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Fuga di notizie, clamoroso! – update

Aggiornamenti in tempo reale in fondo all’articolo.

Il messaggio originale, lasciato dalla misteriosa talpa (?), che ha dato vita a questa incredibile vicenda (qui)

Rassegna stampa (qui)

La cronaca del 20 novembre 2009

La notizia è di quelle che vanno prese assolutamente con cautela. Diversamente da molti siti sulla rete (in questi minuti la notizia sta dilagando incontrollata), abbiamo deciso di analizzare l’accaduto ma anche di aspettare una verifica di credibilità della notizia stessa. Veniamo ai fatti.

Poche ore orsono è apparso un file su un sito FTP (File Transfer Protocol) russo contenente centinaia di email, quindi corrispondenza privata, tra una serie di scienziati. Non faremo i nomi di alcuno, nè riporteremo per il momento il testo di queste email perchè, non dimentichiamolo, in Italia è reato divulgare il contenuto della corrispondenza privata. Piuttosto aspettiamo che qualche organo ufficiale ci dia delle indicazioni.

Il file è stato successivamente messo offline dal sito russo ma, come spesso accade, la rete aveva già colpito riproponendolo su una molteplicità di altri siti. Al momento è difficilissimo reperirlo perchè i file, per non chiari motivi (probabilmente legali) vengono immediatamente messi offline. Cosa contiene questo file?

62 megabyte di corrispondenza scottante tra scienziati del clima che discutono degli aspetti più svariati del dibattito climatico e codice. Già, codice utilizzato da un centro meteo (di cui non faremo il nome) e mai svelato al pubblico, nonostante ne fosse stata fatta richiesta in base ai principi del Freedom of Information Act.

In totale il file contiene 1073 mail e numerosi documenti allegati. Si tratta dell’elaborato piano di un truffatore? Potrebbe essere, proprio per questo motivo noi di CM abbiamo deciso di riportare la notizia, senza entrare nel dettaglio, per il momento, delle mail. In ogni caso, fosse una truffa, sarebbe talmente elaborata da risultare perfetta: inventarsi più di mille email con dialoghi credibili, coerenti e con riferimenti a fatti e persone, non è un semplice esercizio della domenica pomeriggio. Sappiamo tuttavia che lo scontro sul clima è esasperato a livelli ragguardevoli e quindi siamo pronti a tutto.

Se, tuttavia, il file o meglio il suo contenuto si rivelasse veritiero, sarebbe una notizia davvero sconvolgente, perchè le email parlano di strumenti e metodi per filtrare le informazioni, per selezionare cosa far passare al pubblico e cosa non divulgare. Insomma, uno scenario piuttosto desolante che mette in luce una rete di connivenze davvero insopportabili a livello scientifico. E’ di pochi minuti fa la notizia che il grande centro meteo cui sono state sottratte queste informazioni abbia sospeso tutti gli account elettronici per una modifica completa delle password.

Sappiamo per certo che molti siti stanno pubblicando e continueranno a pubblicare il contenuto di queste email, noi per il momento facciamo un passo indietro e osserviamo con tutta la cautela necessaria l’evolversi di questa incredibile fuga di notizie. In questa ottica, ci sentiamo di approvare completamente l’approccio1 di Thomas Fuller.

D’altro canto, siamo assolutamente certi che questa notizia avrà uno seguito lunghissimo, non fosse altro per la mole di dati rivelati ai nostri occhi.

La cronaca del giorno dopo

La lunghissima giornata di ieri è stata convulsa, si sono susseguite informazioni e smentite. Il momento che gli americani chiamano ground zero, il momento in cui la notizia deflagra è solitamente ricco di tensione ed animazione. L’alba del giorno dopo Ground Zero, invece, ci si sente tutti un po’ “svuotati”, le idee si accavallano e si è un po’ frastornati. Cercando di superare queste sensazioni, proviamo a ricapitolare quanto si sa fino a questo momento e a immaginare cosa potrebbe accadere nell’immediato futuro.

Il dato fondamentale è la conferma da parte dell’ Hadley Center di quanto accaduto: fuga di notizie o furto di notizie, forse non lo sapremo mai. Secondo aspetto: non possiamo al momento affermare se tutte le email diffuse in rete corrispondano alle email sottratte dai server del centro. Questo è un aspetto di non poco conto, perchè potremmo trovarci di fronte ad una mole di dati misti, alcuni veri altri no, rendendo di conseguenza l’analisi delle informazioni davvero ardua. Vi è una parziale conferma su alcune email, a voce dei diretti interessati. Infatti, ieri in tarda serata Real Climate (parte pesantemente chiamata in causa) ha pubblicato un articolo con la propria versione e interpretazione dei fatti. Ci uniamo anche noi allo sdegno dell’atto in sè: il furto e la divulgazione illegale, senza il consenso. Sebbene a questo punto, sarebbe importante che gli scienziati chiamati in causa prendessero le distanze da ciò che è falso, e dessero una spiegazione a quanto vero e decisamente inaccettabile dal punto di vista del metodo scientifico. Nel tentativo di giustificare alcune affermazioni, Gavin Schmidt di RC ha confermato esplicitamente la veridicità di alcune email.

