Salta al contenuto

Mese: Novembre 2011

Temperature 2011: C’è grossa crisi

Ci siamo, con la crisi che c’è in giro comincia a scarseggiare quasi tutto. Non fa eccezione il grano salis di cui comunque una certa parte del movimento salva-pianeta ha smesso di nutrirsi da un pezzo, ma in compenso si difende ancora bene la faccia tosta.

Ecco qua, qualcuno nelle alte sfere climatiche ha deciso che le adunate oceaniche sul clima come la COP17 attualmente in corso a Durban si debbano svolgere nel mese di novembre. E così, esattamente come accaduto per le precedenti kermesse di CO2penhagen nel 2009 e di Can’tcun nel 2010, ecco pronto il comunicato stampa del Met Office sull’andamento delle temperature medie superficiali globali.

Facebooktwitterlinkedinmail 2 Comments

Sorriso Durban

In attesa che il COP17 di Durban produca i suoi frutti, ripercorriamo velocemente, e senza pretese, alcune tappe precedenti rileggendo alcuni articoli di “vecchi” giornali.

Era il lontano 1997 quando si firmò il Protocollo di Kyoto, all’epoca Al Gore non aveva ancora scoperto la vena ecologista che lo porterà a vincere il premio “Nobel per la Pace” insieme all’IPCC, e, da Vice del Presidente, Bill Clinton affermava concetti molto simili a quelli che successivamente sarebbero stati portati avanti da Bush jr e attualmente da Barack Obama.

Facebooktwitterlinkedinmail 1 Comment

Climategate 2.0: con una informazione così, dove sarebbe lo scandalo?

Alcuni giorni fa, con l’appoggio del solito server russo irrintracciabile, è comparsa la seconda tranche delle mail trafugate nel novembre del 2009 dai computer della Climatic Reserch Unit (CRU), l’unità di ricerca della Università della East Anglia sede tra l’altro del Working Group II dell’IPCC.

E’ una notizia che ormai dovrebbe essere di dominio pubblico, e invece da noi ne hanno parlato solo l’Ansa, Il Foglio e, naturalmente i blog di settore, tra cui ovviamente anche CM. I media generalisti nostrani non hanno ritenuto opportuno soffermarsi sull’argomento, tutti presi come sono ad accendere i riflettori sulla conferenza di Durban (qui e qui per esempio).

Facebooktwitterlinkedinmail 2 Comments

Tanto per essere chiari

Con oggi cominciamo a commentare in diretta gli sviluppi della COP17 di Durban. Uno degli obbiettivi, anzi, direi che si possa definire l’obbiettivo finale, sarebbe quello di raggiungere un accordo che consenta di portare le emissioni a livelli tali da ‘mantenere’ l’aumento delle temperature medie superficiali entro i 2°C dall’inizio dell’era industriale.

Questo significa che ci sarebbe margine di manovra per ‘gestire’ 1,3°C di riscaldamento, perché 0,7°C ce li saremmo già giocati. Il fatto che manchi all’appello il 40% del riscaldamento che sarebbe dovuto arrivare secondo l’ipotesi antropogenica evidentemente è ritenuto marginale per valutare la validità di quell’ipotesi, ma questa è un’altra storia.

Facebooktwitterlinkedinmail 5 Comments

Saldi di fine stagione

Ci siamo, la conferenza di Durban è alle porte. In quella sede, stante l’acclarata impossibilità di fare passi avanti significativi in termini negoziali, sarà opportuno capitalizzare al massimo quanto già acquisito. Cioè, praticamente niente in termini di mitigazione climatica – esercizio inutile consistente nella volontà di mitigare ciò che mitigabile non è – ma qualcosa , anzi più di qualcosa, in termini economici. In poche parole soldini da spendere.

Ma, perché si possa procedere allo shopping occorre che qualcuno ci metta la pecunia, nella fattispecie la comunità internazionale, sempre prodiga di promesse, ma alquanto riluttante quando si tratta di erogare. E con la crisi che c’è la riluttanza si sta trasformando in fuga.

Facebooktwitterlinkedinmail Leave a Comment

Emission trading, pochi spiccioli no?

Da The Australian. Secondo informazioni diffuse dalla UBS, lo schema di emission trading europeo sarebbe costato ai contribuenti australiani la modica cifra di 287 miliardi…

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger... 2 Comments

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »