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Accettare l’Evidenza – Sul Livello del Mare

Dopo aver ridimensionato nel post precedente la narrativa catastrofista sulla CO2, in questo, tratto sempre dal libro Accettare l’evidenza (il mondo che vorrei),[1] cercherò di dare il giusto peso all’allarmismo riguardo all’innalzamento dei mari a causa del riscaldamento globale causato dalle attività umane. A riguardo vale la pena iniziare ricordando che dal minimo toccato durante l’ultima glaciazione 20mila anni fa (quando l’acqua acculatasi nei ghiacciai terrestri era tantissima) è aumentato di circa 130m.[2] 130metri in 20mila anni fanno 6,5mm l’anno. Naturalmente si tratta di una media. Pare, infatti, che si siano registrate punte in su ed in giù di oltre 4cm/anno[3] e che il livello dei mari abbia superato quello attuale di oltre 4m.[4] Le variazioni correnti? Sono molto inferiori:[5] al più 3,2mm/anno tra il 1993 ed il 2010.[6] Poiché un’immagine vale 100 parole, sul grafico delle variazioni del livello del mare dal 1870 ho aggiunto una freccia per indicare i 6,5mm/anno.[7]

Figura 6: Changes in global sea level 1870-2006, EEA (2017)

Calcolatrice alla mano, a 6,5mm annui

  • bastano 30anni per fare i 195mm registrati negli ultimi 140;
  • partendo dal 1870, il mare avrebbe raggiunto il livello attuale già nel 1900 e, continuando fino ad oggi, sarebbe addirittura 75cm più in alto!
  • anche se la tendenza attuale raddoppiasse, rientrerebbe solo nella media;
  • per arrivare a 6m, di questo passo occorrono 1500anni, per fine secolo servirebbe invece già da ieri un incremento di 6cm annui (cioè 15 volte quello attuale), ben superiore anche alla variazione massima registrata finora di 4cm annui.

È dopo queste considerazioni che gli Obama nel 2019 hanno speso 12 milioni di dollari per comprare una proprietà fronte mare?[8] Oppure Barack ha veramente salvato il mondo sfruttando bene i 4 anni che aveva nel 2009 come affermava uno dei titoli (President [Obama] ‘has four years to save Earth’)[9] citati nel secondo post di questa serie? In un caso o nell’altro possiamo dormire tranquilli.

 

[1] Accettare l’evidenza (il mondo che vorrei)

https://play.google.com/store/books/details?id=sz1OEAAAQBAJ

https://books.google.it/books/about?id=sz1OEAAAQBAJ

https://www.amazon.it/dp/B09JVRWNBK

[2] Past sea level (11/12/2020)

https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Past_sea_level&oldid=993612462

[3]  CSIRO, 25/6/2020. CSIRO: Historical sea level changes.

http://www.cmar.csiro.au/sealevel/sl_hist_intro.html (29/12/2020)

[4] Carlson, 2011. Carlson, A.E.: Ice Sheets and Sea Level in Earth’s Past. Nature Education Knowledge, Nature Education Knowledge 3(10):3 (2011)

http://www.nature.com/scitable/knowledge/library/ice-sheets-and-sea-level-in-earth-24148940  (17/1/2021)

[5] Current sea level rise (31/12/2020)

https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Sea_level_rise&oldid=997425012

[6] Church, 2013. Church, J.A., P.U. Clark, A. Cazenave, J.M. Gregory, S. Jevrejeva, A. Levermann, M.A. Merrifield, G.A. Milne, R.S. Nerem, P.D. Nunn, A.J. Payne, W.T. Pfeffer, D. Stammer and A.S. Un-nikrishnan: Sea Level Change. In: Climate Change 2013: The Physical Science Basis. Contribution of Working Group I to the Fifth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change [Stocker, T.F., D. Qin, G.-K. Plattner, M. Tignor, S.K. Allen, J. Boschung, A. Nauels, Y. Xia, V. Bex and P.M. Midgley (eds.)]. Cambridge University Press, Cambridge, United Kingdom and New York, NY, USA.