Questo è un passaggio fondamentale, dal momento che le strade per verificare la genuinità delle mail, abbiamo due strade a questo punto:

1) applicare una richiesta di FOIA, per cittadini americani, o FOI per gli inglesi: ovvero richiedere una pubblicazione integrale della corrispondenza e dei dati, in quanto generati all’interno di un ente governativo o mantenuto tramite fondi governativi;

2) oppure, chiedere ai diretti interessati un confronto finalmente aperto e trasparente.

Per il momento è tutto, rimanete collegati con noi, perchè seguiremo l’evoluzione sia del “giorno dopo”, sia quella futura. Nella speranza che venga dato il permesso, prima o poi, di pubblicare e analizzare i dati e le mail trapelate.

Aggiornamento 1

Sto ricevendo molte email che mi chiedono di essere più preciso, magari di fare nomi e cognomi. Per il momento, lo ribadisco, abbiamo deciso di adottare una linea molto cauta e rispettosa delle persone coinvolte.

Aggiornamento 2

Pare che il direttore dell’Hadley Center, Phil Jones abbia confermato durante una intervista2 che la fuga di notizie è avvenuta realmente e il materiale online “sembra” genuino.

Aggiornamento 3 (12:19:58)

Stiamo conducendo verifiche incrociate per venire a capo di questo caso mediatico. Rimanete in contatto per ulteriori aggiornamenti.

Aggiornamento 4 (14:23:30)

Al momento i media mainstream sono silenziosi, proabilmente stanno indagando sull’attendibilità delle informazioni. Le fonti sparse sulla rete stanno parlando sempre più insistentemente non tanto di un attacco hacker, quanto di un informatore interno all’Hadley Center. Un caso di coscienza?

Aggiornamento 5 (15:53:52)

Un nostro gentile utente ci segnala la prima fonte davvero ufficiale che si sia spinta a commentare l’accaduto. Parliamo della BBC. Avremo modo di analizzare meglio l’articolo3 , qui è importante capire che viene confermata la fuga di notizie e che le autorità competenti sono state allertate.

Aggiornamento 6 (21:43:51)

Il WSJ riporta la notizia4

Aggiornamento 7 (23:45:51)

Ormai nel profondo della notte italiana, ci prendiamo qualche ora di pausa per far sedimentare tutta questa faccenda. Da domani inzierà la fase due, ovvero la comprensione della veridicità del materiale fuoriuscito dal sito inglese e il suo impatto sul dibattito climatologico recente.

Aggiornamento 8 (20:10:50 / 2009-11-21)

Siamo in grado di fornirvi il messaggio originale dell’individuo (probabilmente un insider, una talpa) che ha pubblicato il primo link, quello sul sito FTP russo ormai disattivato. Il messaggio è apparso sul sito The Air Vent, a firma di FOIA:

We feel that climate science is, in the current situation, too important to be kept under wraps. We hereby release a random selection of correspondence, code, and documents. Hopefully it will give some insight into the science and the people behind it. This is a limited time offer, download now:

E’ interessante notare come l’utente FOIA non si sia più presentato in alcun blog o altro sito di informazione, nè abbia inviato commenti ad alcuna redazione a suo nome. Questo atteggiamento è tipico più di un insider che di un hacker. La storia insegna, infatti, che gli hacker tendano a pubblicizzare parecchio (soprattutto in caso di successo) le proprie azioni.

Rassegna stampa

Il Foglio
BBC story

The Guardian
Foxnews
The Telegraph
New York Times
Washington Post
ABC News
Associated Press
Altre fonti

Articolo aggiornato il 2009-11-21 alle 20:26:41
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  1. http://www.examiner.com/x-9111-SF-Environmental-Policy-Examiner~y2009m11d19-Global-warmings-hidden-files []
  2. http://briefingroom.typepad.com/the_briefing_room/2009/11/hadleycru-says-leaked-data-is-real.html []
  3. http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/8370282.stm []
  4. http://blogs.wsj.com/environmentalcapital/2009/11/20/hacked-sensitive-documents-lifted-from-hadley-climate-center/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+wsj%2Fenvironmentalcapital%2Ffeed+%28WSJ.com%3A+Environmental+Capital+-+WSJ.com%29 []
Published inAttualità

95 Comments

  1. […] email sospette, ci informava senza sosta con edizioni straordinarie ed aggiornamenti continui (Fuga di notizie, clamoroso | Climate Monitor) sui loro sconvolgenti contenuti e che ora di fronte all'apparente assoluzione degli scienziati […]

