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Al Gore: Il GW e i Liquami Acidi

Nel libro “La scelta”, Al Gore ritiene che la sintesi dei concimi minerali sia una causa importante del riscaldamento globale. Cito:

“L’agricoltura industriale consuma attualmente 10 calorie di energia ricavata dai carburanti fossili per produrre 1 sola caloria di cibo…… Prima della scoperta nel 1909, in Germania di un metodo per sintetizzare l’ammoniaca le fattorie dipendevano dallo spargimento del letame e dalla rotazione delle colture….dopo la seconda guerra mondiale, tuttavia quando la tecnologia tedesca per la sintesi dell’ammoniaca venne applicata alle vaste scorte di nitrato di ammonio avanzato …i fertilizzanti sintetici presero piede sempre più rapidamente. Negli ultimi anni il gas naturale ha rappresentato la fonte primaria di energia e di idrogeno per la produzione di ammoniaca sintetica, alla base dei fertilizzanti sintetici al’azoto. Secondo Ford B. West, presidente dell’istituto fertilizzanti degli USA “ben il 90% del costo per produrre una ton di ammoniaca, componente base di tutti gli altri fertilizzanti all’azoto, può essere direttamente associato al prezzo del gas naturale. Di conseguenza, la produzione di azoto è uno dei processi industriali a più alto consumo energetico che esistano.” Pg 211

La vera rivoluzione agricola si ebbe con la sintesi industriale dell’urea, di Bosch Meiser nel 1922. Certamente per sintetizzare l’urea prima si deve produrre l’ammoniaca, ma spesso nella sintesi dei concimi minerali viene utilizzata ammoniaca residuata dall’industria. La grande quantità di energia richiesta per la fabbricazione dei concimi minerali e i costi che ne conseguono, secondo Al Gore è il motivo per cui l’agricoltura è una delle maggiori cause di riscaldamento del pianeta. Una soluzione logica e sostenibile sarebbe quella di utilizzare i concimi rinnovabili. Nel 2002 alla fiera di Reggio, davanti a migliaia di allevatori preoccupati dalla normativa nitrati incombente, l’allora sottosegretario all’agricoltura Bonsignori alla mia specifica domanda: ”Quando vi decidete ad obbligare gli agricoltori a concimare con i concimi rinnovabili?”

La risposta fu la promessa di una legge (mai vista) che, tramite incentivi, avrebbe favorito l’utilizzo di concimi rinnovabili per almeno il 25% del totale dei fabbisogni colturali. I concimi rinnovabili non sono solo gli effluenti zootecnici organici, cioè letami, liquami, polline e digestati in uscita dagli impianti di biogas, ma anche, reflui urbani e fanghi di depurazione, rifiuto urbano umido e compost vari, rifiuti organici industriali e ceneri di centrali a biomassa a combustione o a gassificazione.

Ovviamente questi concimi devono essere sanificati, compostati e titolati e non devono contenere tossici. Tra l’altro per ricevere il premio PAC gli agricoltori dovrebbero apportare continuativamente sostanza organica ai terreni, per evitare i processi di erosione, desertificazione, dilavamento e successivo inquinamento della falda da nitrati e fosfati. Questo non viene attuato se la concimazione avviene solo con i concimi minerali, quindi gli incentivi già ci sono, basterebbe applicarli, ma nessuno lo fa.

Però per Al Gore i liquami degli allevamenti bovini intensivi (feedlot) sono acidi e quindi tossici:

…”i bovini vengono spostati nei feedlot, nei quali il liquame non viene più visto come utile fertilizzante bensì come ingombrante fonte di inquinamento.”

feedlot

L’immagine è la veduta aerea di uno dei feedlot più grandi al mondo, è l’ultimo stadio dell’allevamento, dove i manzi nati al pascolo vengono finissati. Le strade sono corsie di alimentazione, e i liquami vengono raccolti per percolamento in lagoni o con ruspette, grazie al clima arido che li rende palabili. L’impatto ambientale di questo tipo di allevamento, che in Europa non è ammesso, è sicuramente negativo.

Nel libro, Al Gore commenta la stessa immagine dicendo che sono bovini al pascolo, che è un altro errore, (probabilmente di traduzione) perchè è evidente che sono stalle di sosta all’aperto e non pascoli. Sempre Al Gore:

“…… costringere gli animali a nutrirsi contro natura di cereali quando il loro apparato digerente si è evoluto per digerire l’erba, fa si che il loro stomaco e le loro deiezioni siano più acidi. Il risultato finale è che il letame delle fattorie industriali non può essere utilizzato come fertilizzante, poiché la sua tossicità blocca la crescita delle piante e compromette seriamente la fertilità del suolo. Di conseguenza i contadini, saggiamente non ne fanno uso”.

Questa affermazione è una scemenza, perché i liquami bovini hanno pH 7,4 circa, quindi sono basici, rinnovabili e ottimi fertilizzanti, perché ricchi di sali minerali ma anche di sostanza organica, vanno ovviamente utilizzati secondo i fabbisogni colturali. Il riferimento di Al Gore sui liquami acidi non è un pubblicazione scientifica ma un pessimo libro, pieno di errori, cioè “Il dilemma dell’onnivoro” scritto da un professore di giornalismo che di zootecnia sa poco. Cito Pollan sul perchè gli agricoltori non vogliono i liquami dei feedlot:

“… i livelli di azoto e di fosforo (nei liquami dei feedlot) sono così alti che distruggerebbero i raccolti”

Pur essendo molto diversa da quella di Al Gore è comunque un’altra stupidaggine. Alti livelli di azoto e fosforo sono un pregio nei liquami siano essi liquidi o secchi disidrati, perché il loro spandimento è meno costoso e di molto facilitato. Uno degli ostacoli maggiori nello spandimento è proprio la diluizione che impone molti passaggi sui terreni e quindi maggiore calpestio dei terreni e maggior costo nei trasporti.

Al Gore, senza nulla sapere di fisiologia, ha letto o sentito da qualche parte che un eccesso di cereali nella dieta dei bovini, determina un abbassamento del pH ruminale, quindi ha dedotto che anche le feci bovine diventino acide per lo stesso motivo. Un errore clamoroso, perché tutti gli stomaci degli erbivori sono acidi, anche l’abomaso dei bovini, che viene dopo il rumine, ma le feci non sono affatto acide, perché dopo gli stomaci intervengono i sali biliari ad alzare il pH.

L’acidosi ruminale è il vero problema del mangimista che cerca il giusto equilibrio tra foraggi, cereali e resa, ma non ha nulla a che vedere con l’acidità dei liquami. In un commento ad una foto di un feedlot, sempre AL Gore, dice che i letami bovini, non i liquami, sono acidi e quindi tossici. Questo è un errore ancora più grande, il letame bovino arriva infatti a pH 8. Inoltre per i bovini non è contro natura assumere i cereali, come afferma Al Gore, perchè i ruminanti cimano le erbe che alla sommità presentano spighette e pannocchiette ricche di semi che sono appunto i cereali.

L’alimentazione nei feedlot avviene con:

  • foraggi perchè le fibre lunghe e corte sono indispensabili altrimenti il bovino non rumina, servono quindi fieni, paglie, silomais, orzosilos ecc, o sottoprodotti come pule, cruscami, polpe esauste di bietole e buccette di patate, pomodoro, cacao, frutta, ecc;
  • fiocchi di mais o di orzo che vengono ruminati, perchè sono gallette simili al foraggio tritato. Questa è la differenza sostanziale con il razionamento europeo dove nessuno si può permettere i fiocchi, perchè l’energia per produrli costa 3-4 volte di più che in USA;
  • proteici, ovvero i residui dell’estrazione dell’olio alimentare o di biocarburante, soia, girasole, arachidi, colza, palmizi ecc, e i distillers, cioè i residui della fermentazione alcolica, per la produzione di birra, superalcolici o biocarburanti;
  • farine di cereali di sottoprodotti e di scarti dei prodotti da forno;
  • mellassi residui della lavorazione dello zucchero;
  • oli che possono essere esausti, provenienti dalla frittura alimentare o, in mancanza, vergini.

Una buona parte della razione è quindi costituita da sottoprodotti dell’industria alimentare. La giornalista scientifica Sylvie Coyaud consigliere del WWF, pur di giustificare Al Gore di fronte alle mie critiche ha affermato che:

“I letami non sono separati alla fonte dai liquami ai quali è aggiunto acido solforico, nitrico o altro. Motivi e problemi qui: cattle slurry acidification, Clean Water Act, norme dell’Environmental Protection Agency e del Dip. dell’agricoltura………………….
per lei l’acidificazione (dei liquami) sarà una “barzelletta”, per i Cafo (feedlot e allevamenti industriali) è obbligatoria, aumenta nelle “oxydation ponds” dette anche “stabilization ponds”, e di conseguenza nei corsi d’acqua.”1.

Invece non è vero che è obbligatoria! Secondo i link della Coyaud l’acidificazione dovrebbe essere attuata con l’acido solforico, che tra l’altro costa molto. Invece nelle regole del dipartimento dell’agricoltura USA si accenna ad un’azione consigliata e non obbligatoria, come l’addizione chimica ai liquami di acido nitrico che ha il vantaggio di costare meno rispetto all’acido solforico, e di aumentare il titolo di azoto dei liquami. La blanda acidificazione che ne deriva permette il controllo di odori, ammoniaca, e patogeni, ed è facilmente correggibile, allo spandimento, con la calce.

L’acidificazione dei liquami è un sistema per abbattere le emissioni ma è sperimentale e superata, ci sono infatti impianti che sto seguendo molto interessanti (nitrostop) che recuperano l’ammonio strippandolo e salinificandolo con l’acido solforico a solfato ammonico. Però l’acidificazione con acidi, non è quella citata da Al Gore, che invece si è inventato che sia causata dall’acidosi ruminale da eccesso di cereali. Sarebbe un paradosso buttare molti soldi per acidificare i liquami, rendendoli tossici e inadatti alla concimazione, e trasformandoli in rifiuti tossici da smaltire con costi enormi.

“Lei:-Aspetta dai, porto sempre con me il viagra –
Lui:-ma non mi serve, mangio sempre carne rossa!-“

Woody Allen dal film : “Basta che funzioni”.

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  1. http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2009/06/09/sweet-food-nation/comment-page-11 []
Published inAmbienteAttualitàNews

3 Comments

  1. […] altra bufala di Sylvie Coyaud oltre che di Al Gore e Pollan Al Gore: Il GW e i Liquami Acidi | Climate Monitor Al Gore e i liquami acidi Questa è addirittura comica, involontariamente comica intendiamoci, […]

  2. Duepassi

    Complimenti, ottimo articolo.

  3. Fabio

    Congratulazioni per l’articolo, completo e ben documentato.
    Buona domenica

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