Salta al contenuto

E’ tutta colpa dell’AGW

La neve è consistente con il Global Warming, dal Telegraph e dal blog di Steven Goddard.

“Sebbene questo sia un’inverno abbastanza freddo per gli standard recenti, è perfettamente consistente con le prognosi del global warming”, secondo Myles Allen, capo del Climate Dynamics Group al dipartimento di fisica dell’università di Oxford. “Se non fosse per il global warming, queste ondate di freddo avverrebbero molto più frequentemente. La cosa interessante è che ora siamo sorpresi da questo genere di tempo. Io dubito che lo saremmo se fossimo negli anni ’50, perché erano molto più frequenti.”

Come Goddard fa giustamente notare, se fossero stati frequenti o abituali, questi eventi non avrebbero generato dei record, come invece è accaduto su tutta l’Europa nei giorni scorsi.

Continuare ad aver “fede” in queste predizioni (diversamente non saprei definirle) è ridicolo, perché per quanto siano comunque sempre calibrate in modo da superare l’aspettativa di vita di chi le recepisce, alcune sono già verificabili, come quella di uno dei maghi del CRU-Team di dieci anni fa:

Secondo il Dr. David Viner, uno scienziato ricercatore della Climatic Research Unit (CRU) dell’università della East Anglia, nel giro di pochi anni, la neve invernale diventerà un “evento molto raro ed eccitante”. I bambini semplicemente non sapranno cosa sia la neve.”

Ok, se tutto va bene moriremo congelati.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inIn breve

5 Comments

  1. Guido Botteri

    Non dimenticatevi questa predizione dei bambini che non conosceranno la neve (si riferisce evidentemente a quelli attuali, altrimenti non avrebbe senso…).
    Per il momento la conoscono fin troppo bene.
    I profeti del mondo arrosto dovrebbero confrontarsi colle decine di persone morte in Polonia per il freddo. E non solo in Polonia.
    Ma voglio tornare al punto.
    Ogni previsione va segnata, controllata e verificata.
    Quando essa si riveli fasulla e senza fondamento (come credo siano queste catastrofi annunciate dell’AGW) bisogna sbattergliele in faccia (digitalmente parlando…caspita, c’è il doppio senso anche qui…mica intendo dargli uno schiaffo…intendo “digitale” nel senso di “elettronico”)
    Altrimenti la vincono i cattivi profeti, che fanno il danno mediatico, e poi si nascondono nella dimenticanza…

  2. Cioè il ragionamento è: siccome il freddo è da record decennale, questo vuol dire che nel frattempo faceva più caldo, e quindi il global warming. Allora perché, seguendo lo stesso pattern, non si può dire che quando c’è un caldo da record decennale, questo vuol dire che nel frattempo faceva più caldo? Sono discorsi gesuitici, non da scienziati!

  3. marco g.

    Secondo il Dr. David Viner, uno scienziato ricercatore della Climatic Research Unit (CRU) dell’università della East Anglia, nel giro di pochi anni, la neve invernale diventerà un “evento molto raro ed eccitante”. I bambini semplicemente non sapranno cosa sia la neve.”

    Molti scienziati negli anni 90 ci terrorizzavano dicendoci che le stazioni sciistiche sotto i 2000 m. nell’arco di 15/20 anni non avrebbero piu’ visto neve.Vivo vicino ad una piccola stazione del Piemonte(Pian di Sole m.1000),perfettamente innevata negli ultimi 2 anni da Natale a marzo, e questanno,come succedeva engli anni 50/60,il 4 dicembre hanno aperto gli impianti grazie ai 50 cm.di neve al suolo,e per domenica ne è prevista altra.Grazie a Dio la realtà è leggermente diversa da quello che ci vogliono far credere.

  4. Luca Fava

    Come ho sottolineato più volte ormai la teoria dell’AGW ha smesso di essere teoria e si è tramutata in un dogma di fede.
    Una teoria che spiega tutto in realtà non spiega un bel niente. Una teoria che è in accordo con qualsiasi cosa i dati ci dicano, non è falsificabile e perciò non è una teoria scientifica.

    • Meteogeek

      Ottima osservazione!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »