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Meteorologi rubati all’agricoltura

Una volta si specificava “30°C all’ombra”, a ricordare che la misura della temperatura dell’aria nel campo meteorologico s’intende effettuata in modo standardizzato in tutto il mondo secondo la normativa dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.

Ora invece non è il dato che interessa, serve la notizia che crea angoscia, lo scopo non è informare ma emozionare. Sembra proprio utile a tale intento lo scoop che segue:

Caldo record: 50 gradi al suolo L’asfalto si scioglie a Palestro

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“Milano, 9 luglio 2012 – Un caldo da sciogliersi. Mentre “Minosse” stringe la sua morsa sull’Italia togliendo il sonno a 12 milioni di persone, le città bollono e l’asfalto si fa rovente a Milano. Secondo la rilevazione effettuata da Coldiretti Lombardia oggi fra le 13 e le 15.30, le temperature a livello strada e in pieno sole sono schizzate verso l`alto. Il record è stato in corso Venezia, appena fuori la fermata della metropolitana della stazione Palestro, dove alle 14 sono stati raggiunti i 49,8 gradi centigradi, con l`asfalto quasi gommoso per il caldo. All`inizio di corso Buenos Aires, in Porta Venezia, anche lì appena fuori dalla stazione della metro, alle 13 c`erano 47,5 gradi al suolo. Mentre 47 gradi sono stati rilevati alle 14 sul sagrato del Duomo, dove però c`è pietra e non asfalto. Coldiretti ha svolto le rilevazioni per confermare l`importanza del verde nel limitare la bolla di calore negli ambienti urbani. Secondo le altre misurazioni la temperatura sui prati dei giardini Montanelli alle 13.45, sotto il sole a picco, ha oscillato fra i 42 e i 44 gradi, mentre alla Cascina Cuccagna, oasi di verde in via Muratori, a due passi da viale Umbria e da Piazzale Lodi, alle 15.30, al suolo il termometro ha segnato fra i 42,7 e i 44 gradi centigradi. “In pratica – aggiunge la Coldiretti Lombardia – nelle aree con una buona presenza di verde si possono avere anche 4-5 gradi in meno rispetto a quelle zone dove c`è solo asfalto e cemento”.

(da qui)

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Sicuramente sarete sorpresi di sapere che in estate l’asfalto, specie dove è nero e non verniciato, diventa molto caldo, addirittura durante le ore più calde delle giornate estive fa più caldo in una strada asfaltata al centro di Milano piuttosto che dove c’è il verde. Ringraziamo la Coldiretti di tali scoperte scientifiche che potranno sicuramente fargli guadagnare, oltre agli spazi sui quotidiani, anche il premio Nobel per la Fisica. Chissà se prossimamente potranno arrivare a misurare temperature ancora più alte di 50°C al centro di Milano sul cofano di una macchina di color nero con motore acceso. L’unico dubbio è che se questa viene fatta passare come “temperatura dell’aria” quale sarà la “temperatura dell’asfalto”?

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Published inAttualitàMeteorologia

