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Tag: Energie rinnovabili

Abbasso il nucleare (epic cit.)

Poche settimane fa è stato celebrato l’anniversario del terribile terremoto cui è seguito un devastante tsunami che ha colpito e messo in ginocchio una regione del Giappone. In un assurdo susseguirsi kafkiano degli eventi, i morti per il terremoto e lo tsunami sono stati presto dimenticati a causa delle esplosioni presso il reattore nucleare di Fukushima. Da quel momento in poi, si è parlato solo di radiazioni. Oggi non vogliamo parlare di tutte le polemiche sortite da quell’evento, piuttosto vogliamo porre l’attenzione sul fatto che, ad un anno di distanza, il Giappone abbia spento tutti i propri reattori nucleari.

In molti hanno gioito per questa decisione, ma per motivi diversi. In Giappone la gente se l’è (giustamente) fatta addosso e ora festeggiano la fine del loro “incubo” nucleare. In Occidente invece gli ambientalisti stanno facendo le danze di gioia perchè vedono un movimento più ampio contro il nucleare. Prima la Germania, poi il Giappone e domani chissà.

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La bancarotta del fotovoltaico

Gli ultimi dodici mesi sono stati segnati dal fallimento di numerose società dedicate all’installazione di pannelli fotovoltaici. La maggior parte dei fallimenti riguarda società piccole, che di certo non faranno la storia ma alcuni fallimenti hanno toccato società molto più grandi e famose.

Ebbene, lo stillicidio prosegue e la settimana scorsa un altro colosso (americano) del fotovoltaico ha intrapreso la via dell’oblio. La Abound Solar, a fronte di un finanziamento di 400 milioni di $ a tassi agevolatissimi garantito addirittura dal Dipartimento dell’energia, ha dichiarato di dover lasciare a casa la metà della propria forza lavoro.

Certo, gli analisti ci dicono che è ancora presto per sapere se Abound Solar sarà la nuova Solyndra del 2012 (535 milioni di $ di finanziamenti pubblici andati in fumo), ma le premesse sono tutt’altro che rosee.

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Purchè ci sia vento

Ma potrebbe non bastare. Ogni volta che viaggio sull’autostrada dell’Appennino meridionale noto che le pale eoliche installate tra Puglia e Basilicata aumentano di numero. L’ultima volta mi è venuta la curiosità di chiedere ad Angelo, che lavora nel settore ed ha già pubblicato su CM, qualche delucidazione in merito alla potenza installata ed alla produzione della zona. Ne è venuto fuori un lavoro interessante, con il quale, tra molti dubbi e qualche ineluttabile certezza, aggiungiamo parecchie informazioni al nostro bagaglio culturale su questo argomento.
Buona lettura.

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