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Presi per i Fondelliki

Aldo Grasso senza pietà sul Corriere per commentare la gita fuori porta dell’equipaggio di Plastiki, la barca interamente costruita con bottiglie di plastica con cui un certo numero di hippies dei tempi moderni capitanati da un ricco rampollo di una famiglia di banchieri scorrazzano per il Pacifico. Incidentalmente quella famiglia (Rotschild) rappresenta tutto quello che con questo viaggio si vorrebbe additare come “il male”.

A metà strada scatta l’aiutino di un serbatoio di nafta galleggiante che li traina a destinazione. Ma l’importante è essere stati sempre connessi (a proposito lo sapranno quanta plastica c’e’ nelle reti della comunicazione globale?). Pare che ci sia stata anche una comparsata nello show di Ophra Winfrey, molto alla moda e molto eco-consapevole.

Volendo si può “cogliere” la portata mediatica di questa spericolata avventura esplorando il poster disponibile sull’home page della spedizione.

  • 11.119.332 pagine visitate sul sito web
  • più di 50 interviste direttamente dal mare
  • 7004 download per il widget di Plastiki
  • 7807 nuovi fan su Facebook
  • più di 300 pubblicazioni stampate
  • più di 200 apparizioni radio-televisive

Da non trascurare i 14 flaconi (o bottiglie?) di crema solare.

Qui l’articolo di Grasso

Per le gesta di Plastiki basta invece una bella googolata.

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Published inIn breve

8 Comments

  1. Claudio Costa

    @ Maurizio Morabito

    “non sono stati gli sfaccendati inconcludenti in gita per l’oceano su un’imbarcazione inadeguata a far si’ che l’Alto Adige (ma non era Sudtirolo??) sia “un posto pulito”.”

    No ma a lanciare la richiesta che il mondo diventi più pulito grazie al ricilo della plastica: SI!

    Sai che sulla chiazza di spazzatura di plastica che c’è nel pacifico (a proposito domani dovrebbe uscire il mio post “l’isola che non c’è” a riguardo) nessun stato se ne prende la paternità.
    Gli usa dicono che viene dall’asia, il giappone dalla corea, la corea dalla cina, la cina da taiwan, taiwan dalle filippine, le filippine dall’indonesia, l’indonesia dall’australia e l’australia infine dice che viene dagli usa e così in una giostra in cui nessuna ha colpa e quindi nessuno fa niente.

    Alto Adige è in italiano come per la Val d’aosta i locali invece preferiscono Sudtirol e Valleè

  2. Claudio Costa

    @ Maurizio Morabito

    Ti faccio degli esempi calati nella realtà ch eho toccato con mano, sono andato in vacanza in alto adige, dove fanno la differenziata all’80%, dove se lasci un sacchetto nei boschi ma anche nelle città ti sparano (per dire) ecc e sono venuto via con la netta sensazione di un posto pulito dove ci tengono al rispetto per l’ambiente.
    Sono andato a Napoli (via Spaccanapoli), bellissima, si mangia anche meglio ( segnalo il sublime sartù) ma spiace dirlo, non ho avuto la sessa sensazione.
    Quindi io preferirei che il figlio del sindaco ricco della mia città finisse sul Plastiki, o su cose simili, piuttosto che faccia il bambinone giocando a batman, facendosi fare gli armadi in pelle di squalo.

    • non sono stati gli sfaccendati inconcludenti in gita per l’oceano su un’imbarcazione inadeguata a far si’ che l’Alto Adige (ma non era Sudtirolo??) sia “un posto pulito”.

  3. Claudio Costa

    @ Maurizio Morabito

    No non puoi sottovalutare così l’impatto che un’operazione come il Plastiki può avere sull’opinione pubblica. Sono stati il doc di punta di prima serata dell’earth day se il messaggio del Plastiki arriva alla gente questa può trasformarsi in un onda di marea, ad es
    scegliendo i politici che promettono di:

    – rendere obbligatoria la differenziata, o vogliamo far finta che in città come Napoli Palermo Bari Taranto ecc ridurre dell’80% il rifiuto da gestire negli inceneritori, o peggio nelle discariche, non sia risolutivo? e economicamente vantaggioso?)

    – metter vigili in borghese a dar multe salate a chi lascia in giro i rifiuti nei luoghi di pic nic non solo golena di Po ma anche le città, le spiagge, le pinite dietro le spiagge ecc
    C’è una pineta dietro la spiaggia verde di Gallipoli, un posto meraviglioso ma l’ultima volta che ci sono stato era ridotta ad una discarica, o vogliamo far finta che l’Italia non perda turisti a cause delle città e delle spiagge sporche? un mercato enorme tra l’altro!

