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Un Mese di Meteo – Aprile 2022

IL MESE DI APRILE 2021

Mese caratterizzato da una regime circolatorio improntato alla variabilità a tratti perturbata con anomalia pluviometrica in complesso negativa (pur se con svariate eccezioni a carattere regionale e locale) e temperature per lo più nella norma.

Andamento circolatorio

La carta circolatoria media del mese di aprile[1] (figura 1a) mostra l’Italia influenzata da una debole saccatura da Nordest mentre ad ovest della nostra area persiste un promontorio anticiclonico da sud a sbarrare il passo alle grandi perturbazione atlantiche responsabili della piovosità abbondante tipica delle cosiddette tempeste equinoziali. Tale configurazione indica il prevalere di condizioni di variabilità perturbata che tuttavia si sono tradotte in perturbazioni deboli e che hanno dato luogo a una piovosità complessivamente inferiore alla norma, anche se le precipitazioni hanno manifestato un considerevole variabilità regionale le locale con anomalie positive ovvero negative.

Figura 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.

L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa offre risultati coerenti con quanto fin qui affermato, indicando la presenza di 10 giorni con regime anticiclonico e 17 con regime ciclonico, in cui il territorio italiano è stato in tutto o in parte interessato da perturbazioni. Nello specifico si sono manifestate 7 perturbazioni principali e cioè la saccatura da Nordest transitata fra 1 e 3 aprile, il regime ondulato occidentale del 6-8, la debole saccatura transitata sul Nord fra 9 e 10, la depressione africana fra 14 e 18 e i due minimi depressionari da Ovest-Nordovest transitati fra 20 e 26 aprile.

Figura 1b – 850 hPa – Carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

A tali perturbazioni si legano i giorni più piovosi nei tre macrosettori, che al Nord sono stati il 23 aprile con 13,0 mm, l’1 con 8,9 e il 22 con 8,7 mm, al Centro il 21 aprile con 8,4 mm, il 22 con 8,1 e il 24 con 7,1 e al Sud l’1 aprile con 6,1 mm, il 17 con 5,8 e il 2 con 5,6 mm.

Dal punto di vista climatologico il mese di aprile vede di norma il predominio del flusso perturbato atlantico sulla nostra area, il che in termini precipitativi (tabella 3) si traduce nel fatto che a aprile al Nord piovono di norma 87 mm (8,8% del totale annuo normale) contro il 64,1 mm di quest’anno (-26%), al Centro piovono di norma 65,6 mm (8,1% del totale dell’anno medio) contro il 52 mm di quest’anno (-21%) e al Sud piovono di norma 54,8 mm (7,7% del totale dell’anno medio) contro il 41,8 mm di quest’anno (-24%). In sintesi dunque il aprile 2022 ha presentato un’anomalia pluviometrica negativa nazionale del 25%[2]. Tali anomalie vanno ovviamente a sommarsi a quelle dei mesi precedenti, il che desta qualche preoccupazione a livello agricolo, specie con riferimento al fatto che al Nord si rivelino sufficienti le risorse idriche finalizzate all’agricoltura.

Andamento termo-pluviometrico

Le carte di anomalia mensile delle temperature (figure 2 e 3) mostrano temperature minime e massime per lo più nella norma rispetto alla media 2002-2021, salvo anomalie negative a carattere locale. Fra tali anomalie spicca il nucleo di moderata anomalia negativa delle minime che interessa porzioni significative di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. L’analisi decadale (tabella 3) indica inoltre che la decade con anomalie negative più sensibili è stata la prima.

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

Per collocare in un contesto più ampio l’andamento termico sull’Italia non possiamo purtroppo far ricorso alla carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama – Huntsville, non ancora disponibile sul loro sito, e dobbiamo pertanto accontentarci della carta di anomalia termica globale mensile del Deutscher Wetterdienst (figura 4), che in base a dati osservativi riferiti alle terre emerse evidenzia sull’intera area italiana una debole anomalia termica positiva rispetto alla media 1961-90.

Figura 4 – DWD climat anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/climat/climat.html).
Le precipitazioni mensili (figure 5 e 6) hanno presentato anomalie negative più spiccate su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Abruzzo, Salento, Sicilia, Sardegna e Calabria centro-meridionale. L’analisi decadale (tabella 3) indica infine che la seconda decade del mese è stata quella con precipitazioni più scarse su tutti i settori.

Figura 5 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 6 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 2002-2021.

Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

(**) FONTI DEI DATI:

Temperature e precipitazioni sono frutto di nostre elaborazioni si dati del dataset GSOD della NOAA e delle reti dei servizi meteorologici regionali.

[1] topografia media del mese di aprile per il livello barico di 850 hPa

[2] Le discrepanze rispetto ai dati riportati in tabella 4 si devono ai diversi periodi di riferimento per le medie (1973-2021 per la tabella 3 e 2002-2021 per la tabella 4).

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