Salta al contenuto

Noi cattivi

Caro Guido e cari amici di CM,

questa non vuol essere una lettera, ma neppure un articolo. Solo una serie di considerazioni in libertà.

Una domanda che mi sorge spesso spontanea è “ma perché debbo essere classificato necessariamente tra i cattivi per il solo fatto di applicare quello che mi hanno insegnato per anni come metodo scientifico e lo hanno fatto personaggi del calibro del Prof. Ottavio Vittori?”. Perché tutte le volte un Ministro (detto con il massimo rispetto espresso dal maiuscolo) qualunque (detto non proprio con il massimo rispetto per via dell’ignoranza evidente del Ministro nella materia oggetto del ministero) deve etichettarmi, etichettarci, come al soldo di qualche d’uno? Perché un Bardo qualunque deve offendermi per non aver capito che la giusta via passa dal raccontare al popolo una frescaccia così da educarlo piano piano, che troppo in fretta non capirebbe essendo popolo e quindi, immagino, popolo bue?!

Perché non pensare che proprio tra chi esprime il dissenso ed il legittimo dubbio non passi proprio quel concetto di servizio e di democrazia d’uso, ovvero di strumento per il bene comune, che è la scienza pubblica? Perché la scienza non è democrazia, lo abbiamo detto e scritto, ma il suo uso sì.

Mi domando come si possa così facilmente rigettare la possibilità che l’interpretazione delle cose che avvengono (dei ‘come’ ai quali risponde la scienza) possa avere altre motivazioni. Questa sarebbe la famosa democrazia dei lumi?

E dire che piano piano, ancora, vediamo che quelle certezze sbandierate in modo così veemente, tanto da farci pensare che fossero solo degli slogan, incominciano a dover includere anche i nostri dubbi di cattivi. E guarda caso la parola ‘inclusione’ sarebbe propria della filosofia dei buoni, che se ne riempiono la bocca (come di democrazia) ma troppo spesso non ne conoscono punto il significato.

Bene, vi dirò che in fondo, anche se faticoso, mi ha fatto piacere far parte della compagnia dei cattivi: e anche se abbiamo fatto starnazzare le Oche forse abbiamo fatto un minimo di buon servizio anche a questo Paese.

Volevo scrivere queste considerazioni a valle di Cancun, e non perché l’inverno è stato gelido e quindi ha tappato la bocca ai profeti di sventura, perché lo sappiamo che un evento non ha alcun senso globale, ma l’ho fatto nella speranza che il big chill dell’informazione sia dovuto più ad una presa di coscienza che la realtà fisica è molto più complessa di quella che avevamo voluto credere.

A proposito di quello che si dice in questi giorni sulle strane stragi di volatili, ma le Oche…?

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualitàNews

10 Comments

  1. Giuseppe Tito

    Pungente ed accattivante articolo di denuncia ed auto-denuncia, se mi permettete.
    Volevo segnalare questo contributo http://meteolive.leonardo.it/meteolive-notizia-31078-il_global_warming_rallenta…anche_sui_media.html

    che ben sintetizza in potere mediatico e le sue scelte di indirizzo.

    La libertà di stampa è forse il “sale” della democrazia, ma sul tema dei cambiamenti climatici, già global warming, già riscaldamento globale, già effetto serra, si è appena aperta una ferita e il sale, si sa, prima o poi brucia…
    Attendiamoci quindi nuove forme, nuovi modi, nuovi nomi e, forse presto, anche nuovi indirizzi.

  2. Comunque Teo non fare troppo il cattivo…il Bardo capisce di arte quanto ne capisce di clima, come si puo’ notare dall’improvvida attribuzione di un quadro a tal misterioso Weatherstone (invece di John William Waterhouse, che non e’ proprio un Carneade se uno si informa solo un po’)

    http://ugobardi.blogspot.com/2011/01/cassandra-nel-2011.html

    A conferma delle sue capacita’ dialettiche, il povero Ugo non e’ riuscito a correggersi nonostante gli sia stato inviato il link al sito della Tate Gallery. Come “negazionista artistico” non e’ male.

    • teo

      per un momento ho pensato si parlasse del quadro di Whistler ‘La Madre’, poi mi son detto “no, quello e’ in Mr Bean l’ultima catastrofe, no no”… oppure si’?