  2. […] Fuga di notizie, clamoroso! – updateFotovoltaico: vera opportunità? – AggiornamentoCopenhagen 2009Il Fattore UmanoCatastrofisti, se non ci fossero bisognerebbe inventarliChi siamoIl Sole e le variazioni decadali nelle temperature terrestriOutlookLa scienza è corrotta (e c'è la prova scientifica).Cosa è successo a Giampilieri? […]

  3. […] le mosse dalla recente fuga di notizie presso la University of East Anglia (vicenda di cui abbiamo parlato anche su CM), per poi snodarsi attraverso temi attuali e scottanti: dall’imminente vertice di […]

  4. Bex

    Non so se può servire, ma nel sito dove è apparso il commento originale qualcuno si è premurato di inserire un nuovo link dal quale scaricare l’archivio.
    http://www.megaupload.com/?d=XD050VKY
    Ora, non avendo tra le mani l’archivio originale non posso garantire l’assenza di “manipolazioni”, il secondo link è apparso tre giorni dopo il primo. Se esiste qualcuno che ha tra le mani il primo archivio, potrebbe confermare che si tratta dello stesso file?

    • admin2

      Non abbiamo gli strumenti per verificare che il file NON sia pericoloso.
      Chiunque volesse procedere alla verifica lo fa a proprio rischio e pericolo.
      Per consultare le informazioni vi consigliamo la miriade di link e testi che sono già pubblicati in modo safe sulla rete.

    • Daniele

      Il file e` presente su tutte le reti p2p.

      La versione identificata da
      MD5=da2e1d6c453e0643e05e90c681eb1df4
      SHA1=a6ddab63fda2dae33ee244bb609de9bc088b3808
      e` stata controllata con AVG9 e ClamAV ed e` risultata senza virus conosciuti.

      Se ci sono altre versioni (probabile) vanno controllate anch’esse, ma questa dovrebbe essere una pratica standard per ogni cosa scaricata: la prudenza e` d’obbligo, sempre 🙂

  5. […] È davvero difficile riuscire a districarsi nel groviglio di notizie, impressioni e giudizi che stanno sommergendo il mondo della climatologia, dopo che venerdì 20 novembre vi è stata una spettacolare fuga di notizie che ha colpito l’Hadley Centre, uno dei maggiori istituti internazionali deputati allo studio del clima, e fortemente affiliato all’IPCC, il pannello intergovernativo voluto dall’ONU per monitorare gli studi sui cambiamenti climatici: insomma, un attacco al cuore dell’AGW, cioè degli scienziati sostenitori delle cause antropiche del Global Warming. L’Università della East Anglia ha subìto quindi un assalto informatico (interno, esterno? le ultime notizie propendono per l’attacco interno) che è oggetto delle indagini delle forze dell’ordine: infatti migliaia di mail private e di documenti riservati sono stati riversati sul Web. Dobbiamo a questo punto ricordare che è stato il Climate Monitor, il cui hosting è concesso dal Meteo Giornale, uno dei primi siti italiani a fornire informazioni oggettive e aggiornate dell’evento http://www.climatemonitor.it/?p=5388#agg8. […]

  6. Aldo Meschiari

    un lavoro egregio Claudio!

  7. Alvaro de Orleans-B.

    Dopo un paio d’ore di lettura su vari siti, per questo episodio ho una prima riflessione su tre livelli:

    1. Tattico: basterà una dichiarazione formale di pochi degli scienziati coinvolti che affermino che i loro messaggi trafugati non rispondono agli originali, per, nelle mani di un bravo comunicatore, inficiare presso il pubblico — e quindi il mondo politico — la credibilità di tutto il materiale emerso. Ergo: meglio restare scettici, studiare il tutto con attenzione, e trovare le eventuali prove inconfutabili di corruzione scientifica — è meglio impiegarci qualche settimana, pur di non lasciare margini alle accuse di faziosità. “L’avevo detto…” sarà liberatorio, ma non è un argomento scientifico.

    2. Strategico: la vera battaglia non è per la demistificazione o conferma del riscaldamento antropogenico — la vera battaglia è per capire e correggere le falle di un sistema che sembra aver permesso una prostituzione della Scienza — altrimenti questa situazione si replicherà altrove, con altrettanto entusiasmo dei nuovi collusi.

    3. Culturale: oggi sul pianeta ci sono tre persone in più per ognuna che già esisteva alla mia nascita, e stanno tutte in media comparativamente meglio di prima. Questo miracolo ha un motore, delicatissimo, che gira grazie a due componenti intimamente collegati: la ricerca, basata sulla credibilità di chi genera o verifica le scoperte scientifiche assieme alla propensione sociale per finanziarla — e l’innovazione, basata sul successo di chi rischia economicamente per applicare le scoperte ottenute dalla ricerca.

    Se questo brutto episodio sarà verificato in tutta la sua gravità, il supporto pubblico per la ricerca potrebbe calare vistosamente (“basta gridare al lupo…”), e l’innovazione resterebbe senza la sua materia prima essenziale: le nuove scoperte generate dalla ricerca.