https://www.ipcc.ch/site/assets/uploads/2018/02/WG1AR5_Chapter13_FINAL.pdf  (17/1/2021) p. 3

[7] EEA, 2017. European Environment Agency: Changes in global sea level 1870-2006, su eea.europa.eu del 24/5/2017

https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/figures/changes-in-global-sea-level-1870-2006  (17/1/2021)

[8] Valeris, 9/12/2019. Valeris, Monique: The Obamas Just Purchased a Martha’s Vineyard Mansion for $11.75 Million

https://www.townandcountrymag.com/leisure/real-estate/a30169311/barack-michelle-obama-buy-marthas-vineyard-house/  (28/12/2020)

[9] McKie, 18/1/2009. McKie, Robin: President ‘has four years to save Earth’

https://www.theguardian.com/environment/2009/jan/18/jim-hansen-obama  (17/1/2021)

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Published inAttualitàClimatologiaVoce dei lettori

17 Comments

  1. Brigante

    Articolo per certi versi esaltante, ma anche deprimente, se visto con gli occhi dell’AGW supporter. Troppo complessi i fenomeni legati all’innalzamento e/o abbassamento del livello del mare in situazioni locali, ma altrettanto complessi quelli a livello globale. In attesa di poter riaprire i porti di Pisa e di Classe (nei pressi di Ravenna), ci sarebbe da far notare ai signori “gestori” del clima che, i denari spesi per ridurre la CO2, che dovrebbe contenere l’aumento di temperatura dell’aria, che dovrebbe contenere l’aumento di temperatura del mare, che dovrebbe diminuire lo scioglimento dei ghiacciai continentali, che dovrebbe contenere l’aumento di volume dell’acqua del mare, potrebbero essere spesi per governare le dinamiche fluviali e costiere nelle aree più densamente antropizzate, con progetti di regimazione, recupero, rigenerazione fluviale, costiera e sugli acquiferi in generale. Molte città hanno bisogno di interventi urgenti, più urgenti di un irrisorio innalzamenro del livello medio dei mari; città che sono da sempre in bilico tra insabbiamento e affondamento, il cui destino è legato a doppio filo con quello dei territori circostanti e con il loro utilizzo scellerato. Grazie per l’illuminante lettura.

    • caro Brigante, fra i denari spesi per ridurre la CO2 io aggiungerei anche quelli della componente A3 in bolletta e altre forme di finanziamento pubblico delle rinnovabili che contribuiscono un bel po’ sul caro bollette di cui tanto si parla da qualche settimana.

  2. rocco

    VIVA IL RISCALDAMENTO GLOBALE!!!
    premetto, abito nell’avellinese a 850 metri di quota e questo scorso gennaio ho consumato per il riscaldamento domestico ben 40mc di metano in meno rispetto allo scorso anno, senza effettuare nessun intervento edilizio di risparmio energetico (interventi, come già scritto in precedenza, risultare essere degli investimenti a perdere e che nulla hanno a che fare con il risparmio energetico, ma solo pert sostenere con finanziamenti pubblici il settore economico dell’edilizia).
    Problema per le aziende di produzione e distribuzione del gas, quello del riscaldamento globale, in quanto il risparmio erode i profitti e quindi sono costrette ad aumentare il prezzo del prodotto.
    Questo leggero fuori tema è per ribadire, per l’ennesima volta (ma per i paesani di Asterix è superfluo) che tutto il pandemonio sul clima e l’ambiente – con tanto di pseudoscienza climatologica – ha solo ed esclusivamente a che fare con l’economia.
    Ritornando al tema: volendo ritornare ad un “clima” (uso le virgolette in quanto non esiste un clima stabile a lungo termine) preindustriale (ossia freddo come da PEG), il problema sarebbe inverso ossia l’abbassamento dei livelli del mare.
    Quale sarebbe, allora, il livello del mare ottimale?
    Semplicemente non esiste un livello del mare ottimale.
    L’ Alessandria d’Egitto greca giace sotto il mediterraneo!

