Oggi a Durban è una giornata piuttosto tranquilla, soprattutto dopo i cortei di protesta di ieri. Dunque, in questa domenica di tranquillità, trovano una eco ancora più ampia le parole di Rajendra Pachauri, chairman tanto contestato dell’IPCC. Oggi Pachauri, intervistato, ha rilasciato una dichiarazione che sicuramente farà discutere: sulla base della ridotta ricerca scientifica nel campo, è possibile affermare che i ghiacciai himalayani si stiano ritirando.
Ciò che emerge è un immenso desiderio di riscatto (e di rivalsa), dopo la colossale figuraccia fatta dall’IPCC ai tempi dell’HimalayaGate. Nel 2009, per chi non lo ricordasse, nel tentativo di spaventare ulteriormente il mondo intero (e i politici) l’IPCC affermò che i ghiacciai himalayani sarebbero scomparsi entro il 2035. Roba da matti. A parte le solite arrampicate su vetri scivolosi dei catastrofisti, per giustificare quella affermazione, nessuno più dette un briciolo di credibilità a quello studio.
A quel punto il testimone passò nelle mani di un gruppo di ricerca svedese che oggi, dopo due anni, ci consegna una serie di statistiche, proprio quelle che Pachauri ha snocciolato durante l’intervista. I ghiacciai himalayani si stanno sciogliendo, o meglio il ghiaccio fonde. E tra il 2002 e il 2005 si sono ritirati ad una velocità “worst than we thought”. E a chiosa dell’intervista, ci viene ricordato come dai corsi d’acqua himalayani dipendano 1.3 miliardi di persone. E se il ghiaccio scompare, i corsi d’acqua si prosciugano.
Ovviamente, nel migliore stile serrista, lo studio ci ricorda che sono stati analizzati solo 10 ghiacciai su 54000 e che, quindi, sono necessari altri soldi per estendere la ricerca.
Vi segnalo un contributo che va in senso contrario agli allarmi dell’IPCC:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.2340/abstract
Scusa. ma in quel 1.4 miliardi di persone che dipenderebbero dai ghiacciai sono inclusi anche quelli che finiscono regolarmente sott’acqua ad ogni monsone? Ammesso e non concesso che i ghiacciai spariscano, visto che parimenti ci dicono che gli eventi catastrofici come le alluvioni si intensificheranno, da quelle parti l’acqua in una forma o l’altra non mancherà comunque. Quindi basterebbe costruire le opportune infrastrutture di captazione e distribuzione. Dopotutto nel nostro meridione non mi risultano esserci ghiacciai (se è per questo, neanche dalle mie parti a Genova), ma se la gente ha problemi d’approvigionamento idrico è solo perché gli acquedotti sono letteralmente bucati..
Il testo riporta così. Da un controllo rapido risultano 15mila ghiacciai nella sola catena montuosa dell’Himalaya, c’è da capire fin dove si estenda lo studio del gruppo svedese.
54mila ghiacciai sull’Himalaya?