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Tag: gravina

CO2, tassarla o scambiarla?

Proseguiamo con l’analisi dei due modelli economici più famosi per affrontare la riduzione delle emissioni antropiche ad effetto serra. L’argomento è di stringente attualità , visto il dibattito in corso negli Stati Uniti. Tempo fa abbiamo affrontato qui la teoria, oggi cercheremo di andare più a fondo per comprendere luci e ombre di ciascuno dei due sistemi ed, eventualmente, per capire quale sia il migliore tra i due.

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Groenlandia in my mind

Rieccoci a parlare di Groenlandia, ghiacciai, livello dei mari e simulazioni. Lo spunto ce lo fornisce un recentissimo studio (pubblicato il 13 di questo mese) intitolato “Decay of the Greenland Ice Sheet due to surface-meltwater-induced acceleration of basal sliding”, condotto da due scienziati presso l’Institute of Low Temperature Science, Università di Hokkaido, in Giappone. Ralf Greve e Shin Sugiyama hanno condotto una serie di simulazioni sulla calotta groenlandese. Analizziamone i risultati.

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Grafici avanzati con R

Oggi continuiamo il nostro viaggio all’interno dell’incredibile mondo di R. Fin’ora abbiamo utilizzato alcune delle potenti funzioni matematiche e statistiche, relegando la parte grafica solo all’ultima fase. Ebbene, con l’articolo di oggi, invece, andremo decisamente più a fondo nelle funzioni grafiche (notevoli, va detto) di R.

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Carbon trading contro carbon tax

Il tema è assolutamente attuale, l’abbiamo detto altrove in questo sito, ormai molti (anche se non più tutti) climatologi sono certi che la causa principale dei cambiamenti climatici sia l’anidride carbonica (di origine umana) e sempre gli stessi climatologi stanno discutendo quale sia il sistema economico-politico migliore per risolvere il problema. In attesa che gli stessi di cui sopra ci forniscano indicazioni sulle nostre abitudini alimentari, di spesa e perchè no di pianificazione familiare, ritengo sia opportuno fare un passo indietro per conoscere più da vicino i due sistemi attualmente presi in considerazione: la fantomatica carbon tax, e il “democratico” (come lo definì qualche lettore di CM) carbon trading.

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Hansen lo fa

Ebbene sì: Hansen lo fa, anzi l’ha fatto. Cosa? L’argomento è di grandissimo interesse, poiché pare che la coalizione mondiale contro il global warming, ormai certa al 99% delle nostre colpe climatiche, stia studiando come mettere mano al problema. Riduzione delle emissioni? Sequestro? Energie alternative?

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Aprile 2009, andamento termico

Eccoci per l’ormai consueto aggiornamento mensile sull’andamento delle temperature. Ad oggi disponiamo del solo dato di RSS (Remote sensing Sytem), fatto peraltro piuttosto consueto, essendo la rilevazione più rapida tra quelle tenute in considerazione.

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Soldi, soldi, soldi…

“… toccasana di questa quotidiana battaglia della grana, perché chi ha tanti soldi vive come un pascià e a piedi caldi se ne sta”. Recita così una famosissima canzone interpretata dall’indimenticabile Betty Curtis che vede al centro dell’attenzione fiumi di denaro pronto per l’uso e proprio di soldi parleremo, un fiume di soldi, più di quanti possiate immaginarne.

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CO2 italiana

Normalmente quando si parla di CO2 si utilizza la serie di dati più conosciuta al mondo, ovvero quella relativa al sito di Mauna Loa. Sicuramente meno conosciuta è, invece, la serie relativa alla concentrazione di anidride carbonica misurata dall’Osservatorio del Monte Cimone, una delle 20 stazioni al mondo preposte a questo tipo di monitoraggio di lungo periodo. E’ questa una ghiotta opportunità per eseguire qualche indagine di tipo statistico-matematica e trarre qualche conclusione.

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The Onion sul carbon footprint

“The Onion” è un importante magazine online americano, sicuramente uno tra quelli che fa più tendenza e costume. In un articolo pubblicato sul sito, viene…

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HadCRUT e UAH, marzo 2009

Da pochi giorni sono stati pubblicati gli aggiornamenti delle anomalie termiche globali, relativamente alla serie HadCRUT v3 e UAH. Il Remote Sensing System ha registrato una anomalia termica in calo rispetto a febbraio 2009 (abbiamo analizzato qui i dati). Procediamo all’analisi delle altre due serie temporali.

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Messi all’indice

Come spesso accade, le scoperte più interessanti avvengono per caso. Ed è proprio per puro caso che mi sono imbattuto (to stumble upon, direbbero gli inglesi) in un sito che, diversamente, difficilmente avrei mai raggiunto. L’incipit gioviale di questo post, tuttavia, non deve trarvi in inganno: la materia è delicata e grave al medesimo tempo.

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Marzo 2009, andamento termico

Aprile è da poco iniziato, e i dati sulla climatologia di marzo cominciano ad essere elaborati. Puntuali come un orologio svizzero, i ricercatori del sistema RSS (Remote Sensing System) hanno pubblicato l’anomalia di marzo 2009. Ci eravamo lasciati con un mese di febbraio in sostanziale recupero rispetto all’anomalia di gennaio. Cosa è accaduto il mese scorso? Scopriamolo insieme.

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Novembre 2008, andamento termico

Sono appena usciti i dati RSS di novembre, relativi all’anomalia termica. Cogliendo quindi l’occasione per valutare l’anomalia del mese scorso, diamo anche un’occhiata riepilogativa ai primi 11 mesi del 2008.

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Snowball Earth

Image courtesy of NOAA

Con questo articolo inizia una serie di scambi, speriamo proficui, tra due dei siti più importanti del network MTG Climate: Climate Monitor e Climate – simulazioni e modelli climatici, appunto. Gli argomenti non necessariamente seguiranno il flusso di informazioni di CM, ma in fondo è giusto che sia così, visto che l’obiettivo è quello di arricchire di argomenti il sito. In questi anni, quando sembra che l’attenzione di tutti gli scienziati, gli organi di stampa e del grande pubblico sia rivolta all’attuale cambiamento climatico, sono emersi ambiti di ricerca veramente interessanti che mettono in luce l’enorme variabilità  del clima terrestre. Una domanda ricorrente è: quanto può cambiare il clima del nostro pianeta?

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