    – di mettere un limite max all’imballaggio dei prodotti in vendita

    – di tassare la vendita di sacchetti della spesa, per favorire le sporte

    – di fare una prevenzione seria dalle scuole ai posti di lavoro sui temi del riciclaggio e del rispetto dell’ambiente.

    Ecc ecc ecc

    Un messaggio che può essere di una potenza deflragrante e tu ti vai attaccare al fatto che sono figli di ricchi come se esser figlio di un ricco significasse fare solo scemenze, oppure criticare il fatto che per la rottura delle vele, dello scafo e per i limiti tecnici della zattera si sono fatti trainare per un tratto insignificante di tragitto rispetto a quello percorso, come se l’inquinamento fatto dal rimorchiatore fosse paragonabile a risparmio di inquinamento macroscopico che il messaggio del Plastiki potrebbe creare cioè qualcosa di superiore di un 10 alla dodicesima.

  4. Claudio Costa

    @ Maurizio Morabito

    Di vuoto o di insensato???????????

    Ma cosa stai dicendo?
    Tra chi cerca di dire una cosa o di mandare un messaggio e chi ci riesce vince sempre chi ci riesce.
    E quelli di Plastiki ci sono riusciti perchè hanno avuto un’eco mondiale grazie anche al Web.

    Cos’è che è vuoto e insensato?

    mandare il messaggio di non inquinare?

    o di ri ciclare?

    Il riciclo conviene anche economicamente, e converrà sempre di più con la crisi sulle materie prime ( in particolare il petrolio) e poi non bisogna far finta che il problema non riguardi anche noi direttamente.
    Ho i terreni in golena di Po, ogni piena stagionale devo andare a raccogliere i rifiuti che mi lascia la piena sui terreni ed è tutta plastica! Anche televisori, videoregistratori ecc Ne raccolgo un cassonetto ogni volta.
    Se tu venissi a raccoglierla anche solo una volta ti renderesti conto che il messaggio di quelli del Plastiki è valido anche se non rappresentano la classica iconografia degli ambientalisti.

    • Tutte queste dimostrazioni non portano ad altro che fama e onori per partecipanti ed organizzatori, mentre le persone comuni di quello che fa un Rotschild sfaccendato e vagabondo (nel senso stretto) se ne importano dal punto di vista pratico come delle esternazioni ambientaliste di Richard Branson. Un fenomeno di costume (da bagno, in questo caso) e niente piu’, anzi con la ciliegina sulla torta della (inquinantissima) carretta del mare che salva i nostri eroi.

  5. Claudio Costa

    Il pezzo di Aldo Grasso è divertente ma manca totalmente di obiettività, per lo meno nei confronti di come spendono i soldi invece i rampolli dei miliardari italiani, compresi i figli dei politici ( e bocca mia taci), o i figli dei padroni del giornale su cui scrive, cioè in barche di lusso da 25 mt usate magari due volte all’anno, per lasciare i propri ricordi nei mari di porto cervo o di saint tropez, seduti magari su tazze d’oro come i figli dei petrolieri arabi.

    Inoltre il Grasso mi sembra che non abbia capito proprio nulla del messaggio del Plastiki che invece io condivido, (tanto che ci ho scritto un articolo) cioè sensibilizzare l’opinione pubblica sul non abbandonare la plastica nell’ambiente e sul riciclare il più possibile visto l’inquinamento macroscopico che la plastica crea.
    Inoltre lanciano un messaggio su l’over fishing che pure condivido.

    – Certo lo spirito e i mezzi sono diversi da quello del Kontiki, (anche se in equipaggio c’era il nipote di colui che ideò la traversata del Kontiki)
    – certo quelli del plastiki sono un pò sfigati, gli si rompono le vele,
    – certo la zattera non ha la deriva e non possono andare controcorrente,
    – certo io non condivido il messaggio sulle emissioni,
    – certo sono fighetti che mai avranno problemi nella vita

    ma sono sempre e comunque un gruppo di ragazzi che si danno da fare per qualcosa, che per me è importante.

    Vorrei segnalare che Aldo Grasso da sempre critica aspramente il programma deejay chiama Italia, che però vince da anni come miglior programma radio e difatti è il mio preferito.

    Diciamo che è un pò orbo codesto Grasso.

    • si danno da fare per qualcosa…di vuoto e insensato. Che facciamo, li ringraziamo per non essersi perduti fra droga e alcool?

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