5 Comments

  1. donato

    Quando mi dedico ai rilievi topografici, in estate, cerco di stare lontano dall’asfalto. In caso contrario il treppiede su cui è appoggiata la stazione totale con cui eseguo il rilievo di angoli e distanze, affonda nell’asfalto ammorbidito dalle temperature elevate, per cui bisogna procedere a continue rettifiche della messa in stazione dello strumento e…. la bontà del rilievo va a farsi benedire. Che l’asfalto raggiunga temperature più elevate del resto del territorio è un fatto talmente risaputo che è consuetudine bagnarlo per alleviare la sensazione di caldo eccessivo. Meraviglia, quindi, la meraviglia della Coldiretti!
    Ciò che più mi meraviglia, però, è la lettura dell’articolo del Corriere della Sera che cita M. Rovati. Non tanto la parte che egli ci propone nel suo commento, quanto il resto. Meraviglia in particolare dover notare, per l’ennesima (e non ultima, ovviamente) volta che fior di scienziati sostengano che le ondate di caldo negli USA e le alluvioni nelle Isole Britanniche siano causate dall’AGW. Fino a che lo dice il giornalista in cerca di sensazionalismo o Legambiente ci stò: rientra nel gioco delle parti. Quando, però, lo affermano M. Mann (si, proprio quello) o il dr. Jennifer Francis della Rutgers University, non posso fare a meno di meravigliarmi. Visto che gli scettici sono accusati di non tener conto dei rapporti ufficiali dell’IPCC e della letteratura scientifica maggiormente accreditata, come fanno questi nobili esponenti della scienza più blasonata ad ignorare impunemente i rapporti IPCC (che escludono legami tra eventi estremi e AGW) e gli studi più recenti che dicono più o meno la stessa cosa? Mistero della fede AGW, ovviamente. 🙂
    Sentirsi accusare ad ogni pié sospinto di fare chiacchiere da bar in quanto incompetente in climatologia (e posso anche starci) e poi leggere simili perle attribuite a luminari della climatologia, mi lascia molto meravigliato.
    E, infine, la ciliegina sulla torta: Antonio Navarra, presidente del Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici, non ha remore ad affermare che modifiche del jetstream polare, oltre che a dipendere dalla rotazione terrestre e dal gradiente termico tra equatore e polo nord, come ci spiegano tutti i libri di testo di fisica dell’atmosfera, potrebbero dipendere anche da altri fattori fino ad ora sconosciuti. Alla fine, bontà sua, si chiede se per caso non ci troviamo di fronte ad una nuova fisica dell’atmosfera. E poi si dice che su queste pagine commenti e considerazioni sono “vacui”!
    Per fortuna ci pensa il prof. G. Visconti, Università de L’Aquila, a far scendere tutti con i piedi per terra. Egli sottolinea che, per poter parlare di rapporto tra GW ed eventi estremi, bisogna disporre di dati statistici che coprano almeno mezzo secolo. Dati che fino ad oggi non abbiamo a disposizione. Tradotto, per me, significa che ogni legame tra GW ed eventi estremi non è dimostrabile.
    In altre parole chiacchiere da bar o parole in libertà pronunciate da eminenti climatologi.
    Ciao, Donato.

    • Donato, la climatologia, come disciplina scientifica non esiste. Esiste l’atmosfera, che si può indagare a diverse scale spaziali e temporali. c’è chi dedica più tempo ad alcune e chi ad altre. Ma due più due, fa sempre quattro. E chi dice cinque perché esiste un’altra fisica dell’atmosfera sa di poterselo permettere perché il redattore generico medio non entrerà nel merito, mentre queste affermazioni andrebbero confutate all’istante. Il fatto che questo non succeda da la misura del livello a cui siamo. E c’è pure chi parla di chiacchiere da bar. A nascondersi devono andare, e pure di corsa!
      gg

  2. Mario

    Basta essere appassionati di sport motoristici (formula uno, moto gp) dove vengono sempre specificate le temperature dell’aria e dell’asfalto, per rendersi conto che l’asfalto ha una temperatura quasi doppia di quella dell’aria quando c’è il sole.
    Saluti a tutti 🙂

  3. Maurizio Rovati

    E climatologi prestati alla politica…

    Dal Corriere.

    “La stagione delle siccità e delle alluvioni
    L’estate degli estremi causata da una corrente
    Nuovo studio sui fenomeni opposti e simultanei. Effetto riscaldamento globale? Riparte il dibattito

    Il cielo preoccupa i londinesi soprattutto per l’Olimpiade imminente. L’inquietudine è seria perché le conclusioni di un rapporto appena diffuso, realizzato dal Met Office britannico assieme alla Noaa, l’amministrazione americana per l’atmosfera e gli oceani, potrebbero davvero far temere il peggio. Nelle ultime settimane fenomeni meteorologici estremi hanno colpito il Nord America con ondate di caldo intenso seguite da rovinosi temporali e la Gran Bretagna con maltempo, inondazioni e piogge molto più copiose della media stagionale: in alcune zone si è arrivati addirittura oltre il 250 per cento della media mensile. Analizzandoli e confrontandoli con le statistiche degli ultimi anni – secondo il rapporto – emergerebbe un legame tra l’incremento di questi soggetti e il cambiamento climatico globale…”

    …I fenomeni estremi sono le prove che cerchiamo”

    http://www.corriere.it/ambiente/12_luglio_15/siccita-alluvioni-estate-degli-estremi-giovanni-caprara_e1a0e386-ce43-11e1-9b00-18ac498483bd.shtml

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