    Quindi, se verificato, questo pessimo episodio andrà vigorosamente risolto nel suo ambito, per non minare la credibilità ed il sostentamento pubblico per il resto della Scienza — altrimenti potremmo danneggiare seriamente il motore del nostro benessere, e rischiare veramente un brutto futuro…

    • Non posso fare altro che ringraziarLa per il suo interessantissimo intervento.

      CG

    • Luigi mariani

      Gentile dottor de Orleans,condivido gran parte di quanto da lei affermato.

      Tuttavia sono scettico sul fatto che la collettività perda fiducia in “quel modo di fare scienza”, che procede paventando catastrofi globali e delegittimando sul piano morale gli avversari, in quanto la collettività stessa manifesta vistose “fette di salame sugli occhi” che derivano in primis da motivazioni politiche ed economiche che con la scienza intesa come ricerca della “verità” in ambiti limitati hanno ben poco a che vedere.

      Ribadisco: il nobel a Gore e Ipcc, un segnale bruttissimo per ci fa scienza in modo corretto, arriva dopo la denuncia ufficiale e pesantissima (rapporto Wegman) di quanto di ideologico vi fosse nell’Hockey Stick di Mann e nell’uso che ne fece l’Ipcc stessa.

      Infine segnalo che “quel modo di fare scienza” è diffuso ormai in svariate comunità scientifiche come ad esempio emerge dall’anticonformistico “Ballando nudi nel campo della mente” del nobel per la chimica 1993 Kary Mullis, del quale mi permetto di suggerire la lettura ai frequentatori di questo blog.

      Luigi Mariani

    • Giuseppe

      Bene, tutto condivisibile. Andiamo in soldoni, io insegno Global Climate Change, cosa devo dire agli studenti dell’Hockey Stick o del clima fino a 1000 anni fa? E’ necessario modificare i libri di testo?

      Allora capite che è necessaria una presa di posizione della comunità scientitifca (ma quale?) e che in questa vicenda si dovrebbe perciò andare fino in fondo?

      Per ora mi auspico una sola cosa, che il DoE americano non dia più quei finanziamenti vergognosi agli inglesi. Forse è proprio sul DoE (principale fonte di finanziamento della ricerca “non medica” negli USA) che bisognerebbe intervenire. E anche l’AGU (attaccato dal Team in particolare per GRL) dovrebbe ora essere più severo…
      insomma forse (spero) qualcuno chiuderà qualche porticina a queste persone, così come i politici scaricano i consulenti e amici dopo che questi fanno qualche pasticcio o mettono in cattive luce il politico stesso…….c’è pero una sola eccezione per cui questo meccanismo non vale: per lobbie massoniche. Se dietro tutto questo c’è un grande corporativismo, una grande fratellanza (dove ognuno ha promesso di parare il deretano all’altro) allora siamo fregati. Meglio cambiare pianeta.

  8. Giovanni Pellegrini

    Non sapevo di questa cosa.Ho spulciato solo un paio di e-mail. Interessante come neanche McIntyre ne esca benissimo…

    Cordiali Saluti

    Giovanni Pellegrini

  9. Luigi mariani

    Ho fatto un rapidissimo “assaggio” della massa di mail presenti al sito http://www.anelegantchaos.org/cru/ e ho francamente deciso di non proseguire, in virtù della seguente considerazione del tutto generale: se improvvisamente venissero rese di pubblico dominio tutte le conversazioni riservate che si tengono sui più svariati argomenti e nei più svariati ambienti, il nostro sistema sprofonderebbe nel caos nel giro di pochi giorni, e credo che ciò non sarebbe un bene. Pertanto penso che – fatti salvi eventuali risvolti di natura penale che comunque non spetta a noi verificare – è meglio che quel che è riservato (ivi comprese le miserie umane che ne emergono) rimanga tale.

    Debbo anche dire che non c’è bisogno di alcuna fuga di notizie per prendere coscienza del fatto che la scienza del cambiamento climatico è tutt’altro che neutra e che quello che dovrebbe essere un fatto del tutto fisiologico (un sano confronto fra teorie perché vinca quella più “vera”) si sia trasformato da anni in qualcosa di assai diverso.

    Sono anche convinto che questa fuga di notizie non aiuti comunque la causa di una scienza non ideologica, che anche da questo sito si sta cercando di propugnare.
    Non aiuta soprattutto perché i veri “credenti nella teoria AGW” sono incalliti, nel senso che hanno imparato a fare “orecchio da mercante” in quanto sanno bene che il tempo, i media e la politica giocano dalla loro parte.
    In proposito ricordo che Mann e C. hanno superato senza batter ciglio la denuncia estremamente forte ed autorevole presente nel report Wegman e che anzi il nobel per la pace è stato vinto da Ipcc e Gore dopo che il report Wegman era stato diffuso.