    • Ci sono dei connotati freudiani anche nelle scelte pittoriche del Nostro, in effetti, con “Cassandra” che in realta’ e’ una maga (alla faccia della scienza!) che si rinchiude all’interno di un “circolo magico” (lasciando noi cattivoni fuori). Le emissioni da parte della maga, naturalmente, si sprecano, ma quelle sono emissioni piu’ uguali delle altre.

  3. L’Italia e’ il paese del conformismo (prima tutti fascisti, poi tutti comunisti, poi tutti contro il Pentapartito, poi tutti a seguire Santoro, etc etc). Per cui ad essere anticonformisti, non si sbaglia mai.

  4. Donato

    Democrazia è una parola grossa di cui tutti ci riempiamo la bocca. Ed è molto, molto impegnativa. E’ difficile essere democratici sia da parte di chi governa o amministra o dirige che da parte di chi è governato, amministrato, diretto. Democrazia, secondo il mio modesto parere, è essere responsabili delle proprie azioni e, oggi come oggi, di senso di responsabilità ne vedo ben poco in tutti i campi. Democrazia significa, sempre secondo me, avere grande rispetto delle opinioni altrui anche se differenti dalle proprie. Democrazia significa anche far proprie le opinioni espresse da altri quando, obbiettivamente, chi ci contraddice dimostra che ciò che sostiene è logico, razionale e giusto.
    Nel dibattito che si è venuto a creare intorno alle questioni climatiche manca la democrazia in quanto lo scettico viene deriso, disprezzato, addidato al pubblico ludibrio, offeso. In altre parole gli viene negata ogni credibilità a priori (a prescindere avrebbe detto il principe de Curtis) senza neanche valutare la bontà delle sue opinioni. Nel dibattito climatico viene completamente rovesciata l’affermazione del dott. Georgiadis: “La scienza è democrazia ma il suo uso no”. Come ha scritto in un suo recentissimo post quì su CM G. Botteri, in ambito climatico non conta tanto la solidità scientifica delle tesi esposte quanto il consenso che si crea intorno a quella idea. Chi nega l’idea, pertanto, non esercita il sacrosanto diritto di critica cui ogni teoria scientifica deve sottoporsi ma “nega” la “verità rivelata”: è, se va bene, un bastian contrario, se va male, un eretico “negazionista”. In altre parole viene rovesciato il paradigma scientifico: una teoria scientifica non è accettata perché dimostrata al di la di ogni ragionevole dubbio sulla base della logica e della matematica, ma è “vera” perché tale la considerano la maggioranza degli studiosi. Questa “scienza a maggioranza” di cui parlava nel suo post in termini personalmente condivisibili anche G. Botteri, è quella che ha costretto gli scettici a rifugiarsi in un angolo per non essere travolti dalle tracotanti certezze del 97 e dispari per cento degli scienziati. Che poi, come ha dimostrato in un recente post qui su CM G. Guidi con la sua solita ironia, questa percentuale bulgara di scienziati, in termini assoluti, sia di entità ridicola è un altro paio di maniche. L’importante è essere capaci di costruire il CONSENSO (che, in modo secondo me riduttivo, è considerato “l’essenza” della democrazia).
    In merito al carro dei novelli vincitori, mi permetto un po’ di ironia, bisogna stare attenti perché potrebbe anche non partire affatto: sempre G. Botteri, infatti, nel post citato ci informava circa tentativi di sospensione della democrazia sulle questioni climatiche per cui cerchiamo di non cantare vittoria troppo presto!
    Saluti a tutti, Donato.

  5. Piero Iannelli

    “La politica non guida ma segue la pancia del paese..”

