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Tag: inverno freddo

La spia che veniva dal freddo

Niente camuffamenti o improbabili travestimenti, quella di cui parliamo oggi è una spia molto sui generis. Una spia climatica, che però per i meno attenti, potrebbe anche passare per meteorologica.

Andiamo con ordine.

Parecchio tempo fa abbiamo pubblicato un post in cui, dati alla mano, si è dimostrato quanto influisca sulla piega che il clima prende nel medio periodo sull’area Euro-Asiatica il valore che assume l’indice zonale. In poche parole, con flussi medi persistenti ad elevata zonalità per parecchi anni, cioè veloci correnti ovest-est, la “fabbrica del freddo”, meglio nota come anticiclone termico russo-siberiano stenta ad affermarsi e quindi le probabilità che quell’aria fredda sconfini verso l’Europa centrale durante la stagione invernale si riducono al minimo, rendendo mediamente più miti le nostre stagioni fredde. Diversamente, con una circolazione lenta con indice zonale mediamente basso, l’anticiclone russo-siberiano cresce indisturbato e le sue propaggini più occidentali possono venire a farci visita.

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1956, 1985, 2012: Tutte le strade portano la neve a Roma

Prima di cominciare la classica ANS(i)A quotidiana:

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(ANSA) – ROMA, 17 FEB – La caratteristica più insolita dell’ondata di maltempo appena conclusa è la lunghezza, mentre l’intensità è quella delle gelate trentennali a cui il nostro paese è già abituato. Lo afferma il climatologo Giampiero Maracchi, secondo cui in futuro è possibile aspettarsi un’intensificazione di questi fenomeni a causa dei cambiamenti climatici. “Per quanto riguarda le temperature in media sono state maggiori rispetto al ’56 e all’85 – spiega l’esperto – quello che invece colpisce è stata la durata del fenomeno, che ha investito il paese per quasi due settimane. Questa anomalia può essere attribuita ai cambiamenti climatici, che hanno come effetto l’aumento della frequenza di tutti i fenomeni estremi, dal freddo alla siccità alle piogge torrenziali”.(ANSA).
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Il febbraio 2012 ed il paragone con altri inverni storici

In queste settimane le televisioni portano nelle nostre case immagini che mostrano grandi accumuli di neve nelle più diverse parti d’Italia. Tuttavia tali immagini sono per molti versi tendenziose in quanto l’obiettivo giornalistico prevede di attrarre il pubblico presentando gli aspetti più estremi dei fenomeni senza molto riguardo per la rappresentatività degli stessi.

Nonostante ciò la domanda è quanto mai pressante, se vogliamo anche per ristabilire un’ordine che non sia condizionato dal sensazionalismo o, se del caso, per confermarlo. Il paragone, del resto, qualcuno aveva pensato di farlo ancora prima che questa fase di freddo intenso si manifestasse. Figuriamoci se ora non ci sarà la battaglia dei record. Sicché, seguendo un’idea dell’amico Luigi Mariani, abbiamo deciso di chiedere alla comunità di CM di provare a fare qualcosa tutti insieme.

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Concetti rinnovabili

Da rinnovabili.it: Inverni sempre più rigidi. L’origine è nel riscaldamento globale Sarebbe l’aumento della temperatura globale e la conseguente diminuzione dello spessore e della circonferenza dei…

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