Salta al contenuto

Insalata congelata

C’è stato un tempo, molto tempo fa, in cui probabilmente crescevano le piante anche in quello che oggi è l’Antartide. Era il tempo in cui quella terra era altrove sulla superficie del pianeta, cioè non si era ancora spostata verso il Polo sud.

Però, per ricerca, per spirito di esplorazione, e anche per piantare una bandiera (non si sa mai), in Antartide anche oggi ci si fanno un sacco di cose interessanti, alcune certamente utili, altre meno.

L’ultima l’ho scovata su Twitter, grazie ad una gentile segnalazione. Ecco qua.

Bé, certo che in Antartide non si può coltivare, ma il fatto che per farlo si debba pompare della odiosa e velenosissima CO2 e portare la temperatura a quasi 24°C con delle lampade speciali dentro uno speciale container serra fa un po’ sorridere, anche se si tratta di prove per quello che potrebbe essere il modo di approvvigionare di cibo delle colonie spaziali.

Ma perché non lo sapevate? L’aumento della concentrazione di CO2 fa bene alle piante, ma questo si può dire solo se si sta facendo un esperimento in Antartide 😉

Si chiama Global Greening e qui su CM ne parliamo da anni…

Alleluia!

Enjoy.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAmbienteAttualità

2 Comments

  1. ale.meteo

    Si le serre hanno bisogno di tutt’altra cosa rispetto normale “aria” che respirano bene i mammiferi.. Ripetendo a mo di pappagallo, che la pianta di pomodoro soffre sotto un limite di CO2 (300 ppm)
    Più in generale le piante, perciò.. , si sono evolute con un livello di CO2 molto superiore a quello attuale. Saltando di palo in frasca e di recente, durante la trasmissione di un noto TG.. Alla fine di un servizio riguardante l’ecologia ed ambiente, a bassa voce mi è parso di sentire un termine nuovo: vago problema di “gas serra”.

    Riepilogando, una serra è un ambiente fatto a misura delle piante, l’uomo non ci sta affatto bene..
    Pensando al mondo animale, valori alti e/o sballati nelle concentrazioni atmosferiche, sono positivi per alcuni esseri viventi ma deleteri per altri.. In generale senza scrivere un papiro, insetti, rettili ed uccelli se la possono cavare in certe situazioni. Anzi addirittura accelerare processi evolutivi. In questa stessa situazione proliferare specie vegetali e parte del regno animale, mentre altre estinguersi e scomparire dal pianeta. Eventi già accaduti in passato. (milioni di anni fa)

    Se aumenta la temperatura del pianeta terra, gli oceani per maggiore evaporazione aumentano l’umidità atmosferica. L’energia presente e/o latenza ocenica, fa aumentare tanti fenomeni estremi.

    Se non siamo in proporzione ..? Ripeto, la Terra non è un’orologio a pendolo.. Se certe piante soffrono sotto ppm di anidride carbonica e prosperano all’aumentare della CO2 c’è un perché.. Con più ossigeno aumentano gli incendi e basta!

  2. robertok06

    Stesso tema, un paio di anni fa… con disclaimer finale del solito climatocatastrofista…
    https://www.nasa.gov/feature/goddard/2016/carbon-dioxide-fertilization-greening-earth

    “Studies have shown that plants acclimatize, or adjust, to rising carbon dioxide concentration and the fertilization effect diminishes over time.”

    Qui, pero’…

    https://cei.org/blog/yet-another-study-confirms-ecological-benefits-carbon-dioxide

    … dicono che la diminuzione nel tempo citata sopra sta andando avanti, in realta’ da decenni e decenni e decenni….

    “Analyzing the ice, [lead research] Dr. [Elliott] Campbell and his colleagues have discovered that in the past century, plants have been growing at a rate far faster than at any other time in the past 54,000 years. Writing in the journal Nature, they report that plants are converting 31 percent more carbon dioxide into organic matter than they were before the Industrial Revolution.”

    … infatti, nel disastrato Sahel dove pochi anni fa morivano di carestie alimentari adesso piove di piu’ (per “colpa” del global warming assassino, ovviamente)… ma non durera’ molto, come dice l’ennesimo “studio” basato sui modellini farlocchi:

    “…and vegetation retreats in particular in the western Sahel because the beneficial effect of CO2 fertilization is short lived compared to climate change”
    https://journals.ametsoc.org/doi/abs/10.1175/JCLI-D-13-00528.1

    Saluti, e buona lettura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »