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Ci vuole proprio un bel coraggio!

Quando li prendi uno per uno, non importa se siano studiosi, addetti ai lavori o solo comunicatori di professione, dichiarano tutti di essere assolutamente contrari al catastrofismo. Scherziamo? La comunicazione deve essere chiara e semplice, dire le cose come stanno e niente più, senza strizzare l’occhio a facili artifici psicologici o linguistici che abbiano il solo scopo di far proseliti.

Poi leggi articoli come questi, e capisci che gli artifici li usano eccome. “Scienziati in allarme, la Politica nasconde la verità sul Clima”. Questo il titolo del pezzo publicati oggi su Repubblica a firma di Antonio Cianciullo. Diavolo, ti dici, che sarà successo? Dossier segreti? Storie di ricercatori torturati e costretti a dire cose diverse da quelle che a loro risultano? Il mondo è sull’orlo della catastrofe e a CO2penhagen si cincischia?

No, niente di tutto questo. Solo l’ultima spaventevole trovata di quel genio comunicatore di Stephen Schneider, pluridecorato scienziato specializzato in cambiamenti climatici di ogni sorta, purchè siano spaventevoli. Già, perchè agli albori della sua carriera, era tra quelli che ritenevano (per carità c’era consenso) che il mondo stesse precipitando verso l’era glaciale. Poi sono arrivati i gas serra (tutti in una volta naturalmente) e la catastrofe ha cambiato segno, ma sempre tale è rimasta. Nell’elaborare le strategie per comunicare al mondo le sue pur legittime convinzioni, il nostro ebbe a dichiarare che è necessario creare scenari paurosi, fare semplificazioni e creare sintesi drammatiche, tralasciando i dubbi che si hanno in ordine alle proprie conoscenze scientifiche.

Ora rilancia e lo fa dal palcoscenico di CO2penhagen. Altro che due gradi come limite massimo sopportabile dal sistema, quel malefico traguardo lo abbiamo già abbondantemente superato, e se tutto va bene i gradi di differenza dall’inizio dell’era industriale saranno almeno tre. Con tanto di catastrofi sapientemente descritte, ricorrendo allo spauracchio dell’estate del 2003.

Non ha più dubbi ora. Ma alla luce di quanto da lui stesso dichiarato, forse qualche dubbio dovremmo averlo noi.

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Published inCopenhagen

4 Comments

  1. Alessandro

    Legittime convinzioni, con una g sola. Poi potete tranquillamente cancellare questo commento, tengo a questo vostro interessante sito e quindi non è per pedanteria che lo segnalo, ma per evitare di dare uno spunto alla critica prevenuta.

    • admin2

      Grazie, corretto. Ops 😉

  2. Fabio G.

    Non riesco sfortunatamente a visualizzare il testo, nonostante abbia un account scribd.

    • Fabio G.

      Ops, ho la tendenza ad aprire ogni link con una nuova scheda.
      Risolto, risolto.

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