non ci facciamo manco la mozzarella.

  4. Gli orsi non si stanno estinguendo. Sappiatelo! E’ solo propaganda. La popolazione degli orsi polari, in forte diminuzione all’inizio degli anni ’70, è aumenta di moltissimo. E’ solo che questo in tv non lo dicono!

  5. Da quanto ho capito (ma azzardo), i ghiacci si sarebbero ritirati in anticipo (in consonanza all’AGW), “invitando” i delfini a migrare a nord. Poi sarebbe arrivata un’ondata di freddo fuori stagione (sempre in consonanza all’AGW, ovviamente, perché abbiamo imparato che anche il freddo è colpa del caldo) che avrebbe ricongelato tutto, intrappolando le povere bestie.

    Ci sono due cose che non capisco. La prima è che non mi sarei aspettato che un’ondata di freddo fuori stagione potesse arrivare a ricongelare _completamente_ (perché evidentemente non ha lasciato vie di scampo) un tratto di mare, anche partendo dall’idea che fosse rimasto ampiamente ghiaccio galleggiante sparso. Quanto freddo è necessario per una cosa del genere e quanto tempo deve durare? La seconda è che lo studio fa riferimento a dati statistici (seppur relativi al recentissimo passato) che lascerebbero intendere che è un fenomeno ripetitivo, non episodico. A questo punto, però, vorrei capire perché.

    Il motivo per cui ti ho segnalato l’articolo – oltre a ragionare su certe cose che i giornali riportano sommariamente – è tutto legato all’ultimo paragrafo (salva l’ironia sulle bilance per orsi 😉 ): anche volendo concordare su tutte le premesse dell’AGW, siamo subissati da previsioni estremamente semplificate sui destini del mondo: i ghiacci si sciolgono -> gli orsi polari non trovano cibo -> gli orsi polari declinano. Oppure: fa più caldo -> arriva la siccità -> meno produzione agricola. Invece poi la realtà si dimostra molto più complicata, per cui fenomeni non previsti possono ribaltare la situazione, o comunque ridurre il danno (almeno localmente; è poi da capire che impatto avrà questo fenomeno sulla popolazione di delfini).

    Non sto sostenendo che per forza la natura si riequilibra senza danni per nessuna specie: poteva anche svilupparsi un fenomeno non previsto in senso negativo per gli orsi. Sto sostenendo che finché non siamo in grado di fare previsioni affidabili non solo sul clima, ma anche su tutte le sue conseguenze, non ha senso fare policy decennali. Mi pare anche rilevante che il fenomeno imprevisto dei delfini è capitato in una manciata di anni. Figuriamoci cosa può capitare di imprevisto in decenni. Meglio monitorare a breve termine e corregge la rotta a breve termine, finché qualcuno dimostra seriamente di azzeccare una previsione a medio termine.

    • dnt

      Fabrizio, io ho capito la stessa cosa che hai capito tu: i ghiacci polari si spostano più a nord ed offrono maggiori areali ai delfini che possono essere intrappolati in zone in cui normalmente non si sono mai visti. La trappola potrebbe aver riguardato, però, solo elementi isolati sorpresi dal mare che si è ghiacciato.
      Durante lo scioglimento dei ghiacci artici non tutto il ghiaccio sparisce, ma grosse porzioni di ghiaccio si spostano alla deriva in balia delle correnti. Potrebbe essere capitato che una diminuzione delle temperature si sia verificata in concomitanza con una variazione delle correnti che ha ricoperto di ghiaccio uno specchio d’acqua che prima era libero.
      .
      Per quel che mi riguarda, però, ci credo poco. Reputo molto più probabile che l’esemplare di delfino rappresentato nella foto sia stato vittima di uno spiaggamento. Il ghiaccio marino è superficiale e i delfini sono formidabili nuotatori che potrebbero facilmente superare, in immersione, barriere di ghiaccio anche molto grandi. Con ogni probabilità i delfini sono sempre stati parte della dieta degli orsi polari, anche quando il ghiaccio si trovava più a sud. A conferma di ciò si veda, per quello che può valere, anche
      https://it.wikipedia.org/wiki/Ursus_maritimus
      in cui si dice chiaramente che le carcasse dei cetacei (balene e delfini, se non erro) fanno parte della dieta dell’orso polare insieme a tante altre cose (tra cui i rifiuti che sono reperibili con molto meno sforzo rispetto alle foche).
      In tempi di AGW è, però, più “politicamente corretto” far passare per eccezionale un fatto probabilmente normale: che cosa si deve fare per campare! 🙂
      Ciao, Donato.

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