    Me lo auguro.
    Nel frattempo mi leggo le simpatiche notizie:

    Bill Gates. Eugenetica e tribunali della morte.. ridurre drasticamente la popolazione mondiale per combattere il surriscaldamento globale. Questo è allarmante considerando il fatto che la fondazione Bill e Melinda Gates finanzia la produzione e la distribuzione di vaccini al terzo mondo…

    Leggo di: sterilizzare forzatamente le persone, ovvero senza il loro consenso, o provocare aborti forzati. Di Paul Joseph Watson 16/12/2010
    /—————-/
    Ecco.
    Shearman David Un professore influente che ha lavorato come assessore per le Nazioni Unite IPCC.. Nei suoi scritti, Shearman, etichetta l’umanità come un “eco-tumore maligno”, afferma che “l’autoritarismo è lo stato naturale dell’umanità” e che, per salvare il pianeta dal cambiamento climatico causato dall’uomo. .auspica la costituzione di centri specializzati di rieducazione, dove vengono addestrati eco-zombie per diventare parte di un esercito verde delle autorità di vigilanza. 7 Gennaio, 2011

    Shearman David si parla anche qui APPROCCIO AL FASCISMO VERDE

    Leggo: Doctors for the Environment Australia (DEA) è una branca di International Society of Doctors for the Environment (ISDE).

    ISDE? Ecco un “articolo” : Ambiente: rapporto Greenpeace-Isde, +3% mortalita’ con +1 grado temperatura

    ISDE, un’associazione australiana, ma che ha sede in Svizzera. In Italia sono i medici-sentinella del clima, di Shearman David che spera la fine della democrazia per combattere il global warming : ..a supreme office of the biosphere. un ufficio di supremo della biosfera. The office will comprise specially trained philosopher/ecologists. L’ufficio sarà composto appositamente addestrati filosofo / ecologisti. These guardians will either rule themselves or advise an authoritarian government of policies based on their ecological training and philosophical sensitivities. Questi i custodi o si regola o consigliare un governo autoritario di politiche basate sulla loro formazione ecologica e sensibilità filosofica. These guardians will be specially trained for the task. [p. Questi tutori saranno appositamente formati per questo compito.

    I referenti italiani dell’Isde sono medici ma ci sono anche chimici, biologi ecc… ISDE è un coordinamento internazionale di medici, biologi, chimici e altri esperti presente in oltre 30 paesi.

    Isde – Associazione medici per l’ambiente è nata per stimolare l’impegno dei medici per la salvaguardia dell’ambiente sia in quanto medici che abitanti della terra.
    Dall’estratto dello statuto leggo: di influenzare direttamente ed indirettamente i politici e le istituzioni pubbliche sui problemi ambientali, eventualmente agendo a livello legale nei confronti degli Enti e soggetti inadempienti

    Qui i link di quanto sopra riportato.: http://www.pieroiannelli.com/?p=8

    Cordialmente.

    PIERO IANNELLI

  6. Fabio Spina

    Caro Teo,
    di solito il carro dei vincitori è sempre più affollato dei perdenti e molti avevano sbagliato la previsioni anche in questo campo.
    L’importante è seguire ciò che uno ritiene giusto e non quello che sembra conveniente, modo di agire a cui desiderano abituarci. Devo dire invece che vedo molti che con accorte manovre stanno cambiando carro, forse l’unico problema è che tra poco su questo carro saremo in troppi e saranno sempre gli stessi “surfisti” a rimanere sulla cresta dell’onda. Il fatto che ci sia stata tutta quest’attenzione e contrarietà ai pochi scettici, fa capire che il gigante ha i piedi d’argilla. Purtroppo i politici attuali seguono i sondaggi e non i ragionamenti, le persone stanno cambiando opinione sull’AGW e vedrai che tra poco ciò si rifletterà anche sulla politica. La politica non guida ma segue la pancia del paese Un caro saluto.

  7. Guido Botteri

    Credo che non sia mai inutile ribadire e mettere in evidenza punti importanti di un intervento, e in questa ottica riprendo la tua splendida sintesi:

    [ Perché la scienza non è democrazia, lo abbiamo detto e scritto, ma il suo uso sì. ]

    Questo dovrebbe essere stampato nelle menti di tanti che fanno ancora confusione e non hanno chiaro cosa sia la democrazia.

    Quanto alle sbandierate certezze che hanno portato taluni, anche pluripremiati, e con altissimi premi, a cianciare di questione chiusa, parlano per noi l’IPCC stessa e la NASA, coi tanti dubbi che in realtà riportano, magari non messi in evidenza, non sottolineati, ma che ci sono, e che andrebbero con eleganza, con educazione, con rispetto ma con decisione sbattuti in faccia a chi ciancia di discorso chiuso.
    Secondo me.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »