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Come ti ribalto la notizia

Ogni tanto capita che salti fuori qualcosa di nuovo, qualche spunto che sovverte un po’ l’ordine costituito mandando in confusione una buona parte delle voci del coro. E’ accaduto qualche giorno fa, quando è apparsa un’Ansa  che riportava di uno studio in corso in una università inglese, dove si starebbero analizzando i diari di un buon numero di capitani di navi dell’epoca dell’impero, per ricavarne informazioni sul tempo e sul clima dell’era dell’impero.

A quell’epoca, l’osservazione e la descrizione erano gli unici strumenti disponibili per fare ricerca e per conservare la memoria storica degli eventi. Va da sè che questo materiale è importantissimo ancora oggi, giacchè mai si potrà pensare di volgere lo sguardo al futuro del clima se non se ne conosce appieno il comportamento passato.

Tra le moltissime pagine disponibili le più gettonate di tutte sono quelle dell’eroico James Cook , cui va il merito di aver passato gran parte della sua vita tra i ghiacci antartici. E indovinate un po’ cosa esce fuori da queste note? Sorpresa, le tracce di stravolgimento delle condizioni climatiche da allora ai giorni nostri sono quasi del tutto assenti. Temperature, ghiacci polari, tempeste e quant’altro vogliate mettere nel menù, tutto in buona sostanza simile alle condizioni attuali.

Ma qualcuno non ci sta e, con il piglio di chi è più realista del re, ecco come ti ribalta la notizia. Reuters , stesso lancio d’agenzia. Partendo dal racconto di Cook scatta l’esegesi del mondo che arrostisce, del clima che cambia, del ghiaccio che si scioglie e del mare che tutto sommerge, con tanto di dichiarazioni ad effetto di Rajendra Pachauri direttamente dallo scranno più alto dell’IPCC (tanto alto che non sarà sommerso mai, bontà sua!). E giù con i calcoli sul contributo al livello dei mari di un’eventuale scioglimento dei ghiacci antartici e di quelli groenlandesi, con tanto di richiamo a studi recenti che indicherebbero una leggera tendenza delle temperature antartiche ad aumentare.

Lo studio è uno solo, quello di Steig del 2008 (ne abbiamo parlato qui ), dove con una serie di mirabolanti salti mortali statistici, sono stati fatti uscire i dati da dove non ce n’erano e non ce ne sono e, indovinate un pò, quei dati indicano che la temperatura aumenta. Dimentico del fatto che nel frattempo laggiù aumenta pure il ghiaccio, l’eorico redattore della Reuters ci dice anche che la media annuale delle temperature della zona è ancora molto bassa, 50 gradi sotto zero. Un genio.

Più equilibrato l’unico articolo che il mainstream della stampa nazionale abbia concesso al pubblico. Il Corriere della Sera, in un pezzo uscito l’8 ottobre e mai andato on line titolava: “Il Diario di Cook svela che il clima è immutato”1.  Perbacco, chi l’avrebbe mai detto?

 

NB: Leggi questa notizia anche su Cambi di Stagione , il blog di Piero Vietti. Grazie anche a Fabio Malaspina per avermi segnalato l’articolo sul Corriere.

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  1. Scarica il pdf dalla rassegna stampa dell’ENEA []
Published inIn breve

8 Comments

  1. Ma perchè, scusate, che hanno detto? (riassumendo, perchè non ho voglia di andare in giro per link)…

    • Che siamo e cito il commento: “qualcuno con anche solo un briciolo di conoscenza e sostiene che i diari di Cook siano da ritenere piu’ affidabili globalmente delle numerose misurazioni dirette o ricostruzioni di temperatura fatte oggi con metodi e criteri scientifici, beh, puo’ essere solo voluta e cosciente disinformazione. E qui non e’ prevista l’assoluzione”.

      Allora, c’è un passo avanti. Ora da incompetenti abbiamo un briciolo di conoscenza. Prima o poi arriveremo alla licenza di parola.

      Purtroppo non mi pare di aver detto che queste annotazioni siano più affidabili delle ricostruzioni o delle misurazioni dirette, però ritengo siano un patrimonio da non disperdere che può aggiungere qualcosa di utile. Forse non si è capito ma, col mio briciolo di conoscenza un po’ di approssimazione meriterebbe un’assoluzione.

      Quanto alla disinformazione, la gara è aperta. Personalmente sposo la tesi di Claudio Costa, il senso dell’articolo era ed è quello di porre l’accento sulle diverse interpretazioni della stessa notizia, cosa che, puntualmente è successa anche tra blog. Il santone di Brancaleone da Norcia diceva “Se sei mondo, tu monderai lo mondo”. Speriamo che dopo aver mondato il mondo i saggi si ricordino di venire a dare una passatina anche a casa nostra. 😉
      gg

  2. MeteoGeek

    Di solito non leggo mai Climalteranti, mi sembra tanto un sito di bandiera. Comunque questa volta ci sono entrato e hanno proprio preso un abbaglio.

    Saluti alla redazione.

    MG

  3. Luca Galati

    Oddio, questo articolo sembra sovvertire persino l’esistenza del GW nell’ultimo secolo che invece è un dato sperimentale quasi interamente accettato.

  4. Luca Galati

    Oddio, questo articolo sembra sovvertire persino l’esistenza del GW nell’ultimo secolo che invece è un dato sperimentale quasi interamente accettato.

    • Che vuoi che ti dica Luca, certo che questi 0.7°C ce li sentiamo tutti addosso eh?
      gg

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