    Luigi Mariani

  10. Come potete notare dagli aggiornamenti, è uscita la prima agenzia, la Associated Press. Forse ora possiamo aspettarci una uscita delle agenzie italiane, e un po’ di eco sui media italiani (tolto Il Foglio che è stato l’unico quotidiano a parlarne).

  11. Danitus

    Ciao Giuseppe, non è un trojan ma un falso positivo che alcuni antivir riconoscono. Sono l’admin del sito. Non preoccupatevi è solo uno script chesi apre e da quel problema. Stiamo cecando di risolverlo!

    Ok Danitus, non prendertela se per ora lo rimuovo però. Chi vorrà arrivare sul forum potrà comunque cercarlo su di un motore di ricerca.
    Admin

    • Figurati…non ti preoccupare

  12. MeteoPB » Blog Archive » Global Worming: il grande scandalo della scienza moderna.

    […] blog. In Italia il primo a dare la notizia – con tutte le dovute cautele – è stato il blog “Climate Monitor”, tra i più informati e attendibili sull’argomento clima. Secondo quanto riportato da diversi […]

    • Giuseppe

      Rimuovete questo link MeteoBP, scarica un Trojan. Non cliccatelo.

  13. giordano monti

    svelato il diabolico complotto! chi era Crichton al confronto della realtà?
    E ora lasciamo che la terra si raffreddi finalmente in pace, corro a comprare un colbacco.
    Battute a parte, per quanto mi riguarda la spiegazione su realclimate mi pare chiuda il discorso.

    • MeteoGeek

      Chiuso per lei Monti, di là dal chiudersi per la scienza, che ne esce con le ossa ancora più rotte. Comunque se non altro, a quanto capisco, l’intervento di Realclimate ha confermato la veridicità di queste email. Adesso sarebbe il caso che finalmente qualcuno le pubblicasse anche in Italia. Che si sappia la verità di quello che c’è scritto. Capisco anche la posizione cauta di questo sito, ma è ora che il fumo (per non dire altro) che questi signori pro-AGW hanno da sempre gettato nei nostri occhi, si diradi una volta per tutte.

      M.G.

    • Lorenzo

      Incredimonti! 🙂

      la spiegazione di realclimate chiude il discorso!!

      ah ah

      tutto mi sarei aspettato tranne un’affermazione del genere, sto ancora ridendo, monti è veramente simpatico, suo malgrado però 😉

    • giordano monti

      è sempre un piacere divertirsi insieme, caro Lorenzo.
      oddio, a me questa faccenda non è che mi stia facendo molto ridere. Non è una cosa pulita, neppure legale, leggere la posta degli altri.
      Ma non non ne faccio una questione di moralismo. A intristirmi veramente è vedere il dibattito sul clima e sul nostro futuro ridotto così, ma d’altra parte è un po’ tutto il mondo che ha preso questa piega. E pazienza se questo mio messaggio non ti fa ridere come il precedente!

    • Giuseppe

      …il dibattito sul clima e sul nostro futuro ridotto così….

      Chi lo ha ridotto così? L’hacker russo o i grandi scienziati come Jones, Briffa e Mann?

  14. Teo Georgiadis

    Io ancora non riesco a credere alla lettura di alcune mail (una lisciatina ai dati qui e la’). E continuero’ per un po’ a non volerci credere, ovvero fino a quando si capira’ se siamo in presenza dei diari di Hitler o se qualcuno si e’ tolto un sassolino da una scarpa inviando dei file veri.
    La posizione assunta da CM la trovo correttissima. Non pubblico cose delle quali non posso sapere ne correttezza ne origine fraudolenta, ma non mi nascondo neppure dietro a un dito quando su tutta la rete si scarica e si parla di questo.
    Ho letto il post di Real Climate e lo trovo stupefacente: sembra di sentire un politico che difende ‘comunque’ un indirizzo di partito. Credo che la stessa attenzione a comprendere cosa ci troviamo di fronte la debbano avere tutti prima di costruire deduzioni o controdeduzioni.
    Se fossero vere alcune affermazioni contenute in quella corrispondenza sarebbe comunque un fatto gravissimo!
    La scienza del consenso sarebbe stata costruita a tavolino – carriere stroncate e carriere esponenziali a tavolino – sistema peer review da buttare.
    Anche se sapete che non sono mai stato particolarmente dolce con queste cose, un pochetto mi vengono i brividi a pensare di dovere rivedere tutto.

    • Giuseppe

      Condivido pienamente. E pensiamo ai giovani studenti, delle università.
      Lo scorso mese ho tenuto un corso su “Global climate change” ad una università straniera, e ho parlato dell’Hockey stick (anche se per fortuna ho accennato al fatto che alcuni hanno dubbi, giusto per trasmettere agli studenti un pò di senso critico). Stiamo insegnando cose false?

  15. Giuseppe

    Daniele mi suggerisce una piccola digressione sulla questione CRU. Perdonatemela (in attesa di notizie sostanziali) ma la cosa riguarda in qualche modo Copenaghen.

