Mi capita tra le mani questo articolo del Prof. mario Tomasino, dell’Università di Venezia. Sulle pagine di CM è già capitato di commentare il lavoro di questo studioso del clima, in particolare per la pubblicazione sul GRL di un lavoro molto interessante nel quale è stata indagata la relazione tra le oscillazioni del livello del mare nella Laguna Veneta, gli indici meteoclimatici dell’area atlantica ed europea e l’attività solare.
Questa volta l’intervento sulle pagine del Giornale dell’Ingegnere affronta il problema dell’etica della scienza, per inquadrare senza mezzi termini l’affaire climategate nella dimensione che gli è propria, ovvero la spiacevole scoperta di un pericoloso sconfinamento della scienza nell’ideologia.
Per sostenere la sua tesi il Prof. Tomasino porta ad esempio quello che si potrebbe definire “Lo strano caso delle temperature dell’Australia”, un evidente episodio di applicazione di procedure di “trattamento dati” non necessario, che ha però invertito il segno del trend di temperatura della Stazione di Darwin. In questo post di CM abbiamo seguito passo passo la vicenda.
Dato che il problema oltre che essere pratico è soprattutto etico, vi consiglio anche di leggere l’articolo del Prof. Lanzavecchia, docente di sociologia della scienza all’università di Urbino. Una lettura interessante.
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