  3. AleD

    che dire, quattro righe per ridimensionare le analisi fatte da chi sta dietro a ipcc sono o comiche o ridicole, fatte da una persona poi che si autodefinisce hobbista sull’argomento. complimenti per l’autostima!

  4. Matteo

    Ottima analisi come sempre.
    Mi permetto di aggiungere anche il “Post-glacial rebound”, che probabilmente contribuisce in parte a far aumentare il livello medio del mare, in quanto fa aumentare la superficie delle terre emerse.

    • Matteo, grazie per il complimento e sono d’accordo con lei che l’assestamento postglaciale contribuisce. Ho evitato di accennare alla cosa perché, visto il target del libro da cui ho tratto il post, per quanto possibile ho voluto ricorrere a nozioni non specialistiche. Ne ho parlato però a pag. 263 nel mio racconto del viaggio a Capo Nord liberamente disponibile. Se l’ho incuriosita, le passo il link diretto: https://books.google.it/books?id=Hf58LtvQgVMC&pg=PA263

    • Giorgio

      Chiedo scusa, ma non è il contrario? Se le terre emerse si espandono, il livello medio apparente del mare diminuisce. Infatti laddove c’è subsidenza il livello apparente aumenta.

      O non ho capito io il commento?

    • Giorgio

      Salve, riposto perché per qualche motivo il sito si è mangiato la prima risposta…

      Dicevo, chiedo scusa e forse qualcosa mi sfugge, ma dovrebbe essere il contrario: se l’assestamento post-glaciale fa aumentare la superficie delle terre emerse, allora il livello del mare (apparente) diminuisce, così come aumenta dove c’è subsidenza.

  5. DonatoP

    Repubblica pochi giorni fa: “Giacarta affonda a una media di circa 7,5 centimetri all’anno per colpa di subsidenza e innalzamento dei mari”.

    Peccato che nell’articolo non sia specificato di quei 75 mm/anno quanto dipenda dall’abbassamento del suolo e quando dal innalzamento del mare (il rimando in homepage citava esclusivamente di cambiamenti climatici).

  6. Ivan

    L’eustatismo positivo ai tempi del global warming perpendicolare all’anno 1000 e’ conosciuto sulle coste romagnole con le sue intrusioni marine e a seguito poi l’impaludamento di ampi tratti costieri…
    Da leggere: IL FANGO, LA FAME , LA PESTE di Baldini e Bedeschi, edito dalla società editrice “il ponte vecchio”

  7. flick95

    “Dopo aver ridimensionato nel post precedente la narrativa catastrofista sulla CO2”?? mah io direi che a doppiaelica nessuno ha risposto adeguatamente, quindi il ridimensionamento mi pare rimandato!

    • gentile flick95, il villaggio di Asterix non è un doposcuola: lei non se ne è accorto ma io a Doppiaelica hp risposto utilizzando la figura retorica della domanda (retorica) visto che tutti e tre i miei quesiti avevano un’unica risposta. In ogni caso il contributo di Doppiaelica non smentisce due affermazioni del mio post e cioè che sia il global greening (un fatto) sia l’arretramento dei deserti (un altro fatto) si avvantaggiano dell’aumento della CO2 da cui consegue un ridimensionamento dell’allarmismo sulla CO2. Se non fosse d’accordo, esponga pure la sua opinione in un post e lo proponga a GG che sono assolutamente sicuro sarà ben felice di pubblicarlo.

  8. Giorgio

    Post perfetto come ormai d’abitudine. Varrebbe anche la pena citare gli studi sulle isole dell’Oceano Pacifico e Indiano, i quali mostrano che la maggior parte delle isole, che secondo la vulgata dovrebbero essere sommerse, sono invece cresciute in estensione.

    • Grazie, Giorgio. Verrà il momento anche per le isolette: stay tuned.

  9. Ale69

    Buongiorno (-: Lei è tremendo (-: con simpatia, Ale.

    • Ale69, grazie ma le assicuro che questo è solo il riscaldamento prima della gara.

    • AleD

      certo, ma occhio ai crampi mi raccomando. semplificare troppo è sempre male a meno che non si sia amanti del detto beata ignoranza

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