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Tag: Fronte Polare

Ai nastri di partenza una nuova fase climatica? – Parte II

Con il precedente articolo abbiamo osservato gli andamenti dell’anomalia della temperatura globale, l’anomalia della copertura nevosa dell’emisfero nord negli ultimi quattro mesi e l’anomalia della copertura nevosa in zona euroasiatica a partire dal 1967.

 

La temperatura globale a partire dal 1880 (inizio serie del dataset dell’NCDC) ha subito due aumenti importanti, il primo tra il 1912 e il 1944 (32 anni) e il secondo tra il 1977 e il 1998 mantenendosi tale fino al 2010 (33 anni). Tra il 1944 e il 1977 (33 anni) si è invece osservato un periodo in cui le temperature hanno subito una lieve flessione. Per quanto riguarda la copertura nevosa in zona euroasiatica abbiamo osservato una tendenza netta alla diminuzione dal 1967, inizio serie, fino al 1990-1991. A seguire, pur rimanendo sostanzialmente sotto media, si è registrata una tendenza ad una timida ripresa.

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Ai nastri di partenza una nuova fase climatica?

Con questo articolo, diviso in più parti, a dire la verità non cercheremo di fornire una risposta certa alla domanda posta nel titolo ma cercheremo di indicare alcuni dei molti elementi che certo non aiutano a dipanare con successo la teoria del global warming per causa antropica.

 

Come noto il riscaldamento globale che interessa il nostro pianeta è iniziato attorno alla metà del 1800 (questo bisogna ricordarlo perché spesso lo si attribuisce erroneamente solo all’ultimo trentennio) quando la copertura glaciale giunta alla sua massima estensione iniziò una nuova fase di regressione che in maniera tutt’altro che omogenea continua anche nei nostri giorni (vedi, ad esempio, la discrasia della massa glaciale tra Artico e Antartico). Il periodo compreso tra il XVII secolo e il XIX secolo, nella sua massima eccezione, è stato comunemente chiamato Piccola Età Glaciale e il clima ha subito un raffreddamento rispetto al precedente periodo e all’attuale periodo. In letteratura vi sono numerose ricerche che dimostrano come il raffreddamento intercorso in quei due secoli ha coinvolto l’intero pianeta e certamente non attribuibile a fattori di ambito locale.

 

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Giappone: Cinque metri di neve. BBC: è il Global Warming?

 

Ho visto il video qui sopra la prima volta su Meteoweb, poi l’ho cercato su youtube per condividerlo. Più o meno a metà video, dopo che il bravo reporter della BBC si è cimentato con la misurazione del manto nevoso, arriva la voce narrante che dice: “C’è una seria domanda da porsi in questo caso, perché il Giappone sta vedendo tutta questa neve? Potrebbe essere un caso sporadico, o potrebbe essere un effetto del riscaldamento globale…”

 

Che dire, evidentemente c’è chi non si sente ridicolo a tirare in ballo il riscaldamento globale misurando cinque metri e mezzo di neve a 43° di latitudine nord. Certo, il Giappone è esposto alle correnti occidentali che vengono dalla Siberia, ma perché arrivino ci vuole un getto polare basso di latitudine.

 

E indovinate un po’ cosa dice la teoria dei cambiamenti climatici di origine antropica?

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