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Disfacimento climatico, dove non arriva la scienza arriverà il magistrato

In Italia si chiama associazione a delinquere. Negli Stati Uniti, in modo molto simile, ma con quel gusto tutto speciale per gli acronimi che si ritrovano, si chiama RICO (Racketeer Influenced and Corrupt Organizations). E’ per loro una legge, per noi, con quel gusto tutto speciale di complicarci la vita, un complesso di leggi, cui si ricorre quando si ravvisano delle fattispecie di reato commesse nell’interesse, in nome e per conto di organizzazioni criminali.

Abbiamo cambiato indirizzo del blog, starete pensando. Neanche per idea. Il fatto è che circa un mese fa, cavalcando l’onda dell’impegno che la presidenza USA sta mostrando di voler mettere per salvare il mondo anche dal global warming, un senatore americano ha proposto di incriminare quanti dimostrano scetticismo circa il fatto che si andrà tutti arrosto facendo appunto ricorso al RICO.

Immediatamente dopo, un agguerrito gruppo di scienziati, evidentemente molto attento alle vicende politiche che colorano il loro campo di interesse, ha scritto una bella lettera al presidente Obama dichiarando di accogliere con molto favore la proposta del senatore.

La lettera, con venti firmatari, è partita con il patrocinio di una associazione no-profit (l’equivalente di una nostra onlus) per la ricerca sul clima, di nome IGES. Incidentalmente, tale onlus, che in ragione del suo status gode di un trattamento fiscale particolare anche negli USA, risulta essere stata creata e tutt’ora presieduta da uno dei firmatari della lettera, che però dalla stessa IGES, che vive di soli finanziamenti pubblici (NOAA, NASA, NSF) si fa pagare, anche se  si dovrebbe dire si auto-paga, uno stipendiuccio di 300.000 $ l’anno in qualità di presidente e ne paga uno di circa la metà a sua moglie come dipendente, cui si deve sommare quello che lo scienziato, firmatario, associato, presidente, guadagna in ragione del suo vero lavoro, insegnare e fare ricerca per l’università; dimenticavo c’è anche quello che sempre la IGES paga a…sua figlia.

Pare che anche in Virginia, sede della suddetta università, sia vietato fare un lavoro per lo Stato e poi fare lo stesso anche fuori dallo Stato. Non so se il fatto che anche il lavoro extra sia fatto con i soldi dello Stato ne configuri la liceità, ma, a spanne, direi che semmai è anche peggio. Ma, di questo, se lo riterrà opportuno, se ne occuperà chi di dovere, anche se viene da pensare che la sottoscrizione sia stata alquanto incauta. Era facile immaginare che gli orridi scettici, prima di finire incriminati per associazione a delinquere, avrebbero venduta cara la pelle e tirato fuori gli altarini. Che ora qualcuno si sta affrettando a far sparire. Al link dove è stata in origine pubblicata la lettera, c’è uno scarno comunicato in cui si legge che era stata messa lì per errore, che la IGES ha terminato le sue attività di ricerca nel luglio 2015 e che il suo sito web è in smantellamento. Che curiosa coincidenza.

Sarà perché qualcuno si è chiesto come si configura un’associazione i cui soci si fanno pagare per fare quello per cui sono già pagati? O come si configurano i soci che propongono di incriminare quelli con cui concorrono all’assegnazione dei fondi?

Un momento però, che sciocco, lo fanno per noi, per salvare il pianeta. Vuoi che questo non valga qualche milione di dollari e che per questo non si debba ficcare qualcuno in galera e buttare la chiave? Beh, dipende da chi…

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Published inAttualità

3 Comments

  1. Non solo IGES. Purtroppo l’allarmismo contiene semi di malvagità e corruzione a non finire.

    Se bisogna salvare il Pianeta, niente è troppo meschino e tutto è giustificato. Quante volte qui o altrove hanno detto falsità, o insultato, o travisato? Oppure si sono crogiolati in pensieri cospirazionisti?

    Quanti allarmisti preferiscono lasciare il Bangladesh o il Malawi senza elettricità pur sapendo che se ne muore?

    Tutto questo ha una sua logica, come IGES. Ci sono centinaia di generazioni future da proteggere, che valore può avere una vita sola di adesso?

    Una logica malvagia, appunto. Vogliono l’inferno in terra, e si vede.

  2. Il giro di miliardi di dollari intorno al Riscaldamento Globale avrebbe già abbondantemente ripagato una buona metà del debito pubblico USA se solo fosse stato usato per tale scopo. E invece no… viene usato per finanziare ricerche assolutamente inutili, basate su dati inesistenti, creati in laboratorio e/o modificati ad hoc… per spiegare che il riscaldamento oceanico, che in molti punti del pianeta è di origine vulcanica, è causato dalle attività umane e non da quelle del Sole!

    Insomma… l’importante è ficcarsi in tasca quanti più soldi possibile!

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