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La morte del Global Warming

Il Global Warming Antropogenico è morto. Lascia un esercito di politicanti salvamondisti, miliardari ambientalisti, scienziati arruolati e attivisti disperati che all’illustre scomparso hanno dedicato i migliori decenni della loro vita. Rovinando le vite degli altri.

Il decesso

Incertezza fino all’ultimo sulle reali condizioni del malato. Che non se la passasse bene, si sospettava: i media del mainstream gli dedicavano sempre meno spazio. Giusto qualche riga, o qualche filmato indistinguibile da quelli degli ultimi vent’anni: roba di repertorio. Negli ultimi mesi, tuttavia, la situazione è precipitata. Prima il ritiro degli USA dalla COP21 parigina, poi l’evidenza inconfutabile del disastro economico regalato da pale e pannelli. Infine la crescente facilità con cui i rivali infierivano sul re agonizzante: sotto la forma di studi, articoli e opinioni che osavano raccontare una storia diversa, e che incredibilmente trovavano spazio crescente sui media meno asserviti alla causa.

La prova definitiva dell’avvenuta scomparsa è nella mancata partecipazione ai meeting che contano, quelli in cui il defunto recitava la parte della star indiscussa: escluso dal G7 e posticipato all’autunno 2018 a mo’ di evento laterale, è addirittura scomparso dall’agenda del Bilderberg 2018: una diagnosi di morte certa dovuta a cause molteplici.

Diagnosi sbagliate

La causa di decesso più ovvia è nella serie di previsioni di morte imminente per caldo. Tutte sbagliate. Non solo nella fredda evidenza numerica di cui abbiamo parlato tante volte, l’ultima pochi giorni fa. Ma soprattutto nella quotidianità del signor Rossi: il terribile Climate Change ha sconvolto le nostre vite talmente tanto che… è tutto come sempre: d’inverno si scia, e in estate si va al mare sulle stesse spiagge frequentate dai nostri trisavoli. Il ghiaccio artico esiste ancora, e gli orsi polari se la passano benissimo. Il Sahara non ha inghiottito il Sud Italia, anzi, arretra e rinverdisce.

Il medico ha sbagliato tutte le diagnosi e le previsioni, scambiando la fisiologia per patologia.

Parcelle esose

Il secondo fattore è puramente economico. Ci avevano raccontato che le energie alternative avrebbero regalato un futuro verde ed economicamente sostenibile. Nulla di più falso: ci hanno regalato un presente fatto di bollette energetiche care come il fuoco per sostenere “conti energia” che hanno ricoperto il territorio di pannelli e mulini a vento altamente inefficienti, e lautamente remunerati. Talvolta senza nemmeno ridurre la componente di energia generata da idrocarburi. Anzi, sovvenzionandola per mantenerla in vita, pena l’azzeramento della produzione industriale per mancanza di una fornitura energetica sicura e costante nel tempo. Il disastro dell’Energiewende tedesca, e la corsa frettolosa all’approvvigionamento di gas russo è la cartina al tornasole della distanza tra i vaticini deliranti di un ambientalismo cialtrone e le regole basilari di una economia moderna e sviluppata.

Morte violenta

Il colpo di grazia al nobile defunto è venuto per morte violenta. Simboleggiata dall’ultimo G7 risolto in una rissa da saloon, anzi, in una riunione di condominio fantozziana tra molli leader globalisti in pantofole e vestaglia di raso, e nuovi barbari sovranisti armati di sedie e altri oggetti contundenti.

All’origine di tutto, tanto per cambiare, c’è la geopolitica. E il petrolio: lo shale oil che ha trasformato gli USA nel primo produttore mondiale di oro nero. Il neo-status di esportatore di idrocarburi ha cambiato radicalmente le priorità geopolitiche a stelle e strisce. L’agenda verdissima dell’amministrazione Obama aveva la funzione duplice di sottrarre l’Europa all’influenza russa nel nome di una fantomatica indipendenza energetica a tutto discapito della competitività della manifattura europea. Quella di Trump mira ad ottenere lo stesso risultato: perdita di competitività europea e distacco dalla Russia, ma in modo radicalmente opposto, ovvero costringendo l’Europa a ingurgitare gli idrocarburi americani pagandoli molto più di quelli russi. Pena l’imposizione di sanzioni draconiane su settori vitali come quello della produzione automobilistica.

In un contesto del genere il Global Warming non serve più, anzi, è soltanto dannoso perché in contrasto con la necessità europea di importare idrocarburi a basso costo, e quella americana di esportare i propri a qualunque costo.

Incapacità di adattamento

In questo ambiente completamente stravolto, gli stanchi leader globalisti si muovono come dinosauri post-asteroide. Il loro sogno utopistico, tutto green-economy, sincretismo, climatismo e immigrazionismo, si squaglia come il trucco di un pagliaccio davanti all’evidenza dei suoi fallimenti, alla follia delle sue costruzioni disumane e all’intraprendenza di nemici agguerriti e armati di argomenti molto più efficaci.

La caduta del sopracciglio finto del presidente canadese, lo stupore indignato del presidente francese così simile a quello di un Ceausescu sul balcone, lo sguardo vitreo della cancelliera tedesca, il Trump strafottente contorniato di personaggi in cerca d’autore nell’immagine caravaggesca che ha fatto il giro del mondo. Sono istantanee che segnano in modo indelebile la caduta rovinosa di un intero sistema di potere per il quale il Global Warming ha rappresentato solo una stampella ideologica para-scientifica e falsamente umanitarista.

E come tale muore, il Global Warming: come l’eroe di una ideologia che fino a ieri sembrava invincibile, e oggi appare in tutta la sua distopica insensatezza. E poco importa, se l’eroe di ieri muore accoltellato in una rissa da saloon o per un volo dalla finestra durante una riunione di condominio fantozziana: il Global Warming muore perché inutile, inservibile, e ridicolo agli occhi dei padroni di ieri, come dei barbari di oggi.

Nessuno ne sentirà la mancanza, proprio a partire da quelli che l’hanno usato per trarne un profitto politico o economico. Ma una cosa è certa: quale che sia il futuro che si prepara per noi, siamo comunque attesi da nuove costruzioni ideologiche, e nuovi pilastri su cui erigerle. In una replica infinita di soluzioni apparentemente miracolose che avvantaggiano una parte a danno di un’altra. Salvo tramontare, per poi rinascere ancora sotto una forma diversa, eppure uguale: morto un Global Warming, se ne farà semplicemente un altro.

È morto il Global Warming. Viva il Global Warming.

 

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Published inAttualità

83 Comments

  1. Andrea Lojacono

    Mi sono perso qualcosa: che estate dobbiamo aspettarci la prossima fresca o ventilata oppure come al solito bollente…? E poi l’autunno come sarà: secco o con alluvioni…? e poi il prossimo inverno con o senza neve…? Quando ci sarà l’inversione di tendenza…?

    • Alessandro

      @Andrea Lojacono Dipende!..vediamo domani quali saranno i dati che ci arrivano…ma credo dovremmo aspettare più di domani per saperlo, del domani non c’è certezza:
      ti esplode il vulcano Taal/Merapi/Krakatoa e tak cambia tutto: si invertono le stagioni! ;-o

  2. ale.meteo

    Intanto possiamo smontare definitivamente anche il discorso sul presunto riscaldamento globale della Groenlandia. Il sito http://www.dmi.dk riporta il contrario ed attualmente la Groenlandia continua a guadagnare ghiaccio.

    http://www.dmi.dk/en/groenland/maalinger/greenland-ice-sheet-surface-mass-budget/

    Il discorso di Federico riguarda eree costiere, come si diceva zone soggette all’influenza oceanica e marina.

    Direi che pure certi bloggers devono farsi tante domande, come chi fa certi servizi sul presunto AGW, mandati in onda dai media.

    Questo l’inlandsis dal 1° Settembre 2017 ad oggi.

    The surface mass balance is calculated over a year from September 1st to August 31st (the end of the melt season).

    Immagine allegata

  3. ale.meteo

    Si può dire di tutto tranne che il riscaldamento climatico sia un fenomeno globale. Data la scansione temporale degli eventi, la dinamica degli eventi climatici su scala globale e continentale. Esiste il cambiamento climatico, ma fa parte della storia naturale del clima terrestre.. Sono quelle oscillazioni plurisecolari del clima. Sono poche o nulle, le anomalie sulle aree desertiche tropicali. l’Arabia e parte del Medio Oriente, si trovano in una fase climatica con anomalie negative di temperatura.

    Chi blatera, ha mangiato male.. tutto è relativo ed è meno di un battito di ciglio, nella storia del pianeta Terra.

    Immagine allegata

  4. Maurizio Rovati

    @Giacomo.

    “fa sorridere chi come me è trentino semplicemente perché gli impianti sotto i 1500 m sono stati tutti chiusi”

    Ma non è che quando sono stati aperti era il periodo che sui giornali si diceva che sarebbe arrivata l’era glaciale?

  5. Giacomo

    Al di là delle beghe personali, io penso che il “male” di questo blog siano a cadenza regolare questi “sfoghi” contro i modelli climatici. Secondo me gli autori di questo blog confondono troppo sepsso i trend di brevissimo termine con il cambiamento climatico antropico che – è bene ricordarlo – è solo AGLI INIZI. Leggere ad esempio “in inverno si scia ancora” fa sorridere chi come me è trentino semplicemente perché gli impianti sotto i 1500 m sono stati tutti chiusi e nei grandi caroselli si spara a manetta perché nessuno più sopravviverebbe con la neve naturale, Bisogna raccontarla più giusta, tutto qui: nello specifico per quanto riguarda lo sci, se volete ve lo dico io, ma per sciare ormai basta faccia un pelo freddo almeno una decina di giorni al mese, per sparare. Se non nevica tanto meglio, meno neve da dover spostare e turisti sempre presenti per via del bel tempo, tanto in Trentino produciamo più del fabbisogno con i bacini idroelettrici, quindi energia pulita. Quel che è certo, piuttosto, è che fa sempre più caldo. A Trento 48 degli ultimi 60 mesi sono stati sopra la media di temperatura 1981-2010, che è già pià calda della 1961-1990. Il clima è già cambiato, ma siamo solo all’inizio, come detto, e c’è ancora margine per i negazionisti.

    • carlo70

      Dalle letture che faccio in questo blog, più che la “negazione” del cambiamento climatico, traspare la perplessità circa le cause che lo determinano, diversamente dalle granitiche certezze che dimostra anche il suo commento, visto l’utilizzo dell’aggettivo “antropico”. Sinceramente, l’arroganza e soprattutto gli argomenti con cui molti sostenitori di quell’aggettivo si pongono, mi stanno convincendo del contrario…

    • Massimo Lupicino

      Caro Giacomo, il tema mi sta a cuore perche’ lo sci lo amo, lo pratico e seppur raramente l’ho praticato anche dalle tue parti. La tua esperienza personale e’ importante, e ci racconta una storia interessante. Come e’ interessante la storia che ci puo’ raccontare chi vive sulle Alpi occidentali (di cui ho accennato tempo fa in un post). C’e’ un elemento importante che bisogna considerare: ci sono dei cicli climatici che si articolano su scala multi-decennale, e la nostra esperienza personale per questo motivo e’ estremamente limitata. Gli anni ’90 climaticamente sono ieri, anzi, sono 5 minuti fa. Non possiamo usare come riferimento un trentennio o un quarantennio per elaborare un trend perche’ siamo nel range di variabilita’ climatica e non di cambiamento climatico, su scale di questo tipo.

      Tralasciamo la facilita’ con cui nei decenni passati si sono costruiti impianti a destra e a manca ad altitudini ridicole perche’ l’anno prima era nevicato, e tralasciamo anche la difficolta’ con cui nelle regioni non-autonome si possono realizzare nuovi impianti. Anche qui come in altri campi, piu’ che il cambiamento climatico potrebbe fare una azione intelligente dell’uomo, ma e’ troppo facile dare la colpa al clima che “cambia” per coprire l’incapacita’ tutta umana di pianificare a lungo termine.

    • ale.meteo

      Se c’è riscaldamento globale non c’è gradiente termico poli-equatore. Per meglio dire è basso..

    • Simone

      I dati alla mano, come questo esempio riportato da Giacomo, non sono un pensiero. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma i fatti concreti non sono opinioni. Ed in questo si danno opinioni, gettando fango sui fatti concreti.

    • ale.meteo

      Quindi ragazzi, il riscaldamento globale farebbe espandere le aree desertiche, a discapito delle aree ricoperte da foreste pluviali?

      Le isole urbane e la cappa di inquinamento delle grandi città.. innalzamento sopra esse dello zero termico.. Un’altro paio di maniche. Oceani che assorbono CO2. Qui nessuno dice che è un diritto inquinare, perché noi occidentali durante il XX secolo lo abbiamo fatto.

      Le risalite meridiane subtropicali coinvolgono maggiormente le alture a partire dai 700 hPa. Se un promontorio subtropicale è strettamente connesso alle oscillazioni del Vortice polare, tanto più esso si espande tanto più sarà coinvolta la risalita meridiana.
      Il problema è la stagione fredda e la stagione secca. Se la mancanza di neve provoca minor effetto albedo, successivamente il periodo secco (più che stagione..), a volte inibisce la ciclogenesi mediterranea. Le temperature tardo primaverili, sono in funzione delle nevi alpine accumulate durante l’Inverno.

    • Alessandro(Foiano)

      Vi allego una foto della stazione di Trento.
      La strumentazione è un’altra rispetto al periodo 1961-2007, perciò dobbiamo fare i conti anche con errori sistematici (errori questi che ricordo vanno sempre nello stesso senso) e non possono venire compensati facendo la media di più misurazioni. Questi errori esistono da sempre e sono detti strumentali, perchè dipendenti dalle caratteristiche costruttive degli strumenti di misura.
      Andando a vedere la storia della stazione notiamo che dal 2007 ad oggi la strumentazione di misura ha anche subito 4 collocazioni differenti:
      https://weather.gladstonefamily.net/site/search?site=16023&search=Search
      Ricordo che quando la collocazione cambia il misuratore deve tener conto anche di eventuali errori ambientali…
      Nel nuovo millennio molte stazioni meteo hanno subito i soliti cambiamenti avuti dalla stazione di Trento, ma questo non nega il riscaldamento in atto, piuttosto si vogliono evidenziare alcune incertezze che si sono concentrate in alcuni determinati anni “recenti”(recenti in confronto ai trentenni considerati).

      Immagine allegata

    • Fabrizio Giudici

      I dati alla mano, come questo esempio riportato da Giacomo, non sono un pensiero.

      A parte il fatto che tutto sono, tranne dati (ma dobbiamo spiegarti cosa sono i dati?), semmai è un’osservazione empirica… Non la contesto, ma è estremamente limitata. Intanto perché c’è da osservare che sciano molte più persone di un tempo, perché ne hanno la possibiltà economica, e dunque hanno bisogno di più piste di un tempo; perché c’è più concorrenza tra un gran numero di stazioni; perché abbiamo a che fare con utenti che possono anche desiderare una certa qualità della neve, e gli impianti la possono fornire; eccetera, cioè ci sono molti fattori da tenere in considerazione.

      Ma l’argomento più importante è stato dibattuto tante di quelle volte che Giacomo dev’essere molto distratto. Ammesso pure che la quota neve sulle montagne si sia alzata… ma chi ve l’ha detto che quella di cent’anni fa era _normale_ e ora siamo in condizioni di _anormalità_? Avete i dati di quante persone sciavano nell’800, nel ‘700, nel ‘600, nel ‘500… ovviamente no, perché le persone non sciavano. Dunque ne concludo che l’osservazione empirica di Giacomo è valida in un contesto temporale di pochi decenni e dunque sostanzialmente non serve.

      Viceversa se Giacomo è trentino potrebbe studiarsi un po’ la storia della sua regione, intendo dire quella degli insediamenti in alta quota; e intendo dire la storia secolare, non di pochi decenni. Io non conosco quella del Trentino, ma quella di molte aree delle Alpi Occidentali e non credo che sia diversa. Scoprirebbe che nei secoli gli insediamenti di alta quota si sono a volte innalzati, come intorno all’anno Mille, quando c’era così poca neve che le popolazioni nordiche potevano migrare verso sud passando attraverso i valichi alpini con l’equipaggiamento dell’epoca (questo è certamente accaduto anche in Alto Adige e spiega perché l’etnia predominante è di matrice tedesca). Poi i ghiacciai si sono di nuovo estesi, la quota neve si è abbassata, e gli insediamenti sono diventati dei ruderi. Ora sta avvenendo l’opposto. Dunque, stiamo assistendo ad una fase della fisarmonica e l’osservazione di Giacomo alla fine si rivela senza valore, proprio perché non considera affatto i dati di un periodo storico più lungo.

      Chi vuole dimostrare che c’è un’anormalità dovrebbe perlomeno mostrare una velocità diversa da quella dei cicli dei secoli passati, e questi sarebbero dati reali.

      Non dico che sia un “male” di questo blog, perché questi commenti invece hanno un valore, ovvero far vedere come molte osservazioni empiriche non abbiano fondamento; ma potrei parafrasare il commento di Giacomo riferendomi ai commenti come il suo, che ritornano periodicamente con argomenti di poco valore e qui si è spiegato mille volte perché non ce l’hanno, e la mia è la milleunesima spiegazione.

  6. Massimo Lupicino

    Il problema che abbiamo su questo blog e’ sempre il solito: ogni tanto qualche articolo ha una risonanza maggiore, becca qualche migliaio di letture e inevitabilmente finisce su circuiti in cui si difende l’ortodossia del pensiero dominante, additato nell’indignazione generale come fake news con annessa condanna a rogo mediatico/internautico.

    Quello a cui e’ sottoposto CM e’ lo stesso trattamento che subiscono tutte le fonti di informazione non-mainstream: non passa giorno senza che nuovi blog, pagine facebook o twitter vengano bannati perche’ la truppa di difensori dell’ortodossia di pensiero li denuncia per attentato al verbo globalista.

    Curiosamente, il viceversa non accade. Chi frequenta siti in cui si prova a ragionare fuori dagli schemi e dal frastuono della propaganda del regime non sente nessun bisogno di andare a seminare zizzania sui siti in cui si predica il pensiero ortodosso. Innanzitutto perche’ non e’ un esercizio utile: chi pretende di avere ragione a prescindere non ha nessuna intenzione di mettersi in discussione e di ascoltare opinioni differenti, quindi e’ tempo sostanzialmente buttato nel cesso, e sottratto alla lettura, all’approfondimento o alla scrittura.

    Per quanto mi riguarda non frequento nessun blog di climatologia italiano al di fuori di questo, dedico meno del 20% del mio tempo alla lettura di giornali/siti italiani (che in massima parte presentano nel nostro idioma articoli e temi d’oltreoceano, senza lo sforzo di interpretarli o di esprimere un pensiero indipendente). E vivo benissimo cosi’.

    Altri, i pasdaran del pensiero dominante, avvertono l’imperativo categorico di silenziare chi la pensa diversamente, insultandolo, irridendolo e denigrandolo a casa propria, e poi affacciandosi in casa d’altri con la pretesa di impartire lezioni. Ognuno interpreta l’amore per la scienza e per la liberta’ di informazione a modo suo. E su questo blog la filosofia e’ sempre stata quella di dare spazio anche alle opinioni dei predicatori dell’ortodossia, a differenza di quanto accade su altre sponde.

    Il mondo, del resto, va avanti con o senza di noi. E il pensiero dominante domina, solo fino a quanto non e’ sostituito da un nuovo dominatore. Sostituzione che, per altro, e’ evidentemente in corso, salvo per chi non vuole vederlo, e continua a fare il giapponese nella giungla a guerra mondiale finita.

    • ale.meteo

      Non leggono tutto prima di parlare, utilizzano un mantra, una sorta di preghiera per esorcizzare.. Altri considerano umani come fossero animali..

      Un commento sopra indica decenni passati, di inquinamento.. quando il riscaldamento è rappresentato su oscillazioni plurisecolari, nel recente si direbbe proprio in una fase discendente delle temperature globali. Oltretutto il loro relativo e fantomatico riscaldamento globale è iniziato a metà, circa, del XIX secolo. Quando nell’occidente se ti andava bene giravi su carri trainati da muli o cavalli, in certi casi anche vacche..

      Il diavolo sta da un’altra parte, e si sà ogni tanto deve tirare su il raccolto.. Mi domando soldi e proprietà di certa gente, che fine hanno fatto dopo la seconda guerra mondiale..?

    • ale.meteo

      Non si tratta del popolo tedesco o israeliano, visto che non possiamo partire solamente dagli eventi accaduti durante e dopo la seconda guerra mondiale. Quindi nemmeno le riprese economiche, fatte di sudore della gente. Per definire il dominatore, si esclude qualunque popolo o nazione presente sulla Terra e quello che hanno concepito i popoli. Il Dominatore è come la ragione e non è rappresentata da niente, perché non si può rappresentare il dominio su di un popolo, non puoi dominare un popolo. Esiste il libero arbitrio. Ora si vive in una sorta di torre instabile.. con vari tentativi di plasmare l’uomo a propria immagine e somiglianza. Si può parlare di dominatori a volte..

      Il dominatore di turno si ripresenta come una radice di una malerba che non si riesce ad estirpare. Un vecchio dominatore che nel tempo si evolve, assume forme e colori sempre diversi.

      Se conosciamo noi stessi tutto crolla come un castello di carte. Non si tratta di essere antisemita, nemmeno pro, oppure razzista, bigotto o come definisco certi populista (ci vuole un bel coraggio..) Nella genesi degli eventi qualcosa non torna, si direbbe manca l’ingranaggio per fare girare tutto.. o non è concepito pienamente. Tutto è alla luce, basta non cadere o più semplicemente.. perdere i propri punti di riferimento.

    • ale.meteo

      Infatti il vero populista è colui che tenta di far entrare popoli laddove non hanno ragione di essere. Ma soprattutto crea zizzania tra la gente, anziché ragionare nelle discussioni.. In pratica i veri populisti sono coloro che appoggiano certe dinamiche, come un Mantra ripetono assorti sempre le medisime affermazioni. Finite quelle non sanno dove andare a parare.. Perciò un termine coniato dal sistema, ben si adatta a questi plasmatori di popoli e moderni schiavisti.

      Scusate il triplo commento, ma precisare nell’affermare rende più chiaro.. Altrimenti bisognerebbe ricordarsi ogni lettera e parola scritta.. in passato (sempre che sia stata letta) La memoria è sempre meno importante nella società moderna.

      Saluti

  7. Federico

    Se qui c’è un troll questo è proprio Guido Guidi che diffama e calunnia gli scienziati di tutto il mondo. Se UN record è stato giustamente squalificato ce ne sono altre CENTINAIA fra Scozia e Irlanda che sono stati distrutti quali Belfast,Glasgow,Shannon e decine di altri. Quindi secondo Lei sono tutti dati falsificati dal UK Met. Office. Interessante ! Sarà ancora più interessante chiedere ai meteorologi del UK Met Office cosa ne pensano di questi insulti e calunnie contro di loro.
    EState europea zoppicante ? Certo come no, ben 14 paesi europei hanno registrato i loro aprile-maggio e giugno piu caldi della storia, davvero freddo. Ah ma aseptta, sono tutti dati falsificati. Bene, scriviamo loro e diciamo che Mr. Troll Guidi dice che è tutto falso, sono tutte chiacchiere e dati falsati, vediamo cosa ne pensano di queste calunnie. 😉

    • Federico, quello che ti sfugge, perché sei pure scarso come troll, è che come amministratore di questo sito, sono in possesso di tutti i log degli accessi, anche di quelli fatti con nomi di fantasia. Peccato che gli ip non lo siano però, gli stessi con cui stai diffamando chi scrive e commenta su questo blog per tutto il web. E quando scrivo diffamando, non lo faccio a vanvera come fai tu, chiamando in causa a sproposito istituzioni varie pensando di farti bello e forte con chi legge, lo scrivo avvisandoti che al tuo prossimo tentativo, segnalerò il tuo accesso e i tuoi contenuti alla Polizia Postale, magari con loro ti calmerai.
      Quindi pensaci prima di tornare, puoi scegliere se riprovarci e rischiare o andare a sporcare il pianerottolo di qualcun altro, quando avrai finito di dare spiegazioni.
      Buona serata, qualunque sia il tuo nome vero.
      gg

    • ale.meteo

      si in problema non è identificarsi nel sito, ma terzi che osservano in sito..

      Saluti gg

    • ale.meteo

      @Federico
      https://www.nhc.noaa.gov/refresh/graphics_at3+shtml/213910.shtml?cone

      il 29 Giugno (qualche post sotto..) si era detto di questa situazione.. Una situazione da fine Estate più che altro..
      Poi ho visto configurazioni bariche sulle Isole Britanniche e non solo.., con ondate di caldo ben peggiori di quanto tenti di scrivere (non portando poi alcun riferimento, dati..) si è generato l’Uragano Chris .

      Ma di che stai parlando?
      Questo è il thesun:
      https://www.thesun.co.uk/news/6750060/uk-weather-hurricane-chris-rain-thunder-britain/

      [And Met Office meteorologist Aidan McGivern said temperatures could rise slightly tomorrow, but the warmth will set off some “heavy downpours”. ]
      Temporali..

      Queste carte (anche dell’ufficio inglese) o questi dati se sai fare a leggere.. non dicono che tutto il pianeta si trova in un forno e nemmeno la Groenlandia, visto che si parla di aree costiere, e determinate condizioni metereologiche che determinano certi valori delle temperature.

      Ma tanto tu non porti dati e non dai opinioni in merito.. semplicemente ed in modo lineare affermi che si battono record delle temperature massime registrate. Potrebbe essere inutile risponderti e forse sarebbe meglio ignorarti, ma di Sydney Sonnino ne abbiamo avuti anche troppi in Italia. Perciò penso che sia giunta l’ora di mettere in chiaro le cose. Alla luce del Sole per come sono, non per come altri te le fanno sembrare.. Limitando di fatto, l’intelletto, la curiosità e l’immaginazione umana (quest’ultima fonte di conoscenza e scoperte scientifiche)

      Tanto basta per esserti smentito. Secondariamente sulla cfs, non si vede che il vortice polare, attualmente si sta espandendo con un buon ritmo. Non si vede nemmeno la situazione attuale dei ghiacci artici groelandesi sulla costa nord-orientale della Groenlandia. Non si vede la situazione glaciale neppure sopra la Baia di Hudson, dove a mio modesto parere, quest’anno gli orsi potrebbero cavarsela dignitosamente a differenza delle foche.. Aggiungerei qualche carta a riguardo, ma basta la cfs, a mio modo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Cioè indica latenza oceanica, più che interazioni antropiche ed alterazioni in corso sull’atmosfera terrestre. Quella latenza, che dal calore sprigionato dagli oceani genera poi semplici temporali o complicate ciclogenesi da gestire..

      Logico che se bruci carbone o petrolio, oppure (come fa qualcuno..) la plastica perché non sai dove buttarla e/o gestirla, poi respiri tutto questo schifo o lo fai respirare ad altri.. Tutto questo non è il massimo e non fa poi tanto bene alla salute..

      Rimane da capire dove vuoi andare a parare..

      Immagine allegata

  8. ale.meteo

    Rispetto la seconda XIX secolo in esame fa più freddo sull’Artico.. Sulla Baia di Hudson tutto tace.. Raffreddamento della depressione polare artica in atto.

    Come mai c’è più caldo e nello stesso tempo fa più freddo? Cosa sta condizionando l’accrescimento stagionale dei ghiacci artici? L’anomalia si direbbe rappresentata sulla Baia di Hudson e perciò è dislocata l’intera massa glaciale sul bacino, rispetto l’estensione media dei ghiacci artici nel periodo estivo.

    Ci sono cambiamenti climatici indipendenti rispetto le attività antropiche, spalmate nel decorso di più di due secoli. Anche perché rispetto la seconda metà del XIX secolo le attività umane sono triplicate. Mentre larga parte del mondo occidentale e soprattutto non, era ancora trainato da muli, asini, vacche e se ti andava bene cavalli..

    Saluti

    Immagine allegata

    • ale.meteo

      Confrontate pure le attuali, con le reanalisys passate. Le proiezioni dei modelli fisico-matematici, mostrano un raffreddamento imminente, della depressione artica. Altro non c’è da aggiungere.. da vedere cosa resterà del promontorio subtropicale siberiano.

      Documentario sull’Artico a seguire l’ondata di caldo denominata “Caronte”.. Ci si trova invece in EUL (anomalia barica con ciclogenesi centrata sull’Europa)

      Questa è la situazione attuale delle termiche in quota:

      Immagine allegata

  9. Roberto Bolis

    Purtroppo noto che, a fronte di un calo di interesse mediatico per l’AGW, è ancora ben in auge la moda di inserire gli “scettici” tra le persone deprecabili (eufemismo).

    Pure nel mondo informatico (mi occupo di sistemi informativi, trattamento dell’informazione e analisi dai dati): qualche giorno fa mi sono imbattuto in questa frase:

    “This isn’t to say that persuasion is impossible. Automated disinformation campaigns can flood the channel with contradictory, seemingly plausible accounts for the current state of affairs, making it hard for a casual observer to make sense of events. Long-term repetition of a consistent narrative, even a manifestly unhinged one, can create doubt and find adherents – think of climate change denial, or George Soros conspiracies, or the anti-vaccine movement.”

    Il paragrafo viene da un articolo di Cory Doctorow (http://locusmag.com/2018/07/cory-doctorow-zucks-empire-of-oily-rags/) riguardante la profilazione degli utenti, privacy e possibilità di influenzare le loro scelte.

    L’essere accomunati ai no-vax o ai cospirazionisti non è propriamente piacevole.

    • Roberto,
      condivido il punto. Ha fatto la stessa cosa Gramellini sul Corriere qualche giorno fa. L’aspetto curioso è che nel pubblico sentire ormai non c’è più discussione, mentre la politica sta abbandonando il campo e la scienza sta tentando un lento riposizionamento. Naturalmente con molte anche clamorose eccezioni, come quella del post di oggi.
      gg

    • ale.meteo

      Si ma è comune prendere provvedimenti contro ogni cosa che fa calare consensi o a ragion vedute: aprire gli occhi (non solo uno..)

      Il caso wikipedia è emblematico: una fake news su provvedimenti, in tal caso non hanno senso di e ragione di essere presi in considerazione dalla rete.

      Di fatto il materiale libero (immagini non alterate), viene proposto verificando che sia possibile utilizzarlo ed infine vengono messe le fonti della pagina. Segno che la pagina è prodotta interpretando nozioni presente in rete. Non creando programmi televisivi (lucrando) prendendo dalla rete. Senza indicarne la fonte.. Se la pagina non funziona (logica) oppure ha qualche errore, chiunque può accorgersene. Oppure per quando appena scritto, la puoi modificare, la possono modificare. Quindi si tratta di una fake news di sistema.

      A volte sembra di essere caduti sul pianeta delle scimmie..

    • Roberto Bolis

      Un esempio lampante di quanto ho sostenuto nel mio commento: l’autore non è l’ultimo arrivato nel campo del giornalismo scientifico e lo seguo con piacere nella sua attività di debunker ma, evidentemente, “al cor non si comanda”.

      Immagine allegata

    • Fabrizio Giudici

      @Roberto Bolis

      Esatto. Ma ne ha dette anche di peggio, perché se non erro ha liquidato come “bufala” il fatto che l’aumentata percentuale di CO2 aumenti la produzione agricola. Ora, siccome basta andare a guardarsi le fonti…

    • ale.meteo

      Si è ampiamento discusso sul ruolo della CO2 nell’intero sistema climatico terrestre…
      Direi che si è demolito di tutto e di più..
      Non si tratta di negare il cambiamento climatico, ma di negare con forza che l’uomo ne sia l’artefice.. Studiando la storia recente di O3 in alta atmosfera.. Con questo non si dice di inquinare, perché se ogni uomo rilascia sostanze tossiche è un delirio..
      AGW mi sa della più grande bufala del secolo.
      In pratica allo stato attuale, non ci si può fare nulla se l’onda atlantica eleva un promontorio africano sul Portogallo.. Sulla forza della cella di Hadley attualmente ho qualche riserbo.. direi che è nato prima l’uovo.. Ma se risalgono certe termiche africane, dobbiamo pensare:

      1) Sono dinamiche meteorologiche già avvenute in passato.

      2) L’effetto “isola urbana” riscalda la colonna d’aria sovrastante.

      3 L’uomo rilascia in atmosfera monossido di carbonio con le sue attività, questo gas non causa effetto serra, non è diossido di carbonio .

      In pratica l’evento scatenante il global warming, non è antropogenico di partenza. Si tratta di eventi concatenati. Una serie di eventi che coinvolgono anche: acqua, poi diossido di carbonio, ed infine il metano. Perciò il riscaldamento globale avvenuto nel XIX secolo, è scaturito per qualche fenomeno esterno ed esponenzialmente, poi una serie di fenomeni interni (naturali). Si fanno tante fanfare per la CO2, ma oceani pieni di plastica, disboscamento, inquinamento e cementificazione, sono tutti quanti messi sempre (velocemente ) nel dimenticatoio.
      Il monossido di carbonio impedisce ad una pianta, in una certa quantità, di utilizzare l’azoto, mentre il diossido di carbonio fa crescere il doppio la stessa pianta.. Di che parliamo 🙂 ??
      Visto le piante soffrono la mancanza di umidità e CO2.. (parametri ottimali per i vegetali sono per noi deleteri) Perché non si impedisce di tagliare un albero, senza poi dopo almeno ripiantarne quattro? Si dimentica da un’incendio controllato, al posto di un’albero bruciato, le annate successive puoi trovare anche quattro o cinque alberi. Intanto l’incendio ha rilasciato monossido di carbonio.. ma anche calcio nel terreno e vari elementi nella utili nella cenere (fosforo). Le piante si sono adattate durante la storia della Terra, producendo migliaia di semi per volta.. a differenza dell’uomo (se continua cosi’..) vedranno più giorni su questo pianeta.
      e si può continuare ancora.. 🙂 Il discorso razzismo avviene un pò ovunque su questo pianeta.. si trovano certe robe in rete…

  10. ale.meteo

    Per concludere quanto si diceva, il promontorio viene elevato dalla depressione atlantica (abbiamo visto in Sardegna di cosa è stato capace.. nella area tirrenica e sicula) e subisce attualmente, una rimonta agganciandosi alla depressione presente sulla Russia europea. La massa d’aria sahariana è stata resa mobile dalla formazione di una cella convettiva (alta e portatrice di piogge subsahariane, altroché.. ) sull’area ITCZ ovest, grossomodo la giornata del 1 Luglio.

    Vediamo il flusso associato ai venti di libeccio libici, muoversi in direzione della Penisola balcanica. Il promontorio subtropicale, non è altro che l’oscillazione sottostante, condizionata dal fronte intertropicale. Ben diverso da un cuneo anticiclonico azzorriano..

    Immagine allegata

  11. Ezio

    Da mo che era morto il global warming, da circa dieci anni si chiama climate change, cambiare il nome per cambiare tutto.. o nulla

  12. Alessandrobarbolini

    I dibattiti finiscono sempre in tifoserie

    • Simone

      Il nuovo record mondiale di caldo di temperatura minima è un dato concreto, non un’opinione. La morte del global warming invece è un’opinione, che i dati smentiscono in maniera anche evidente.

    • Federico

      Eh sì Simone ma come sempre in questo blog si dirà che sono dati falsi, che il caldo sono solo chiacchiere.
      Si diffama e calunnia la scienza e si afferma che tutti i meteorologi sono falsificatori di dati e che la verità assoluta l’ ha Climate Monitor e si può riassumere così: è tutto falso, tutto un complotto, il GW non esiste, arriva l’ era glaciale che ci congelerà tutti. Amen.

    • Federico, stai parlando da solo. stai sereno e continua così.

    • ale.meteo

      Cos’era il cfc le automobili od altro di umano?

      Nel 1800 si nota una forzante climatica, causare l’amplificazione della normalità sui fenomeni meterologici.

      Per il resto l’anticiclone africano esiste solo nella pagina di wikipedia in inglese. Più di una persona mi ha sempre detto di consultare anche la pagina di wikipedia in inglese. Se proprio proprio non potete fare a meno di utilizzare solamente wikipedia…

      Qui si tratta di essere poco preparati o poco maturi, nel descrivere o contemplare il recente HIATUS. Oppure si tratta di rileggere una scaletta..

      Immagine allegata

    • ale.meteo

      *Chiedo venia, per la precisione la pagina in questione a cui riferivo è sulla pagina italiana, mentre della fantomatica alta pressione africana, non c’è traccia sulla wikipedia in inglese.

      scusate la ripetizione non-sense..

      Saluti, altro che tifoserie..

  13. Massimo Lupicino

    Federico e Simone, ovvero: parli di morte, e spuntano le prefiche. A volte ritornano (cit.) Direi che con queste ultime comparsate la discussione puo’ dirsi conclusa. Grazie a tutti per i commenti!

    • Maurizio Rovati

      Ma perché? Perché li pubblichi, perché gli rispondi, perché fai il loro gioco?

    • Fabrizio Giudici

      Ma perché? Perché li pubblichi, perché gli rispondi, perché fai il loro gioco?

      Maurizio, certamente “don’t feed the trolls” è una regola fondamentale. Ma un po’ vale anche “expose the trolls”. Fa bene alla causa vedere come sragionano. Io anni fa, quando stavo iniziando a diventare scettico, arrivai su questo sito grazie a loro: leggendo come sragionavano, mi dissi “vedi mai che i siti scettici, che questi attaccano, hanno argomenti buoni?”.

    • Maurizio Rovati

      Ci avevo pensato anche io, ma i troll seriali sono solo una perdita di tempo. Se uno arriva e dopo i primi post appare chiaramente per quel che è, tanto vale intercettarlo e abbatterlo. Non dice nulla di nuovo, si clona i post e magari gode tra se della sua intrusione. Allora vada a farsi fottere altrove. Se proprio li si vuole esporre al pubblico ludibrio, si apra un topic apposta ogni tanto in cui si raccolgono le loro perle di saggezza… secondo me 😉

  14. Simone

    Nel frattempo che il global warming è morto, giusto 2 giorni prima di questo articolo, in data 26 giugno, è stato segnato il nuovo record mondiale di temperatura minima più alta, una fresca +42.6°c.
    Ma ci mancherebbe, il global warming è morto, anche se i record nazionali mensili di caldo sono stati decine in questi 6 mesi del 2018 e ora si aggiunge anche un record di caldo mondiale.
    So che questo mio commento non verrà pubblicato, troppo scomodo far sapere che è stato segnato un nuovo record di caldo mondiale.

    • robertok06

      “i record nazionali mensili di caldo sono stati decine in questi 6 mesi del 2018 e ora si aggiunge anche un record di caldo mondiale.”

      Record nazionali vengono battuti continuamente.
      I record mondiali esistono solo per quelli che credono all’affidabilità dei modellini farlocchi e alla loro capacità di predire con precisione della frazione di decimi di grado la temperatura fra stazioni di misura poste a volte a centinaia di km di distanza una dall’altra.
      Credo anche all’esistenza di babbo Natale?

      Non farti il sangue amaro così, vai in spiaggia e rilassati, come sto facendo io.

      Ciao.

    • Simone

      E’ vero, record nazionali vengono battuti continuamente. Solo di caldo però, perché quelli di freddo si contano in una mano!

    • ale.meteo

      durante l’ultima era glaciale le temperature potrebbero essere state di più calde all’equatore di quelle attuali e si suppone anche su altre aree del pianeta.

      (si intendono le aree tropical extreme desert)

      Immagine allegata

    • Federico

      Quindi secondo Robertok06 tutti gli istituti meteo nazionali del mondo falsificano i dati e i meteorologi del mondo sono tutti delinquenti falsificatori. Mooolto interessante. Sarà interessante scrivere alle persone diffamate mandando questo link e sentire cosa ne pensano.
      Com’è il rumore delle manette che si chiudono ai polsi ? Ciak Ciak 😉

    • Tu non stai bene… e quando farà caldo davvero?

    • Federico

      Ah, quindi secondo il diffamatore Robertok06 il record assoluto di caldo scozzese è anch’ esso falsificato dal UK Met Office, interessante. Voglio proprio scrivere al Met Office chiedendo se è vero che sono truffatori e falsificatori come si sostiene in questo blog. Vediamo cosa dicono, come prendono queste gravissime diffamazioni.

    • ale.meteo

      Si battono record di caldo e di freddo, e la situazione sulla Groenlandia non è lineare quanto possa sembrare..

      Scusate la rima, ma si tratta di capire perché le concentrazioni dei ghiacci tentano a tornare sulla media in alcune aree, mentre altre sono condizionate dalle ampie oscillazioni del Vortice Polare Artico. In soldoni, risalgono promontori subtropicali sulle alte latitudini e si formano alte celle anticicloniche.

