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Un Mese di meteo – Ottobre 2016

IL MESE DI OTTOBRE 2016[1]

Un ottobre tipicamente autunnale con temperature e precipitazioni in prevalenza nella norma.

La carta media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 5a) mostra come centro d’azione più importante per la meteorologia dell’area italiana una depressione non particolarmente pronunciata e con minimo depressionario sulla Polonia. Tale struttura, che fa parte di un più ampio sistema di blocco cui afferiscono due anticicloni centrati rispettivamente su Scandinavia e Libia, influenza la nostra area determinando un debole regime di correnti occidentali foriero di condizioni di variabilità.

Figura 5a – 850 hPa – Topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.

Come ci mostra la figura 5b la struttura media sopra descritta non manifesta particolari anomalie tant’è che l’intero areale mediterraneo appare in colore bianco.

Figura 5b – Isoanomale della pressione al suolo – Carta delle isoanomale medie mensili della pressione al suolo. Con N e P sono indicati rispettivamente i nuclei di anomalia negativa e positiva.

In complesso il mese si è contraddistinto per il prevalere di condizioni tipicamente autunnali con il passaggio di 7 perturbazioni  che hanno dato luogo ad una piovosità abbondante e relativamente ben distribuita sul territorio nazionale.

Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare saccature atlantiche o depressioni mediterranee (minimi di cut-off) o ancora fasi in cui la nostra area è interessata da correnti occidentali con variabilità perturbata).
Giorni del mese Fenomeno
1-2 ottobre transito di una saccatura atlantica da ovest (perturbazione n. 1)
3-5 ottobre Stabilizzazione per effetto di un promontorio anticiclonico da sudovest esteso dal Marocco verso la Scandinavia.
6-11 ottobre Saccatura da nordest con apporto di masse d’aria polare continentale fredda che sulle regioni centro-meridionali innesca una vivace attività temporalesca (perturbazione n. 2).
13-15 ottobre Un saccatura atlantica collegata ad una depressione centrata sul vicino Atlantico influenza il tempo sulla nostra area (perturbazione n. 3).
16-17 ottobre Campo di pressioni livellate con temporanea stabilizzazione.
18-22 ottobre Un minimo depressionario sulla Germania fa affluire aria fredda sul Mediterraneo determinando attività temporalesca per lo più limitata alle estreme regioni meridionali (perturbazione n. 4).
23-25 ottobre Una saccatura atlantica determina condizioni di tempo perturbato sul centro-nord (perturbazione n. 5) mentre un promontorio anticiclonico africano si affermava sul meridione.
26 ottobre Temporaneo cedimento del campo delle pressione sul settentrione con transito di una veloce perturbazione (perturbazione n. 6).
27-30 ottobre Ad ovest dell’Italia si afferma un anticiclone subtropicale di blocco con tempo stabile, soleggiato e nebbioso sul settentrione e condizioni depressionarie sul centro-sud per effetto di un minimo depressionario (perturbazione n. 7) inizialmente collocato sul Tirreno e che da venerdì 28 si sposta sullo Ionio, ove persiste fino al giorno 30 influenzando più direttamente il meridione e indebolendosi progressivamente.
31 ottobre L’anticlone estende la sua influenza all’intera area italiana con tempo stabile.

Andamento termo-pluviometrico

Le temperature minime e massime mensili (figure 1 e 2) sono apparse in prevalenza nella norma o in lieve anomalia negativa. Per le temperature decadali (tabella 2) si noti il prevalere di deboli anomalie negative nelle prime due decadi al centro-nord.

Figura 1 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese

 

Figura 2 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

Le precipitazioni (figura 3) sono risultate più abbondanti sul Centro Italia e sulla parte tirrenica del meridione peninsulare. La carta delle anomalie pluviometriche (figura 3) evidenzia una moderata anomalia negativa su Nordovest, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna, Lazio Orientale e Abruzzo.

Figura 3 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 4 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma)

A livello decadale (tabella 2) spiccano la moderata anomalia pluviometrica positiva al centro nella prima decade e al nord nella seconda. In anomalia negativa il settentrione nella prima e terza decade e il meridione nella seconda.

Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).

 

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015.

Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%) .

[1]              Questo commento è stato condotto con riferimento alla  normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD  (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica.

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

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