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Le Previsioni di CM – 26 Dicembre 2016 / 1 Gennaio 2017

Questa rubrica è curata da Flavio_____________________

Situazione ed evoluzione sinottica

Un vasto campo di alta pressione si estende dal vicino Atlantico al Mediterraneo centrale, con massimi di pressione al suolo centrati a sud delle isole britanniche e i valori più elevati del campo di massa ad interessare l’Iberia e il Mediterraneo occidentale.

Vortice polare in azione tra le Svalbard e il Mare del Nord con associato richiamo di correnti tese e fredde di recente origine artica che portano in queste ore nevicate sulla Scozia, in trasferimento sulla costa norvegese, dove assumeranno carattere di blizzard. Anticiclone termico sulla Groenlandia, associato a valori estremamente bassi di temperatura al suolo con la stazione di Summit che ha riportato valori minimi stabilmente sotto i -50 °C nella scorsa settimana.

Persiste la saccatura sull’Atlantico settentrionale estesa dalla Groenlandia meridionale al 40° parallelo Nord e con asse inclinato verso NE, che continua a convogliare aria molto fredda in discesa dallo Stretto di Davis con conseguente richiamo di aria molto mite atlantica lungo il ramo ascendente del getto, a sostenere dinamicamente l’azione del tenace anticiclone europeo.

Prevalgono condizioni di stabilità sull’Italia, pur con qualche distinguo: inversioni termiche e locali riduzioni di visibilità sulle regioni di nord-ovest dove più intensa è l’azione del campo di massa, e regioni di sud-est più esposte all’azione di correnti fresche settentrionali in discesa lungo il fianco orientale dell’anticiclone (Figs. 1,2).

Fig.1. GFS, Lunedì 26 Dicembre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo.Fonte: www.wetterzentrale.de
Fig.2. GFS, Lunedì 26 Dicembre: il tracciante di massa d’aria evidenzia l’aria fresca e secca di origine continentale sull’estremo Sud. Fonte: www.wetterzentrale.de

Nei primi giorni della settimana l’evoluzione sinottica sarà caratterizzata proprio dall’azione delle figure depressionarie citate in precedenza: il vortice polare attualmente in azione sulla Scandinavia muoverà verso levante, mentre la depressione sul nord Atlantico affonderà in direzione delle Azzorre dove lascerà in eredità un’area di divergenza dal flusso principale che favorirà l’ulteriore consolidamento del campo in quota sull’Europa centrale.

Nel frattempo il flusso principale alle alte latitudini riuscirà a forzare il blocco dell’anticiclone termico groenlandese, provocando nel contempo la rotazione dell’anticiclone europeo in senso orario. Questo movimento permetterà l’ingresso di correnti fredde di natura mista polare-marittima e continentale in direzione delle regioni centro-meridionali italiane dove potrebbero verificarsi nevicate anche al piano, in un contesto comunque freddo e ventilato. Condizioni di tempo stabile prevarranno invece sull’Italia centro-settentrionale (Fig.3).

Fig. 3. GFS, Giovedì 29 Dicembre: possibile qualche fiocco al piano sul Salento. Fonte: www.wetterzentrale.de

Nella seconda parte della settimana l’anticiclone completerà la rotazione in senso orario in coincidenza con la ripresa vigorosa del flusso principale e l’abbassamento del fronte polare in Atlantico. Le condizioni del tempo tenderanno a migliorare di conseguenza anche sulle regioni meridionali, pur nella persistenza di ventilazione fredda e tesa dai balcani (Fig.4).

Fig. 4. GFS, Giovedì 29 Dicembre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo.
Fonte: www.wetterzentrale.de

Si conferma quindi il leitmotiv della stagione meteorologica 2016, riassumibile in una sostanziale normalità sinottica, dove con questo termine si intende la proposizione di configurazioni sinottiche tipiche per il periodo.

Mi piace ricordare in particolare un’estate mite, caratterizzata dall’azione stabilizzante di anticicloni atlantici alternata ad interferenze atlantiche e in assenza di episodi di calura anomali per intensità e persistenza. Un autunno che ha regalato precipitazioni e temperature nella norma e un inizio di stagione invernale caratterizzato dalla persistenza di un anticiclone europeo che ha sostanzialmente chiuso la porta atlantica lasciando l’Italia più esposta all’azione di correnti fresche retrograde dai quadranti orientali.

Si tratta in effetti di una configurazione tipicamente invernale. Non a caso sulla regione alpina l’inverno può assumere caratteristiche siccitose, pure in un contesto termico nella media stagionale: basti pensare agli inverni di fine anni ’80, per esempio. D’altro canto, gli anni più generosi in fatto di neve sulle Alpi sono spesso altrettanto miti, per la persistenza di correnti umide atlantiche. Si tende a dimenticare troppo facilmente che l’Italia è una penisola protesa in un mare caldo, protetto dalla catena alpina a nord e delimitato a sud dall’enorme massa continentale nordafricana.

Chi volesse provare i rigori di un inverno con la “I” maiuscola può sempre fare un viaggetto in questi giorni sulla Russia, cui il global warming sta regalando settimane letteralmente glaciali e dove attualmente si registrano valori diffusamente inferiori a -40 °C su una fascia vastissima estesa dagli Urali settentrionali al Mare di Okhostk.

Colgo l’occasione per fare i migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo a tutti i lettori di Climatemonitor.

Previsioni del tempo sull’Italia

Lunedì generali condizioni di stabilità con passaggio di nubi alte e sottili sulle regioni centro-settentrionali. Temperature: stazionarie o in lieve aumento le massime al Sud. Venti generalmente deboli dai quadranti settentrionali con qualche residuo rinforzo su Adriatico meridionale e Jonio.

Martedì iniziali condizioni di cielo sereno o parzialmente nuvoloso ovunque, ma con aumento della nuvolosità sulle regioni adriatiche centro-meridionali per inserimento di correnti fresche dai Balcani con associate precipitazioni, più probabili su Abruzzo e Molise dove si presenteranno nevose al di sopra degli 800 metri. Nuvolosità e fenomeni in trasferimento in serata sulle restanti regioni meridionali con precipitazioni sparse, generalmente deboli e nevose al di sopra dei 1200-1500 metri. Temperature in diminuzione ovunque, sensibile sulle regioni orientali e al Meridione. Venti ovunque di grecale, moderati con rinforzi su Adriatico e Jonio, in ulteriore intensificazione in serata sulle regioni sud-orientali.

Mercoledì iniziali condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso ovunque, ma con tendenza ad aumento della nuvolosità nella seconda parte della giornata sulle regioni sud-orientali con associate precipitazioni sparse, nevose al di sopra dei 600-800 metri sull’Appennino abruzzese, molisano e calabro-lucano. Temperature in ulteriore diminuzione al Sud. Venti dai quadranti settentrionali, forti sulle regioni centro-meridionali adriatiche e ioniche, con raffiche fino a 100 kmh e mare da molto agitato a grosso, con mareggiate lungo le coste esposte, specie quelle ioniche calabresi.

Giovedì possibili residue sporadiche e deboli precipitazioni sulle regioni ioniche, nevose fino al piano sul Salento e sui versanti ionici calabro-lucani. Altrove condizioni generali di stabilità con ampi spazi soleggiati e addensamenti nuvolosi limitati alle zone costiere adriatiche con basse probabilità di sporadiche precipitazioni. Possibile nuova intensificazione dei fenomeni nebbiosi sulla Val Padana centro-occidentale. Temperature in ulteriore diminuzione al Sud, con valori prossimi o inferiori allo zero nei valori minimi anche in località pianeggianti e costiere. Venti ancora dai quadranti settentrionali, generalmente da moderati a forti al Centro-Sud.

Venerdì e Sabato migliora rapidamente al Meridione nella mattina di Venerdì. Condizioni di tempo stabile ovunque con possibili riduzioni di visibilità sulla Val Padana centro-occidentale. Graduale attenuazione della ventilazione e temperature in lieve aumento al Centro-Sud, ma con valori minimi ancora diffusamente inferiori allo zero sulle zone interne di tutta la Penisola.

Domenica possibile incremento della nuvolosità a partire da ovest per attenuazione graduale del campo in quota.

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Published inAttualitàLe Previsioni di CMMeteorologia

Un commento

  1. andrea bascarin

    Auguri a tutta la redazione,
    mi permetto però di dissentire sul fatto che questo periodo è “normale” dal lato climatico…..è verissimo che non siamo il Nord Europa, ecc, ma nei giorni scorsi avere fino a 20°C in FVG e poi in diverse zone della PP punte di 10/14°C non è normalità degli Inverni delle regioni settentrionali nella terza decade di dicembre.
    So segnalate nei giardini perfino le margherite oltre al proliferare di insetti vari……..
    E anche sulle nostre Dolomiti (visto che scrivo dal Veneto) non è normale avere lo zero termico a 3000mt e campi marroni o verdi.
    Un ennesimo Natale primaverile, più che invernale almeno al Nord Italia…….
    Saluti e Buon 2017

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