    Due o tre giorni fa, su Ottoemezzo di La7 parlava il vicedirettore della FAO o del WFP (non ricordo), che affermava che ora la questione della fame del mondo (in particolare in Africa) dipende strettamente dalle scelte politiche sul clima e quindi dal meeting di Copenaghen. In pratica sosteneva che ogni volta che c’è siccità o eventi climatici estremi l’emergenza aiuti aumenta notevolemnte (ovvio e logico): ma imputare questi eventi ai cambiamenti globali e alla CO2 emessa dall’uomo, da colui che deve salvare milioni di bamini, mi sembra un atto di deresponsabilizzazione (come minimo) e di grande propaganda fraudolenta. Se emettiamo meno CO2 salviamo più bambini in Africa…..siamo arrivati al ridicolo. In che mani stiamo su questa Terra?

  16. Aldo

    Una domanda da ignorante, anche per capire poi il valore reale di questa disclosure forzata. Ma, dalle email e dai vari documenti presenti nel famoso file, sarebbe possibile risalire ai dati non adulterati? Insomma, sarebbe possibile risalire ai dati grezzi? Anche per capire se e come queste loro eventuali manipolazioni li abbiano distorti.

    Scusate se ho scritto idiozie, ma sono giunto qui dall’articolo sul foglio, non mi sono mai interessato in modo approfondito a questo argomento.

  17. Daniele gamma

    No, in Italia si continua a parlare dell’ influenza A, la notizia di ieri era che il virus ha mutato in tre varianti diverse.
    Questo significa soltanto che il vaccino non serve a niente?
    Un’ altra balla mediatica clamorosa al livello del global warming antropico.
    Anche qui quanti soldi sprecati alla faccia di chi muore di fame.

    • admin

      Ne abbiamo ampiamente dato notizia, seconda metà dell’articolo.

    • Paolo C.

      chiedo venia; comunque ora chi vuole leggerlo ha il link diretto.

    • Nessun problema Paolo, e grazie per il link. Abbiamo preferito sottolineare il fatto, perchè seguire questa vicenda sta assorbendo più del 100% delle risorse di questo sito (e dei suoi autori), e quindi ci sembrava giusto valorizzare un po’ il nostro lavoro.

  18. Ottimo il pezzo sul Foglio di oggi, vediamo se anche gli altri quatidiano nazionali danno spazio alla vicenda..

    • Ottimo pezzo, davvero. Piero Vietti è una persona estremamente attenta e sensibile a questi argomenti. Per il resto, mentre ormai la notizia imperversa nel resto del mondo, vedremo cosa succederà in Italia.

      CG

  19. Claudio Costa

    Secondo me Monckton, dopo tutto quello che ha dobvuto mandar giù, sta già preparando un corda per impiccarli tutti.(metaforicamente parlando)
    E comunque dalle em si evidenzia che la breccia nel muro l’ha fatta il McIntyre.

    “alzo il mio bicchiere di rosso e brindo a te”

    Lunga vita al McIntyre!

  20. Luigi Lucato

    ASSORDANTE il SILENZIO sui quotidiani ITALIANI
    mentre all’ESTERO si parla di

    A global warming meltdown

    Global Warming Bombshell

    ecc …

    vista l’importanza delle cosa per i provvedimenti allo studio a COPENHAGEN ecc…
    forse almeno una ANALISI sulla veridicita’ o meno dei DATI.

    Oppure il GW è una FEDE intoccabile … :mrgreen:

    • Alciato

      Peggio ancora la situazione in Francia…

  21. MeteoGeek

    Situazione da seguire, sembra tutto interessante.

    Ah, per inciso, complimenti a Climate Monitor:

    Tratto da Il Foglio:

    In Italia il primo a dare la notizia – con tutte le dovute cautele – è stato il blog “Climate Monitor”, tra i più informati e attendibili sull’argomento clima.

  22. Io

    Il riscaldamento globale esiste. Si potrebbe scoprire che non è causato da attività antropica, certo, sarebbe un bello scandalo scoprire le mistificazioni sui dati di 20 anni. Ma la domanda resterebbe: cosa causa il riscaldamento del pianeta? Forse la stessa causa del riscaldamento, degli altri pianeti, nel nostro sistema solare? Ah già, ma voi da quest’orecchio non ci sentite …

    • Mi scusi Io, probabilmente lei ha sbagliato sito: qui sono state scoperte delle email, non i testi sacri dei Maya che svelano il mistero del 2012.

  23. Achab

    Saro’ decisamente io fuori dal mondo ma questo inno corale ad una violazione di comunicazioni private mi lascia a dir poco perplesso. Al di la’ di ogni questione legale, al di la’ della veridicita’ o meno di quei file, per una questione di stile e di correttezza, quella corrispondenza non va pubblicata, ne’ in toto ne’ in parte.

    Me lo auto-dico, in questa vicenda sono un moralista. Non lo ritengo in genere un vanto, ma nemmeno pubblicare email private, sottratte abusivamente da qualcuno e circolanti in rete, dovrebbe far bene alla propia autostima.

