Salta al contenuto

Signori, mettiamoci comodi

Forza venite gente, ennesimo summit, stesso cliché. I grandi si incontrano in giro per il mondo per discutere di clima molto più spesso di quanto non accada per tutte le altre amenità che affliggono il mondo. Ci sono alcune occasioni però che assumono un significato particolare, in questo caso quasi sinistro perchè Kobe, in Giappone, comincia con la kappa come Kyoto.

Ed è proprio a Kobe che è avvenuto l’ultimo show media-climatico. Però sorge il sospetto che il consenso cominci a traballare, perchè a quanto pare non è stato cavato un ragno dal buco. Non un accordo, ma una indicazione di massima per valutare la possibilità di incontrarsi di nuovo altrove con lo scopo di immaginare la possibilità di ridurre le emissioni di gas serra del 50% entro il 2050. Gas che nell’accezione comune sono ormai diventati “nocivi”. In effetti nuocciono parecchio al nostro portafogli, pur essendo notoriamente benefici per il clima del pianeta perchè a Kobe, come in buona parte del resto del mondo, si riunirebbero i pinguini senza l’anidride carbonica in atmosfera, e perchè gli affari che ci girano intorno fanno la gioia degli investitori del carbon trading.

Ma niente paura, presto ci sarà un altro summit, forse addirittura in Italia, dove di sicuro saranno prese delle decisioni importanti. Del resto questo obbiettivo rischia di essere raggiunto, perchè nel 2050, ma probabilmente parecchio prima, i combustibili fossili li venderanno in ampolle nelle oreficerie tanto saranno rari. Non so voi, ma la mia impressione è che il ragno nel buco non ci sia, perchè lo continuiamo a cercare?

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualità

Un commento

  1. alessandrobarbolini

    ciao guido,come vedi e come avevo scritto in un recente commento ,a forza di fare summit arriva il giorno certo ma non per la riduzione di gas serra ma la fine del petrolio..parlano di riduzioni del 30 per cento entro il 2050 come se fosse dopodomani,ma di quel passo qua ,mi sa tanto che di conferenze ne inizieranno a fare molto piu vicine e in bicicletta e cavallo…come si dice ,la maschera inizia ad andare stretta,ci fosse veramente fretta ,non parlerebbero in continuazione di rimandare date di decenni su decenni,mi sa tanto che il petrolio sul cambiamento climatico centri un 10 per 100 e non di piu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »