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Tag: NOAA

Al via la stagione degli Uragani in Atlantico

Perdonate il titolo, sembra il lancio dei saldi di fine stagione. Il fatto è che, puntualmente, appena ieri la NOAA ha messo on line l’ultimo…

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Come ti cambio il passato, ovvero, un commento sui dati della ricerca “pausebuster”

Riassunto: Vengono presentati alcuni dei dati utilizzati per il lavoro di Karl et al.,2015 (detto pausebuster per il tentativo di cancellare la pausa delle temperature…

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Le esternalità nascoste – Parte Seconda

Un breve riassunto della puntata precedente: una volta descritto il concetto di esternalità si pone il problema di chi debba deliberare se una decisione di…

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Aggiornamento delle temperature NOAA a marzo 2016

Su CM, a marzo 2015, qui, avevo mostrato che la pendenza delle temperature globali NOAA cresceva fino al valore di circa (0.04±0.02)°C/decade. Pensavo fosse importante…

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Sedimenti dal lago Ammersee: segnali di (C)AGW?

Nota per i non climate change addicted: la C tra parentesi sta per Catastrophic, la A per Anthropic e il resto…beh, il resto è il…

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Le serie di temperatura si sciolgono al sole d’estate

I dati NOAA cambiano durante il mese di riferimento I dati NOAA delle anomalie mensili di temperatura mondiale (terra e oceano, terra, oceano) sono disponibili,…

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C’è El Niño. Stagione degli uragani attesa sotto media

Fine maggio, come ogni anno esce l’outlook della NOAA per la prossima stagione degli uragani in Atlantico e per i Caraibi. Ed è un messaggio…

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Si alza la barriera di primavera

Ci risiamo, ad appena qualche settimana dal consolidamento (alquanto stentato) delle condizioni di El Niño, i centri di previsione stanno alzando le probabilità che si…

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Che fine ha fatto il bambinello?

Più o meno di questi tempi 12 mesi fa, si cominciava a parlare del possibile ritorno del Niño, cioè della fase calda sull’Oceano Pacifico equatoriale.…

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Parte la stagione degli uragani, decide El Niño (almeno nelle previsioni)

Alcuni centri di previsione indipendenti avevano già detto la loro nelle scorse settimane. Per affrontare questo tema però ho preferito aspettare che uscisse l’outlook della…

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Un El Niño non fa global warming

I lettori più attenti avranno notato che da qualche settimana a questa parte abbiamo iniziato a seguire con un po’ più di attenzione l’evoluzione delle…

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1997-2014 Pericolose analogie

Ne abbiamo parlato già in un paio di post nelle ultime settimane, per esempio qui, le probabilità che durante i prossimi mesi si inneschi un El Niño nel Pacifico equatoriale sembrano aumentare ogni giorno di più. La Kelvin Wave innescatasi già circa un mese fa continua ad avanzare e, con la velocità di propagazione che mediamente assumono queste dinamiche l’energia che sta trasportando in direzione ovet-est lungo l’equatore potrebbe propagarsi al settore orientale dell’Oceano Pacifico già per la fine di aprile.

Fcst El Nino

Questa immagine è tratta dall’ultimo update settimanale della NOAA. La media della previsione di ensemble mostra un innesco di condizioni con indice ONI (Oceanic Niño Index) già a partire appunto dalla fine di questo mese. Qui c’è l’ultimo update mensile nel quale è stato assegnato un 50% di probabilità ad un evento El Niño consolidato tra l’estate e l’autunno prossimi.

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Dati NOAA e non solo, esempi di detrending

Stavo cercando di capire come utilizzare al meglio i dati NOAA della temperatura globale -medie mensili terra-oceano- disponibili alla pagina cosidetta “Climate at a glance” qui, che sostituisce il sito ftp da cui finora ho scarticato i dati mensili e mi sono trovato, quasi per casoi, a pensare cosa sarebbe successo al dataset con una serie di detrending successivi, cioè eliminando tutti i trend che potevo individuare, tramite un fit o in generale tramite una rappresentazione analitica, seguiti da una sottrazione (dati-fit) e ripetendoi il processo fino ad avere residui a media nulla e senza una struttura identificabile (qualcosa che potrebbe essere chiamato rumore, anche se potrà contenere strutture nascoste ad una semplice analisi visiva). Applicando questo schema ai dati noaa fino a gennaio 2014, ho trovato quello che mostro nella successiva Fig.1 (pdf).

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Test della MEM e costruzione di dati sintetici

di Franco Zavatti

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Nell’aggiornamento dei dati NOAA a novembre 2013 ho ricalcolato gli spettri mem dei primi tre mesi per i quali dispongo di dati (novembre 2011, dicembre 2011, gennaio 2012) e ho notato che con i nuovi spettri il periodo cresce linearmente mese dopo mese e quindi con il numero dei dati (cioè con il numero di poli npoli che uso come parametro per la MEM). Nasce quindi il sospetto di non poter studiare la supposta evoluzione temporale dei massimi spettrali (sia come periodo che come potenza) perchè in realtà sarebbe dovuta a fattori numerici. Per verificare il sospetto ho costruito un dataset sintetico usando una sinusoide (seno e coseno) + rumore gaussiano normalizzato, a media nulla e varianza unitaria, come nella Fig.1 (pdf)

 

fig1
Fig.1- a) Funzione analitica e rumore mostrati separatamente. b) Dataset sintetico (somma delle funzioni del quadro a) usato nella simulazione.

 

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