Salta al contenuto

Climatemonitor Posts

Ciclo 24 : niente di nuovo sotto il Sole

Cari amici e lettori di CM, dopo circa sei mesi torniamo ad aggiornarvi sulla situazione del Ciclo Solare 24, non per ignavia o per disaffezione alla materia ma perchè in questa fase del ciclo solare non si registrano eventi degni di un monitoraggio stretto.

Il sole prosegue il suo cammino in linea con le previsioni stilate circa 18 mesi fa dagli scienziati di NASA e NOAA, i quali dopo aver sovrastimato in maniera netta le potenzialità dell’attività solare in questo ciclo 24 hanno trovato un giusto equilibrio tra i diversi modelli sperimentali impiegati per predire il numero di macchie solari che diverranno evidenti sulla superficie della nostra stella e di conseguenza cercare di stimare il livello di attività del sole.

Facebooktwitterlinkedinmail 4 Comments

El Niño, il Sole e il Mare

Qualche giorno fa abbiamo letto un documento dell’OMM con il quale si annuncia l’imminenza dell’affermarsi di condizioni di El Niño per le prossime settimane. Una previsione che non stupisce perchè in effetti la transizione del segno dell’ENSO è iniziata già da qualche mese. Dunque l’Oceano Pacifico equatoriale, lo “scaldabagno” del pianeta sta per tornare a scaldarsi, cioè a presentare significative anomalie positive nello strato superficiale. Nel comunicato stampa dell’OMM però, l’elemento di novità è rappresentato dal fatto che l’evento che si prevede dovrebbe essere piuttosto debole e anche non particolarmente lungo. Nell’immagine sotto troviamo una efficace raccolta di tutte le simulazioni modellistiche disponibili.

http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/analysis_monitoring/enso_advisory/ensodisc.pdf
Facebooktwitterlinkedinmail Leave a Comment

Metà metano

Il titolo è un gioco di parole ovviamente ma non è molto lontano dalla realtà che sta emergendo dalle ultime ricerche sulla concentrazione del metano atmosferico. Su Nature dei ricercatori americani hanno pubblicato un paper dove abbinano il declino della concentrazione di etano atmosferico a quella del rateo della concentrazione di metano atmosferico, evidenziando il fatto che i due trend sono strettamente correlati.

Quello che segue è il titolo del paper, da cui estraiamo la figura 4.

Facebooktwitterlinkedinmail 5 Comments

News&Events: Roma 12 ottobre 2012

Venerdì 12 ottobre a Roma, in Campidoglio (sala Carroccio) alle ore 15:00 si terrà un convegno di meteorologia dal titolo “Meteo e Clima nelle Regioni Italiane, tra verità e leggende metropolitane”. Nel giorno del 520° anniversario della scoperta dell’America, il giornale online di scienza e meteorologia http://www.meteoweb.eu/ ha organizzato quest’iniziativa che vuole raccontare la storia della meteorologia proprio dal viaggio di Cristoforo Colombo e dalla sua scoperta del “Nuovo Mondo” fino ai media di oggi, con le verità su fenomeni estremi e cambiamenti climatici e una chiara distinzione tra i dati scientifici e, invece, i catastrofici allarmismi.
Al convegno presenteranno le loro relazioni molte grandi personalità del panorama scientifico italiano come Alfio Giuffrida e Massimo Morico dell’Aeronautica Militare,Bruno Zolesi dell’Ingv, Marina Baldi e Massimiliano Pasqui del Cnr, il Direttore della Divisione “Servizi Climatici” del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici Silvio Gualdi, il geografo del CRA-CMA Luigi Iafrate, la ricercatrice del CRA-CMA Maria Carmen Beltrano, la climatologa Franca Mangianti e l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope.
L’incontro sarà moderato da Peppe Caridi, giornalista e direttore di MeteoWeb. Di seguito pubblichiamo il programma completo e la locandina ufficiale:

Facebooktwitterlinkedinmail Leave a Comment

Climate change e percezione del rischio, è un problema di capacità culturali?

Corre voce, anzi, più che altro fanno correre la voce, che quanti affermano di non essere convinti che ci attenda un futuro climatico a tinte fosche a causa del peso del contributo umano siano duri di comprendonio, ovvero non in grado di comprendere la complessità dei segreti della scienza e per questo inclini ad essere in errore. Eppure, nonostante la maggior parte degli scienziati del clima sia orientata a riconoscere come preoponderante l’effetto antropico sulle dinamiche del clima, ci sono fior di loro colleghi che esprimono palesemente il loro scetticismo.

Questo che ho parafrasato, è l’incipit di un articolo uscito nel maggio scorso su Nature Climate Change:

The polarizing impact of science literacy and numeracy on perceived climate change risks – Kahan et al., 2012doi:10.1038/nclimate1547

Un articolo molto interessante che spazza via una volta per tutte quel fastidiosissimo preconcetto di superiorità culturale sbandierato spesso e volentieri dagli attivisti del cambioclimatismo. Ne abbiamo avuto molte manifestazioni anche sulle nostre pagine in occasioni che non starò ad elencare ma che se volete potete reperire facilmente, tanto è comune questo atteggiamento.

Facebooktwitterlinkedinmail 32 Comments

Il Metano non dà una mano

Spero che il gioco di parole di questo titolo non irriti la suscettibilità di chi ha utilizzato uno slogan molto simile con grande efficacia in termini di marketing, perché semplicemente quanto state per leggere con quella campagna pubblicitaria proprio non ha nulla a che fare.

Come al solito infatti evitiamo di sconfinare nell’orto altrui, restando saldamente ancorati alla nostra area di competenza, quindi parliamo sì di metano, ma esclusivamente in termini climatici.

Facebooktwitterlinkedinmail 2 Comments

L’uovo oceanico e la gallina stratosferica

Sarà perché sta per arrivare l’inverno boreale, sarà perché si fa sempre più pressante la richiesta di previsioni stagionali, sarà perché più si studia l’atmosfera e più diventano vasti gli orizzonti nella cui direzione guardare, ma è un fatto che negli ultimi tempi si stanno moltiplicando gli sforzi per individuare le relazioni attraverso cui il sistema terra, oceani, atmosfera realizza le sue dinamiche.

Ho scritto scientemente atmosfera e non troposfera, derogando, ma con diritto, alla regola numero uno che mi è stata inculcata quando ho iniziato a occuparmi di meteorologia: lo strato atmosferico che ci interessa è uno e uno solo, quello compreso tra la superficie e la tropopausa, la troposfera. Neanche a farlo apposta, poteva resistere una tale limitazione in un sistema che da’ segni ogni giorno di essere intimamente connesso in ogni sua parte? La risposta è scontata, decisamente no.

Facebooktwitterlinkedinmail Leave a Comment

Duminica jurnata di sciroccu / Fora nan si pò stari

Anto’ fa caldo! In questi giorni di scirocco settembrino che spinge verso l’alto la temperatura e l’umidità viene da chiedersi  come resistevano al caldo quando non c’era l’aria condizionata e, nonostante la concentrazione di CO2 fosse inferiore all’attuale, le temperature salivano.  Jules Verne nel suo romanzo “Parigi nel XX secolo (Paris au XXe siècle)”, pubblicato il 1863, già prevede l’uso a Parigi dell’aria condizionata negli edifici. Nel sud Italia si faceva quel che si poteva, spesso nelle abitazioni dei nobili signori siciliani della zona occidentale era prevista una stanza fresca dove difendersi dallo scirocco. La denominazione suggestiva di “camera dello scirocco” per indicare questi singolari ambienti freschi si ritrova per la prima volta in un atto notarile del 5 agosto 1691 dove si legge: “Scendesi più in basso a man destra vi è una grotta seu camera di scirocco con fontana in mezzo e tutto in giro con mattoni di Valenza” . Una riproduzione di questa camera rifugio la offre il film “La stanza dello scirocco” del 1998 diretto dal regista Maurizio Sciarra con protagonista Giancarlo Giannini. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Domenico Campana del 1986, potete vederne uno spezzone qui.

Facebooktwitterlinkedinmail 4 Comments

I dati NOAA aggiornati ad agosto 2012

Le anomalie di temperatura media mondiale terra+oceano (GHCN-M) scaricabili da qui sono state aggiornate con i dati relativi al mese di agosto 2012.

Da questo mese ci sono state modifiche al software di gestione delle disomogeneità e il risultato è che si è passati nel database delle anomalie/temperature dalla versione GHCN-M 3.1.0 alla versione GHCN-M 3.2.0 (informazioni qui; vedere anche il Technical Report).

Si può trovare una descrizione dell’aggiornamento precedente (luglio 2012) qui. Tutti i grafici e i dati numerici sono disponibili qui.

Le differenze di temperature (novembre 2011-agosto 2012) si presentano così: (pdf)

Facebooktwitterlinkedinmail 10 Comments

Clime ed eventi estremi: E’ Una scienza priva di “attributi”?

Perdonatemi il titolo non proprio nobilissimo e la sua prossimità con la ben più seria frase di Diogene. Il fatto è che di aumento della temperatura media globale, di modifiche alle dinamiche del clima nel lungo periodo e su ampia scala spaziale possiamo parlare finché vogliamo, ma quello che realmente ci interessa nel quotidiano e dovrebbe interessare anche chi su nostra delega prende le decisioni, è sapere se questo aumento e queste modifiche potranno avere o abbiano già avuto un impatto sugli eventi atmosferici estremi che sia discernibile da quello che questi eventi hanno sempre avuto. Se del caso, inoltre, sarebbe altrettanto lecito chiedersi cosa si può fare per mitigare questo impatto o per aumentare la nostra capacità di resilienza.

Facebooktwitterlinkedinmail Leave a Comment

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »