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Tag: Shift climatici

Il clima cambia sempre…e lo fa pure di corsa!

Quello degli shift climatici o cambiamenti di regime, oppure ancora, di rapide variazioni dell’assetto della circolazione atmosferica, è un argomento che abbiamo affrontato più volte (qui, per esempio, addirittura nel 2008) ed è quello che a mio parere andrebbe maggiormente approfondito per guardare alle dinamiche del clima attraverso una lente d’ingrandimento diversa dal solito paradigma +CO2=temperature più alte. Non fosse altro perché ci sono prove evidenti che questi cambiamenti di regime siano avvenuti e ce ne sono di altrettanto evidenti che l’equazione appena citata non funziona.

 

Sarà per queste difficoltà, sarà per un sempre maggiore interesse verso previsioni climatiche a ridotta scala spazio-temporale, ma l’interesse e quiandi anche la comprensione scientifica per questi eventi di brusco cambiamento stanno decisamente crescendo. Nelle serie storiche dei dati osservati più affidabili e recenti, di questi eventi se identificano due, uno dopo la metà degli anni ’70 e uno dopo il super El Nino del 1998, in entrambi i casi, con l’Oscillazione Decadale del Pacifico a giocare un ruolo determinante. Nel primo caso il clima del pianeta è infatti passato da una modalità “fredda” ad una “calda” e sono arrivati gli anni del riscaldamento globale. Nel secondo caso, ormai 15 anni fa, si è innescato il processo opposto, sebbene con modalità differenti e con differente contributo dei vari fattori in gioco. Diverso è stato infatti il comportamento dell’Oscillazione Multidecadale Atlantica, ancora in fase positiva e diverso è stato il contributo del Sole, entrato in una fase di quiescenza. Guarda caso, dopo questo secondo shift, la temperatura media superficiale del pianeta ha smesso di crescere.

 

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Bias e Tulipani

LA settimana scorsa abbiamo pubblicato un breve commento ad un articolo uscito nel numero di gennaio di Weather:

Cleaner air brings better views,more sunshine and warmer summer days in the Netherlands – Weather. Gennaio 2012. Vol 67 No 1

Qualche giorno prima sul blog di Judith Curry è uscito un post con il titolo “The Bias of Science”. Il primo periodo del post viene da un articolo di Dan Sarewitz uscito su Nature:

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Delle crepe allarmanti stanno iniziando a penetrre profondamente nell’edificio della scienza. Esse minacciano lo stato della scienza e la sua utilità per la società. E non possono essere attribuite ai soliti sospetti – finanziamenti inadeguati, comportamento scorretto, interferenzea politica e pubblico impreparato. La loro causa è il bias, e la minacciano che rappresentano va dritta al cuore della ricerca.

[/info]

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Il clima è fatto a scale

Dal blog di Jo Nova, l’accento va su un paper di Ross McKitrick pubblicato poco meno di un anno fa. Alcuni tra i nostri lettori/autori saranno probabilmente interessati all’argomento.

Multivariate trend comparisons  between autocorrelated climate series with general trend regressors

Già parecchie volte in passato abbiamo parlato di come l’aumento della temperatura media del Pianeta sia avvenuto a balzi molto più che seguendo un trend lineare. Il più alto di questi salti è senz’altro quello della seconda metà degli anni ’70, quando in coincidenza con una serie di cambiamenti di indici climatici è avvenuto un significativo shift verso l’alto delle temperature.

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Gli shift climatici ed il calore degli oceani

Alcuni giorni fa Roger Pielke sr ha portato all’attenzione dei suoi lettori la pubblicazione di un nuovo articolo molto interessante. L’argomento trattato è riassunto nel titolo di questo post. Si parla di rapidi cambiamenti di modalità climatiche e possibilità di intercettarli attraverso i dati disponibili sul contenuto di calore degli oceani (OHC).

Ocean heat content and Earth’s radiation imbalance. II. Relation to climate shifts – Douglass & Knox, 2012 – (qui sulla rivista Physics Letters, qui in versione pdf).

Tra quanti si appassionano alle vicende del clima, è noto ad esempio lo shift climatico della metà degli anni ’70, un cambiamento che ha visto il sistema virare bruscamente da modalità ‘fredda’ a modalità ‘calda’, dando inizio agli anni ruggenti del global warming, cioè proprio le ultime decadi del secolo scorso. Su CM ne abbiamo parlato ormai più di tre anni fa: I Cicli pluriennali del clima: lo shift del 1976.

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