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E prima di tutto venne l’uomo

Dov’è, dov’è il pulsante per spegnere il sole? Deve essere qui, da qualche parte.
Tranquilli, non voglio metter fine all’estate, a quello ci pensano già i meteo-tabloid, tra l’altro sbagliando per l’ennesima volta. Io il sole voglio proprio spegnerlo o, quanto meno, metterlo al minimo, in posizione idle, come direbbero quelli smart.
Perché? Beh, semplice, c’è qualcuno che lo ha già fatto è non ci ha detto come. È accaduto qualche secolo fa, più o meno tra il 1400 e il 1850: sole al minimo e clima freddo, il paradiso dei salva-pianeta praticamente. Specie se si dimenticano la fame, la peste e la carestia che hanno decimato a quel tempo la popolazione europea.
Del resto, abbiamo la manopola del clima, la CO2, e ne facciamo abbondante uso, perché non dovremmo avere il pulsante del sole?

Accade infatti che sia stato appena pubblicato uno studio in cui si afferma che l’impronta del piedone umano sul clima era già distinguibile dalla metà del 1800, ovvero all’inizio dell’era industriale. Il riscaldamento della porzione tropicale degli oceani dell’epoca è stato infatti sincrono con quello della terraferma dell’emisfero nord. Essendo il tutto accaduto quando abbiamo iniziato a emettere CO2 in atmosfera il collegamento è bello e fatto.

Early onset of industrial-era warming across the oceans and continents

Curiosamente però, ma questo lo ascriviamo alla complessità del sistema, l’emisfero sud avrebbe iniziato a scaldarsi molto più tardi, un ritardo tra l’altro che i modelli utilizzati per “testare” questa ipotesi non riescono a riprodurre. Chi lo avrebbe mai detto!

Sicché, senza alcuna cura per le proporzioni – se la CO2 emessa nella seconda metà del 1800 ha avuto già effetti, quella di oggi ci dovrebbe mandare arrosto – avendo assoluta fiducia nelle proprie assunzioni e, soprattutto, ignorando il fatto che una correlazione temporale non è un rapporto di causalità, ecco pronta la soluzione. I dati di cui disponiamo sulle temperature globali non sono buoni, non sono sufficientemente accurati per descrivere quello che – modelli alla mano – è un fatto inequivocabile: l’AGW è iniziato già da un paio di secoli.

Per cui, se abbiamo iniziato a scaldare il mondo da allora, vuol dire che lo abbiamo anche raffreddato prima, cioè quando c’era la Piccola Età Glaciale. Voglio sapere come, datemi il pulsante. Altrimenti potrebbe sfiorarmi l’idea che alla fine della PEG, quando il sole si è riacceso, il mondo si sia scaldato per quello. Questo, si sa, non è possibile.

Marò…che fatica…pure di domenica 😉

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Published inAttualità

4 Comments

  1. “l’AGW è iniziato già da un paio di secoli.”

    Dunque… Finora l’AGW era iniziato negli anni ’50 ed eravamo negli ultimi anni utili per evitare la tragedia (anzi, in teoria li avremmo già superati, se andiamo a vedere quello che si diceva intorno al 2005, ma lasciamo perdere). Se l’AGW è iniziato centocinquanta anni prima, non si dovrebbe dedurre che la situazione è ormai disperata perché il punto di non ritorno è ormai stato passato da moltissimo tempo?

  2. Luigi Mariani

    Caro Guido, a che ti serve introdurre il Sole se facendo andare il clima a CO2 funziona tutto così bene?
    Ovvero, per dirla in altro modo, a che serve mettere il Sole al centro dell’universo quando il modello tolemaico che pone al centro la Terra funziona tanto bene che riusciamo a prevedere le eclissi in modo perfetto, come disse il main stream dell’epoca a Galileo.
    E si badi che il parallelo funziona benissimo, tranne (per ora) riguardo all’abiura, da cui tuttavia non siamo poi così lontani visto quel che è capitato in Francia al meteorologo Philippe Verdier (e al riguardo non posso scordare che in passato la Francia fu Paese tollerante al punto di ospitale dei sinceri democratici come Pol Pot, Komeni e molti terroristi di casa nostra).
    Luigi

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