      Ripetiamo che Caronte “purtroppo” per qualcuno, stazionava nei pressi delle Isole Britanniche, per poi condizionare il “tempo” sulle nazioni attorno al Mare del Nord. Se ci fosse Bernacca, Baroni (con 10 minuti di tempo televisivo anche altri..) penso spiegherebbero che l’alta africana è relativamente condizionata, dal fronte intertropicale africano occidentale. E si vede molto bene, tutto questo sulla Catena dell’Atlante… Ci sono eventi rari che si contano sulle dita e non c’è mai un dinamica, perché la radice subtropicale è azzorriana.

      Per la cronaca ho appena sentito di una persona morta annegata in un sottopassaggio. Tutto quel sentito durante lo scorso fine settimana.. Quindi si direbbero panzane neanche buone per turisti e centri balneari.

      ps:
      Se vedete al mattino sull’Europa, noterete appunto l’azione di frontolisi sul Mare del Nord. Flusso occidentale che tenta a scorrere al di sotto questa dinamica anticiclonica ad evolvere in cutt-off .. Si denota tutta la mancanza di spirito scientifico di certe persone. Perché qui, diversamente da altri periodi passati, si tratta di una porta atlantica che tenta ad aprirsi.

      Saluti.

      Immagine allegata

    • Simone

      Mi spiace segnalarvi che oggi un altro record importante di caldo è stato battuto, il record del continente africano. Global Warming proprio morto insomma…

    • Ghiaccio72

      Simone, il record africano è di 58 gradi e fu stabilito a El Azizia nel lontanissimo 1922. Non è mai stato avvicinato negli ultimi anni, prova lampante che il global warming è una bufala. Nonostante questo record scomodo sia stato tolto di mezzo, resiste comunque il record della WMO di 55 gradi del 1931, quindi a oggi siamo incapaci di avvicinare il grande caldo del passato.

    • ale.meteo

      Segnalo che l’alta delle Azzorre dopo un breve tentativo in distensione verso il continentale, sarà messa dura prova da un flusso subpolare non propriamente in modalità “estiva” tutto tranne che gentile.

      Poi si tratta di una depressione atlantica che è semipermanente a tutti gli effetti. Poco se ne sente parlare.

      C’è da beversi ancora la balla dell’alticiclone africano? In senso meridiano, nel lungo periodo, potrebbe esserci un notevole abbassamento delle temperature sul Mediterraneo centrale o una fiammata africana d’estrazione libica. Estremizzazione climatica porta al momento, ad una serie di dettagli, che sul comparto oceanico potrebbero fare la differenza. Non escludiamo un colpo all’Estate. Allora quando le ore di luce al polo Nord inizieranno impercettibilmente (per noi) a diminuire.
      Non l’ha dicono tutta e non sta neppure a me dirvela a questo punto. Sentiamo un pò cosa diranno del solleone mediterraneo nel decorso di Luglio. (Si parla di 32°C di media senza fare conti particolari..) Al momento due rimonte africane sui nostri lidi e si tratta di essere un grado (max 1.5°C) sopra la media. Già sotto la reanalisys del NOAA parla chiaro.. Al momento si tratta di una distensione azzorriana bistrattata da un cutt-off.. come si può definire? “coraggioso” ?

      Nessuno vi dice che durante il culmine dell’ultima era glaciale, nell’enorme calderone desertico subtropicale (dal Sahara al Mediorente ed fin quasi Anatolia, più esteso anche verso l’Africa equatoriale) Si potrebbero essere superati o raggiunti in alcune zone, anche 60°C?

      Dimenticavo.. “Caronte” sta sul Mare del Nord.

      Saluti

      Immagine allegata

    • robertok06

      @simone
      “Solo di caldo però, perché quelli di freddo si contano in una mano!”

      … ma dai! Ma non dirmi! Che strano, no?… per un pianeta che su scala dei tempi geologica/climatologica è uscito ieri da un massimo glaciale… dove abito io c’erano 3 km di spessore di rinnovabile ghiaccio… e a quel tempo il livello di mare mi e oceani era un centinaio di metri più basso di adesso.

      Hai altre ovvietà degne della rubrica “se lo sai rispondi” della settimana enigmistica da proporci?
      E tu vorresti essere preso sul serio e fai la vittima che non può pubblicare i suoi preziosi scritti?
      Ma dai!

      Ciao.

    • Simone

      Io caro Roberto non faccio ne la vittima ne ho bisogno di pubblicare un bel niente.
      Seguo solo i dati professionali, dati che parlano chiaro. Se a te e a altri i dati non piacciono è li credete fasulli è un problema vostro.

    • ale.meteo

      @Simone

      Certi dati possono parlare fino ad un certo punto.. e ricordarsi che le previsioni stagionali, se vediamo le cfs, escono suddivise in tre proiezioni. Il più delle volte una proiezione, diventa poi per alcuni, l’immagine della realtà. Quando la natura mostra invece tutt’altre dinamiche, altri dettagli per meglio dire..
      in soldoni temperature e dinamiche atmosferiche.

      Se da un lato in Groenlandia abbiamo termiche sopramedia, nell’altro lato abbiamo termiche sottomedia.
      Questa fantomatica proiezione “preferita” (che ben si adatta), considerando una sorta di terrapiattismo, viene portata avanti durante il corso dell’anno.

      Escludendo ENSO, attività solare, Inverni ed altre forzanti, che si includono del cicli climatici dell’atmosfera terrestre. (Includendo infine, l’energia trasportata e contenuta negli oceani)

      Scordandosi che altre proiezioni cfs, mostravano dettagli più raffinati e realistici. Magari la proiezione che più si rispecchia alla realtà, viene sempre messa nel dimenticatoio.

      Ma non ci sono solo le cfs.. (stagionali) che non centrano nulla con certi contorti ragionamenti. Svolgono il loro lavoro, più che dignitosamente.

      Per concludere si parlava o no? di el Niño nell’Estate 2018? Al momento l’Estate scorre poco al di sopra della media.. si può dire che è in media tutto sommato.

      Quindi il discorso è vedere un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ogni anno si battono record del freddo. Inspiegabile se si fosse nel bel mezzo di un’esteso ed inesorabile HIATUS. (che rinverdisce il Sahara anziché desertificarlo..)

      Monte Washington -36°C (percepita -94°C)

      Lo scorso Giugno 2018 sono state rilevate temperature più alte del “normale” anche su Marte..
      è colpa di Curiosity? 😀

      Cosa vuol dire “normale”?
      A me non dice nulla..

      Preoccupatevi della plastica che è meglio..

    • Simone

      Commento moderato.

      Simone, forse non hai notato che hai risposto ad un tuo commento. Facciamo così, visto che mi hai preso per stanchezza ed ho fatto passare un paio di tuoi commenti prima di tornare a segarli, ti rinnovo l’invito a frequentare altri lidi, magari più caldi. Buone vacanze, vedrai che ti faranno bene. 😉

    • robertok06

      @federico

      “Quindi secondo Robertok06 tutti gli istituti meteo nazionali del mondo falsificano i dati e i meteorologi del mondo sono tutti delinquenti falsificatori.”

      ????
      Scusa??? Sei fuori di testa o che? Colpo di caldo? 🙂
      Mai detta una cosa del genere… io ho parlato di modelli, non di dati… rileggi.
      Fatti vedere da uno bravo, prima che partano tutti in ferie.

      “Mooolto interessante. Sarà interessante scrivere alle persone diffamate mandando questo link e sentire cosa ne pensano.”

      Pure delatore sei?

      “Com’è il rumore delle manette che si chiudono ai polsi ? Ciak Ciak ”

      No, e’ il rumore della serratura del manicomio che ti ospita.

      Troll.

    • robertok06

      @federico

      Toh, troll… leggiti questo:
      http://www.pnas.org/content/pnas/114/23/5952.full.pdf

      “Our reconstruction from the Agassiz ice cap (Ellesmere Island, Canada) indicates an earlier and warmer Holocene thermal maximum with early Holocene temperatures that are 4–5 °C warmer compared with a previous reconstruction, and regularly exceed contemporary values for a period of ∼3,000 y. ”

      … vedasi fig.2 in alto.

      Strano!…. per circa 3000 anni, le temperature nell’artico/Groenlandia hanno superato le temperature attuali, nonostante quella volta la velenosissima CO2 fosse poco piu’ della meta’ di adesso.
      Che dicono i modellini farlocchi? Riescono a simulare in hindcast questi dati?
      Vediamo:

      “A key conclusion of the study was that the current generation of 3D thermomechanical ice-sheet models fail to capture the large thinning inferred at sites located closer to the ice margin, particularly in northwest Greenland ”

      “As a result, the model–data discrepancies noted previously (5, 6, 22) are enhanced”

      No… i modellini farlocchi FALLISCONO, una volta di piu’., e la differenza fra dati e simulazioni aumenta.
      E la ragione qual’e’? E’ scritto nero su bianco:

      “… suggesting that the failure of previous models to capture this signal (ref. 5; Fig. S5; Methods) reflects inaccuracy in the adopted climate forcing.”

      Ma come mai? Dai, spiegacelo… dev’essere una combutta dei negazionisti, che hanno messo dei bugs nei codici di calcolo dei salvapianeta… ci hanno intrufolato il climate forcing sbagliato.

      Mi fermo qui per carita’ cristiana… sparare sulla croce rossa e’ reato.

      Vai, pascola.

    • Alessandro(Foiano)

      E’davvero incredible come si possa creare tramite facebook whatsapp e social una fede ambientalista cieca e scevra da qualunque metodo scientifico pro AGW.
      Quello che è preoccupante è che la stessa cosa accade coi beni alimentari: la quotazione di qualunque prodotto agricolo è data dalla procedura con cui si ottiene senza l’analisi delle sue caratteristiche fisico-chimiche: vedi prodotti biologici. Ad esempio la temperatura viene descritta tramite modelli ipotizzando delle temperature e senza prendere solo i dati rilevati dalle poche stazioni.
      Non si può andare avanti a colpi di smoothing ipotizzando le temperature a centinaia di km di distanza da una stazione e prendendo come riferimento stazioni con sensori a portata di mano in luoghi poco ospitali e sempre più simili a canyon invece che a centri di rilevazione storica.

  15. roberto

    Le problematiche del GW (ed io ritengo siano giuste) di fronte ai problemi politico-economico della società italiana stanno diventando “tragicamente irrilevanti”. La società italiana si sta lentamente sgretolando ed il dibattito, che qui state pur meritevolmente portando avanti, risulta ormai un confronto tra ipotesi contrapposte quando “la linea del fronte” si sta avviando lentamente ma inesorabilmente verso la lotta per la sopravvivenza. Sarò pessimista ma la vedo così!

    • David

      …Povero uomo mi sembri il partito dem…hem che ora in disgrazia strilla ed urla al vento(del nord).
      Buona domenica a tutti!

  16. ale.meteo

    Se inventiamo nomi.. questa’area anticiclonica denominata “Caronte” sta sulle Isole Britanniche, con un’anomalia barica positiva di tutto rispetto. Per concludere non sembra scalzarsi il regime climatico relativo alla fase ENSO in corso. Con alisei piuttosto sostenuti uscenti dall’area sahariana/sub-sahariana occidentale. Se osserviamo il rinforzo dei venti occidentali sull’area pacifica centro-occidentale e lo sommiamo con quanto si vede sull’area atlantica. Non si escludono Tifoni ed Uragani dati dalla persistenza di questi effetti ENSO. Siamo già a Luglio ed il tempo passa..

    In sintesi c’è una struttura barica collocata per pressi delle Isole Britanniche, si direbbe un’anomalia positiva. Il persistente condizionamento ESE avvenuto a Marzo, alloca alte pressioni sulle alte latitudini, orientate e condizionate a sua volta dalla fase predominante ENSO. Sull’avvio della neutralità abbiamo persistenti effetti di una fase ENSO negativa.

    Riepilogando a seguire “Caronte”, sarà trasmesso da Sky in questi giorni un documentario sullo stato dell’Artico, mentre il fine settimana si avvia ad una fase di “tempo” del tutto normale e mediterranea. Speriamo sia la volta buona che il tema si affronti in modo scientifico.

    Facciamo due conti.. di quel che si è visto o letto nel recente passato. Nell’immediato invece si fanno presto e velocemente un paio di considerazioni:

    Nei diagrammi GFS Ensemble si legge un tracollo attorno al 6 Luglio, presto per dire quale fine farà “Caronte”.. ( che sta a Nord 🙂 Tutto questo letto sulla Sardegna, quell’area appunto dove il PROMONTORIO AFRICANO, associato ad un pattern REX BLOCK dovrebbe maggiormente colpire il territorio ITALIANO, si intende perciò sull’area tirrenica.

    Relativamente assistiamo rialzo termico sulle alte latitudini europee.

    Questa storia mi sa sempre più di Quelo e la seconda che hai detto.. Nessuno mette in dubbio il recente HIATUS, ma piuttosto le strategie che ne ruotano attorno, le speculazioni si direbbero. Per il resto sulla Scandinavia settentrionale è quasi fine Inverno, (le potremo noi, percepire in questo modo..) Mentre sulla Danimarca e Scandinavia meridionale ci sono valori degni dell’Italia settentrionale “estiva”. Questa non l’hanno detta tutta.. Le mappe di giornata dicono questo in quota, tralasciando il ciclo delle ore di luce, perciò irraggiamento. Può fare caldo anche sulle alte latitudini.

    Grafici e diagrammi pazzerelli di cosa sono sintomo? Un aiutino: Le SST indicano il 2014 profondamente diverso dal 2018.

    Cioè i miei dubbi sono salutari, poiché sono convinto che in altri lidi, il tema GW o HIATUS si sarebbe o è già stato affrontato da tempo, in altre modalità. Soprattutto un tema che dovrebbe essere sempre e comunque affrontato con un contradditorio. Qui si tratta di una percezione della situazione metereologica, con la quale la gente parteciperà all’intera divulgazione scietifica. Una lama a doppio taglio, in caso quest’ondata di calore non sia persistente come in passato e caratterizzata da una bassa subduzione atmosferica mediterranea. Qui si direbbe ci sia parecchio in gioco…

    http://www.cpc.ncep.noaa.gov/data/indices/qbo.u30.index
    http://www.cpc.ncep.noaa.gov/data/indices/qbo.u50.index

    Saluti

    Immagine allegata

  17. giovanni geologo

    Articolo teoricamente bello e liberatorio.
    Peccato che in realtà il globalwarming era già dato per spacciato da tempo dagli stessi promotori. Infatti ormai sono anni che non si parla più di AGW ma di ACC (Antropic Climate change) intendendo con questa definizione un origine “umana” per ogni cambiamento del clima o del tempo oltre alla fittizia estremizzazione degli eventi meteo. Quindi nevicate “eccezionali” in inverno , bombe d’acqua e alluvioni primaverili e autunnali , temperature record di 35 gradi in estate ecc.ecc., Senza dimenticare che ormai ogni danno materiale a infrastrutture o persone legato ad un evento climatico (meteorologico) é da attribuire all’uomo non per lo scempio,l’incuria e la devastazione del territorio ma per i p.p.m. di CO2 che immette in atmosfera. Quindi purtroppo sono certo che di AGW travestito da ACC ne sentiremo ancora parlare.

    • donato b.

      Caro Giovanni condivido pienamente quanto hai scritto: oggi come oggi è il cambiamento climatico (di origine antropica) che va per la maggiore. Di esso ci occuperemo ancora a lungo.
      Ciao, Donato.

    • Massimo Lupicino

      Cari Donato e Giovanni, avete ragione anche voi. Mettiamola cosi’: quando fa caldo e’ Global Warming, e quando fa freddo e’ Climate Change. Comune denominatore: entrambi i presunti problemi sono risolvibili facilmente affamando le piante… 😉

  18. Non credo di aver mai letto di Focus più di qualche titolo, ma questa volta, a differenza di Massimo, ho voluto provare a leggere … e così ho scoperto che Dana Nuccitelli è una donna, secondo l’estensore dell’articolo. Questo è bastato a farmi tornare alla decisione originale riguardo a Focus. Non credo sia necessario un genio per scoprire che Dana, oltre che un fanatico pro-AGW, è un uomo.
    Per la trita e ritrita storia del 97% di consenso, vorrei consigliare a Daniele, la lettura dei commenti all’articolo http://www.climatemonitor.it/?p=43865
    in particolare il commento di Gianluca.

    Massimo, complimenti per l’articolo che descrive in termini chiarissimi la situazione: i politici europei ( più Australia e Canada) strillano più forte che possono (o tentano di strillare) perché il guano è arrivato molto vicino al naso e sanno di essere sul punto di affogare. E sanno anche che, a parte qualche talebano di professione (compresi noi di CM?), i più si disinteressano e guardano altrove. Franco

    • Massimo Lupicino

      Caro Franco, evidentemente li avevo persino sopravvalutati. Dal titolo dell’articolo deduco che probabilmente si tratta del copia-e-incolla di un articolo comparso sul Guardian tempo addietro a firma dello stesso pasdaran del catastrofismo climatico nuccitelli. Da un giornalismo copia-e-incolla non si puo’ oggettivamente pretendere che si conoscano le posizioni talebane dello scrivente, ne’ tantomeno la sua identita’ sessuale. Come faceva notare Rinaldo, alla fine della fiera il problema principale e’ il livello infimo dell’informazione scientifica in italia (e non solo). PS: Gia’ che ci siamo, allego un intenso primo piano del citato Dana.

      Immagine allegata

  19. ale.meteo

    R.I.P. …

    e non si sprecano con innumerevoli pseudo mostri barici..

    Immagine allegata

    • Massimo Lupicino

      Caro Daniele, penso che ormai da anni ho iniziato a fare selezione degli articoli in base a fonti e/o titoli degli stessi. E quindi mi perdonerai se mi risparmio la fatica di cliccare su quel link 🙂

  20. Stefano Ceccarelli

    Una sola domanda: perché mai dovrebbe valere più la sua opinione della verità raccontata dalla scienza? Quali credenziali scientifiche ha lei per screditare il lavoro e le conclusioni concordi di migliaia di ricercatori?

    • Massimo Lupicino

      Caro Stefano, grazie per aver reso una preziosa testimonianza della difficolta’ dell’elaborazione del lutto e del conseguente senso di perdita. Purtroppo non ho la pretesa di dare risposte o suggerimenti in materia.

    • Federico

      Caro Stefano, le cose purtroppo stanno cosi. I negazionisti insultano e diffamano la scienza dicendo che tutti i dati sono falsificati e che solo loro hanno quelli veri che dicono che il GW non esiste, arriverà una glaciazione che ci congelerà tutti, etc…
      Tutti mentono, tutti falsificano, tutti truffano, solo Lupicini e soci sono i fautori della verità assoluta, gente oltretutto senza mezzo titolo di studio in materia ( e si vede). Ma guai a dirglielo: piovono insulti su insulti, se poi le critiche si accentuano e diventano scomode ti bannano e ti bloccano.
      Che bravi no, i fautori della verità assoluta….

    • Guido Botteri

      Stefano, proprio fidandomi di chi era più esperto di me, e consideravo amico, mi hanno rifilato una sòla costosissima, e che non ho potuto montare perché obsoleta. In pratica un avanzo di magazzino.
      Sì, mi ha restituito i soldi, però ho anche imparato che non sempre la maggiore competenza è sinonimo di onestà.
      Vuoi dire che tu compreresti una 500 pagandola quanto una Ferrari, solo perché chi te la sbologna è un super-esperto di automobili?
      Mi sa che sbagli. Mi sa.
      Io credo che ci sia differenza tra la competenza tecnica e la capacità di valutazione di fatti oggettivi.
      Diverso è saper programmare, o verificare la semplicità, l’utilità, la validità di un’app, per esempio.
      Magari l’utente non è in grado di crearsi l’app, ma se questa è difficoltosa, e fatta male, anche un utente sprovveduto, che non conosce xcode, si rende conto che un’app è buona oppure no, e se la deve pagare, ha diritto di “screditare il lavoro e le conclusioni” dell’esperto.
      Sul fatto che siano concordi, ho molte perplessità, visto il vizio che ha certa gente di includere tra i “concordi” chi concorde non è.
      Proprio in questi giorni ci sono state, per esempio, le forti smentite di Mentana e Selvaggia Lucarelli, inseriti loro malgrado nella lista su Rolling Stone.
      In quel 97% che tanti citano ci sono amici miei, assolutamente scettici.
      Quindi, non mi faccio incantare dalla totalità del consenso, visto che conosco molti scienziati che non sono affatto d’accordo.
      Uno per tutti, Roy W. Spencer.
      Ecco, quando la scienza finisce in mano alla politica, quello che ne esce non è più scientifico, ma politico.
      Ed anche ottimi scienziati possono farsi prendere la mano dalla passione politica, come James Hansen, per dirne uno, le cui previsioni fanno a cazzotti con gli scenari e con la realtà.
      Ok, abbiamo capito che qualcuno ha voluto usare a scopo politico un argomento scientifico allora promettente.
      Le cose non sono andate come sperava la politica, ma io fanatici e i troll (vero Federico, alias Riccardo, alias chissà ché?) stanno rimanendo senza il giocattolo. Se ne facciano una ragione.

      Aggiungo, per il troll, che lasci dire a noi scettici quello che pensiamo noi, invece di tentare di diffamarci facendosi i film.
      La glaciazione? Certo che arriverà, come ne sono arrivate tante in passato,
      ma
      in tempi non paragonabili ad una vita umana (di solito si susseguono ogni centomila anni circa, per cui…)
      Cosa succederà nel breve e nel medio termine è tutta un’altra questione.
      Chi è onesto ammette di non avere la sfera di vetro. Sono altri quelli che hanno le sicurezze e i dogmi religiosi sul clima.
      Noi scettici (lo dice la parola stessa) siamo pieni di dubbi, non di certezze.
      Pensa tu che non so nemmeno se tra tre anni a quest’ora, su Napoli, dove vivo, pioverà o ci sarà il Sole 🙂 .
      Quelli che sanno tutto siete voi, salvo che poi quello che sapete non si avvera, ed allora dopo un po’ ci spiegate perché comunque avevate ragione.
      Anche se è successo tutt’altra cosa di quel che dicevate.

    • Massimo Lupicino

      Eh David, sono mesi che mi propongo di scrivere qualcosa sull’argomento. Spero di riuscirci a breve…

  21. Rinaldo Sorgenti

    Un sincero grazie a Massimo Lupicino per questo brillantissimo ed utilissimo articolo.

    Bisognerebbe che i vari giornalisti che abitualmente straparlano di energia ed ambiente lo leggessero con attenzione e con un sussulto di obiettività ne riprendessero il contenuto sui loro MEDIA.

    Primo tra costoro chi regge l’Associazione dei giornalisti scientifici !

    Un tema questo che si abbinerebbe alla perfezione all’ampia comunicazione che riguarda il problema immigrazione o meglio, emigrazione dai troppi Paesi poveri e sotto sviluppati del mondo, dove occorre avviare un grande e razionale “Piano Marshall” dell’energia, per infine aiutare costoro ad accedere a moderne e davvero razionali e sostenibili fonti di energia, volano fondamentale per avviarlo sviluppo ed il benessere in tali Paesi, a beneficio davvero di TUTTI, noi compresi.

    • Massimo Lupicino

      Grazie a te Rinaldo. Diciamo che e’ facile fare bella figura al cospetto della media del giornalismo scientifico attuale. Per la serie, beati i monocoli… Quanto al Piano Marshall di cui parli…parole sante, non aggiungo altro.

  22. Maurizio Rovati

    Mi è piaciuto molto, tra l’altro, il “caravaggesco” ritratto del G7, di cui allego una mia versione in PS… 🙂

    Immagine allegata

    • Massimo Lupicino

      Il profilo di Macron sembra uscito da un quadro di Bosch… e Trump sembra che abbia sulla faccia l’impronta della maschera da sci 😀

  23. Luca Maggiolini

    Chissà se rispolvereranno il buco dell’ozono….. quando scade il brevetto sui nuovi gas?

    • Massimo Lupicino

      Penso che il nuovo Global Warming sia l’utilizzo del Diesel per autotrazione, di cui abbiamo gia’ parlato un po’… Come al solito le implicazioni sono geopolitiche, e l’ambientalismo e’ usato come pezza giustificativa… Ma le vie del catastrofismo sono infinite.

    • Maurizio Rovati

      Già gli HFC sono sul banco degli imputati per surriscaldamento globale (potere serra maggiore di migliaia di volte rispetto alla CO2, con rispetto parlando… cioè se a qualcuno venisse in mente di usarli forse si riesce a raggiungere i +2 °C per la fine del secolo).
      Per l’autotrazione, stabilito che l’elettrico prima o poi sarà inquinante pure lui, resta la tecnologia ecosostenibile, biologica, vegana e (odio dirlo) biodiversa, del “bastone+carota”, sebbene sia a rischio di imputazione di sfruttamento animale (asino), a meno che l’asino non esca dalla Buona Scuola…

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