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Su, tutti insieme!

Dopodomani è il 10 ottobre. Si prepara la più vasta operazione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica alle tematiche ambientali e climatiche. Prendendo spunto dalla suggestiva data del 10/10/10 in ben 188 paesi ci saranno iniziative in tema salva-clima e salva-pianeta sotto il marchio del Global Work Party. Tutto ciò mentre in Cina si svolge l’ennesima fase negoziale del processo di avvicinamento al summit di Cancunn, con 176 governi impegnati nella ricerca di un accordo.

Ma l’accordo non arriva, le posizioni già lontane a CO2penhagen sono se possibile diventate ancora più lontane. Avendo ricevuto l’incarico di condurre il mondo verso un patto sul clima, è ovvio che la segretaria del United Nations Framework Convention on Climate Change (Unfccc), Christiana Figueres, abbia deciso di spendersi pubblicamente abbracciando con entusiasmo l’iniziativa di dopodomani.

Ma c’era proprio bisogno di raccontare l’ennesima macroscopica e catastrofica bugia?

In un discorso diffuso via web la Figueres non trova di meglio da fare per sostenere la propria convinzione, che portare ad esempio di catastrofe imminente le recenti inondazioni in Pakistan e dintorni, snocciolando numeri di vittime e riportando suggestive immagini di disperazione. Questi eventi sarebbero solo un piccolo assaggio di quello che accadrà se si lascerà che il mondo si avviti nella catastrofe climatica.

Recentemente ho fatto qualche ricerca. Non ci sono in giro lavori che colleghino quanto accaduto alle problematiche del riscaldamento globale, ci sono però decine di dichiarazioni di alti funzionari che questo collegamento lo danno per scontato. Noi abbiamo provato nel nostro piccolo a spiegare cosa è successo e perché, seguendo la semplice logica dell’analisi della situazione. Sicuramente arriverà presto qualcuno più bravo di noi a fare la stessa cosa magari trovando risultati diversi e fornendo quandi un adeguato supporto a queste dichiarazioni. Fin qui non è accaduto nulla di tutto ciò.

Non pretendiamo certo di essere ascoltati così in alto e nemmeno molto più in basso, ma credo che una delle raccomandazioni del rapporto IAC circa le procedure da rivedere in seno all’IPCC che lavora su mandato del Framework, fosse proprio quella di evitare che gli altri funzionari facessero dichiarazioni non adeguatamente supportate da evidenze scientifiche. A quanto apre la Figueres non ha letto quel rapporto.

Chissà, forse se lo avesse fatto, le avremmo piuttosto sentito dire che una parte (magari consistente) della enorme quantità di risorse che si vorrebbero destinare ad imbrigliare il clima, devono essere impiegate per evitare che i Monsoni, che arrivano con e senza global warming, continuino a mietere migliaia di vittime ogni anno.

Peccato, occasione persa.

NB: leggi dell’intervento della Segretaria Figueres su Greenreport.it

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