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Tag: Greenwashing

Earth Day e concertone sotto il Vesuvio: fuori tempo massimo

Domani sera sarà la volta di Napoli. Scatta il concertone per celebrare l’Earth Day. Organizzazione degna del miglior 1° maggio – che si ripeterà ovviamente a breve – con annessi e connessi di autorità isituzionali, showmen (nella fattispecie women) eco-consapevoli e tanta, tanta voglia di far festa.

Il tutto, naturalmente e rigorosamente a ‘impatto zero’. Per compensare le emissioni si compreranno crediti di carbonio (attualmente la merce eco-consapevole più a buon mercato che c’è, visto che i titoli in borsa sono finiti in basso fuori dal grafico). Ma la creatività dei salva-Pianeta non ha limiti: il concerto sarà anche chilometro zero, perché grazie allo streaming si potrà vederlo da casa (messa così fa un po’ ridere, non sarebbe stato meglio che suonassero anche da casa?).

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I data center alimentati da centrali solari sono veramente verdi?

Sin dalla sua prima introduzione nel mondo dell’informatica, avvenuta anni fa con termini differenti, la tecnologia delle “cloud” ha promesso, tra le altre cose, un minor impatto ambientale. Il concetto è che qualche grande multinazionale crea grossi “data center”, cioè centri operativi con un gran numero di computer, e “ospita” a pagamento il software che un cliente (un privato o un’azienda) vuol far girare. A parte enormi problemi di privacy, sotto certi punti di vista è un vantaggio per i clienti, i quali possono evitare di comprare dei PC da tenere “in casa”, visto che questi dispositivi notoriamente perdono valore molto velocemente. Ma l’economia di scala di un grande data center permetterebbe anche un grande risparmio energetico: consumerebbero meno dell’equivalente in PC “sparsi” per aziende e case.

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Greenwashing e Climaconsapevoli: Delirio e ironia della sorte

Domanda: su cosa ci state leggendo? PC, portatile, tablet, palmare, cellulare? Comunque sulla rete. Su quella fantastica cosa di cui ma potremmo fare a meno. Lo sapevate che la rete può funzionare anche con l’energia che producete pedalando nel vostro salotto? No? Chiedetelo a chi ha scritto questo post, perché è chiaro che deve essere convinto che possa essere così.

O forse no, forse anche lui/lei/loro sanno che per spargere ai quattro venti le loro opinioni, c’è bisogno di energia. E di tecnologia. E di consumi. E di soldi. E di pubblicità. E di….emissioni. Altrimenti non si capisce come si possa scrivere un post in cui si chiede di mettere alla berlina i dieci paesi con le più alte emissioni di CO2 e pubblicarlo in una pagina su cui campeggiano nell’ordine:

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