    In particolare per Gravina, trovo assolutamente inopportuno da un lato dire non so, non pubblico, aspettiamo, e dall’altro dare indicazioni su come procurarsi il file. Se ritiene di dover informare lo faccia nei modi e nei tempi che ritiene opportuni; ma se al momento non ritiene di doverlo fare ha a mio avviso poco senso dare istruzioni su come recuperare la “refurtiva”.

    • No davvero, Achab. Nulla di male a essere moralisti, ma non venga a farla a me la morale. Il nostro, il mio, comportamento è stato assolutamente irreprensibile: non un nome, non una mail, nè in toto nè in parte. Davvero, la sua moralità la indirizzi meglio in altre direzioni: avremmo potuto cancellare i nomi e pubblicare decine di mail, come hanno fatto *tutti* ieri sulla rete. Noi non solo abbiamo sottolineato l’illegalità dell’operazione (molti siti si sono anche messi a distribuire il file), ma abbiamo preso nettamente le distanze.

      Il nome del file? Lo trova ovunque, la “refurtiva” sta su ogni pagina di ogni sito di news su internet.

      Credo che questa volta la morale possa tornare al mittente.

      CG

    • Luigi Lucato

      Se un atto ILLEGALE mi permette di EVITARE un CRIMINE
      EVITO il CRIMINE …

      ma io non me ne intendo di leggi …
      ho solo una coscienza.

    • Claudio Costa

      Ma ti prego Achab mi sembrano le lamentele di Mastella o di Moggi dopo la pubblicazione delle loro intercettazioni.
      Certo che è grave la fuga di notizie e di e mail private, ma è enormemente più grave il contenuto delle stesse che palesa il fatto che ci abbiamo buggerato fin ora.
      Ce n’è una dove dicono che per esaltare l’effetto di mazza da hockey basta inserire i dati strumentali sui proxy indiretti fin dagli anni 80.
      Beh sono anni che dico che il metodo non è corretto.
      Per non parlare dei dati sulle temperature con le estati esaltate e degli inverni smussati, quindi oltre alle isole di calore, direi che fa molto dell’attuale riscaldamento: la zampina lesta.

  24. Elenco una serie di email interessanti, noi non le abbiamo nè le pubblichiamo, siamo sicuri che i lettori sapranno rifarsi alle numerose fonti che stanno divulgando queste informazioni.

    1092167224
    1024334440
    1047485263
    1189722851
    1077829152

    Queste sono le più ricorrenti sul web, noi rimaniamo coerenti con quanto detto fino ad ora e quindi non entreremo nel merito del testo delle email.

  25. Daniele Franceschi

    Il contenuto e` molto interessante. Al di la` del codice sorgente in fortran, sono le mail ad essere molto interessanti.

    Basta cercare “mcintyre” per estrarre una sequenza di mail decisamente infastidite sul fatto che un “non accademico” faccia pelo e contropelo agli accademici… fa molto casta, atteggiamento noto.

    Oltretutto in alcune mail si fa riferimento al fatto che McIntyre sia entrato in possesso del dataset Yamal gia` nel 2004: vediamo che ne dira` lui. (climateaudit e` lentissimo, prevedibilmente)

  26. […] Climatopoli Il centro inglese Hadley center di elaborazioni dati, molto noto perchè alla base di tutti i rapporti del met office inglese spesso ripresi dallIPCC è stato craccato da hacher, (si pensa ricercatori interni) che hanno messo in rete migliaia di e mail private tra scienziati del clima. Da un primo sommario esame ( il materiale è sconfinato) sembra che i dati di elaborazione fossero aggiustati per favorire la tesi dall'agw. La notizia è stata confermata dallHadley center e dalla BBC. per gli aggiornamenti qui Fuga di notizie, clamoroso | Climate Monitor […]

  27. Daniele Gamma

    Non so perchè ma mi immagino il Dott. Guidi a testa bassa su tutto questo materiale, aspettiamo tutti un suo commento.

    • Non sono affatto a capo chino, sono alla finestra come tutti, in attesa di capire meglio di cosa si tratta. Certamente è roba interessante, se ne sarà confermata l’autenticità: in tal caso ci darà da lavorare per parecchio tempo. Analogamente, qualcuno forse dovrà tornare alla ricerca sul campo, ove per ricerca si intende aprire il terreno, cercare le patate, tirarle fuori e metterle nel cesto.
      gg

    • Io qualcuna delle email l’ho letta e, se dovessero essere confermate come autentiche, direi che già dalle prime emerge una vera e propria truffa ai danni del mondo intero!
      Ci sarebbero accordi su come modificare i dati, che cosa scrivere e dire nei rapporti finali delle ricerche.

      Ma la cosa mi puzza… possibile che sta gente scrivesse ste cose con tanta facilità e sprovvedutezza? :/

      Penso che solo l’analisi e il raffronto dei dati trafugati possa fare chiarezza.

      Una cosa è certa, se è tutta una farsa, quanto meno, sarà servita a far aprire il CRU e a convincerli a dare tutti i dati che erano alla base dei loro Rapporti e che, in modo anti-scientifico, si è sempre rifiutato di rendere pubblici.
      Se non lo fa, allora è la riprova che sotto c’è davvero qualcosa di losco!

    • Le ho lette, le ho lette Max,
      aspettiamo che si posi la polvere. Però una cosa è certa ad esempio con riferimento al codice HADCRUT3, per provare che il codice non è quello si dovrà rendere pubblico l’originale. Mica male.
      gg

  28. teodoro georgiadis

    Sono basito!!!
    O forse no?!
    OK stavo scrivendo delle cose…capitolo da buttare…
    Teo

  29. Daniele Gamma

    Graham Cluley, a computer security expert, suggested that December’s key climate summit in Copenhagen, which has made headlines around the world, could have increased the university’s profile as a possible target among hackers.

    “I trust that they will now be looking at the systems, and investigating how this happened and ensuring that something like this does not happen again.”

    Non credo importi a qualcuno se questo non succederà di nuovo.

    Ahahahahahah

  30. Purtroppo non ho tempo di scaricare e leggere i files ma sono in fervida attesa (come molti immagino!) di conoscere brandelli di significativi contenuti..

    • Gent. Giovanni, non appena avremo la certezza della veridicità di queste informazioni, avremo mesi, anni (!!) per analizzare tutta quella mole di dati (ricordo che si tratta di 1000 email e 3500 documenti di varia natura). Le prime mail risalgono al 1996, quindi abbiamo quasi 15 anni di storia della climatologia da rivedere.

      Ovviamente, se e soltanto se tutto viene confermato.

      CG

  31. Daniele Gamma

    L’ho scaricato, ma si tratta di una grande quantità di mails e files , come si fà a inventarseli di sana pianta?

    • In effetti sono ben 160 megabytes di testi, grafici, dati e codice. Questo è uno di quegli aspetti che mi fanno propendere per la genuinità delle informazioni. La cautela è comunque obbligatoria.

      CG

    • Se questa cosa venisse confermata non sarebbe altro che la conferma di quanto pensato da anni ed anni da molti di noi.

      Il fatto che ciò sia accaduto ora, a pochi giorni dal Vertice di Copenhagen, non è sicuramente casuale.

      Tra le varie ipotesi non credo che possa essere plausibile quella di una trappola per gli “scettici” da parte dei “serristi”, per il semplice motivo che questi ultimi non hanno interesse a fare una qualsiasi pubblicità ai primi (sia positiva che negativa), soprattutto in vista del Vertice. Per loro è bene che il mondo creda alla loro tesi e che non venga distratto da altri.

      Credo invece che, per quanto riguarda la strana coincidenza temporale, sia più plausibile l’ipotesi che “qualcuno” (magari proprio interno al sistema) fosse già pronto a spifferare la PW al momento giusto.
      E’ risaputo, infatti, che molti scienziati disapprovino questi metodi e soprattutto, in ambienti caratterizzati da una forte concorrenza e grandi ambizioni, non è facile credere che alcuni potrebbero essere tentati di “fare le scarpe” ad altri sopra di loro.
      Insomma, per motivi di arrivismo più che di etica scientifica, anche se non mancano esempi di scienziati che sono usciti da certi gruppi proprio perché disapprovavano i metodi utilizzati.

      Steremo a vedere…

  32. Claudio Costa

    Mi ricordo una polemica di qualche anno fa si chiamava climatopoli(forse era Grasso di meteolive?) , riguardava proprio l’hockey stick di Mann

  33. Daniele Franceschi

    In inglese si dice LMAO.

    In italiano, conferme di legittimi sospetti.

  34. cianouno

    Molto eloquente il passaggio in cui un certo Signor PJ avrebbe preferito distruggere i dati C.. piuttosto che consegnarli al signor McI…Wowww… pesantuccia come affermazione se fosse appurato che e’ reale…
    Il vaso di Pandora??? 🙂

  35. cianouno

    Scusa il gioco di parole ma….Meglio il tempismo una sola volta che il teppismo da anni di certi signori serristi.

    • Bruno Stucchi

      Tempismo? Mah! Certo non superato dal “tempismo” di certi annunci sempre piu’ catastrofici che SEMPRE precedono e accompagnano queste conferenze sul clima. Basta consultare il sito della BBC per farsene un’idea.

    • Gent. Sig. Stucchi, il mio era un “ragionamento ad alta voce”. Nel senso che questa faccenda ha sicuramente contorni confusi ed è piuttosto eccezionale, nel tentativo di non scivolare sulla buccia di qualche banana, ho preferito adottare un approccio “scettico” anche nel mio articolo.

      CG

    • marco

      Solite burle da pesce d’Aprile fuori stagione,potere della rete’!?

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