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ULTIMISSIME da Doha – Tacchino vota per il Natale, un manipolo protesta…ahem…fa una dimostrazione pacifica

di Maurizio Morabito La protesta per la Giustizia Climatica ha avuto luogo il giorno 1 dicembre come annunciato a Doha, in Qatar, durante la pausa del…

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E il Clima che dice? Boh!

Il riscaldamento globale sta causando un’estremizzazione del clima.

Vero? Falso? “Boh!” dice una voce in mezzo alla sala. In mezzo? Anzi no, è una voce che viene dal palco.

Ma come, il palco è stato occupato da negazionisti?

No. Il palco è sempre occupato dall’IPCC. Solo che questa volta, un suo rapporto ha detto (in maniera molto convoluta) una verità scientifica molto scomoda: che dopo quattro decenni di climatologia a tutto spiano, non possiamo ancora rispondere a una semplice domanda:

E’ vero che il Clima sta diventando più estremo?

E se non possiamo rispondere, cosa possiamo dedurne se non che tutti coloro che si sono riempiti la bocca, la carta stampata e i blog riguardo un clima sempre più estremo e magari per cause antropogeniche, non hanno evidentemente alcuna idea né di quale sia lo stato-dell’-arte della climatologia, né di come funzioni la scienza?

Ed ecco allora un estratto, e poi, per chi volesse, il testo completo del rapporto SREX:

[success]

FAQ 3.1 È vero che il Clima sta diventando più estremo? […] Nessuno degli strumenti [qui menzionati] è stato ancora sufficientemente sviluppato per consentirci di rispondere confidentemente alla domanda qui posta.

[/success]

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Ora della Terra…oppure ora del PR?

Quanto segue è la traduzione di questo post uscito sul blog di Donna Laframboise.

Oggi sabato 31 marzo saremo tutti ripetutamente invitati a partecipare a Earth Hour, l’Ora della Terra. Per aiutarci a prendere decisioni informate riguardo questo evento, proietterò un po’ di luce su alcuni fatti poco conosciuti. Per cominciare: L’Ora della Terra è [semplicemente] un prodotto creato da un gruppo di imprese.

Lanciata a Sydney, in Australia nel 2007 non c’è mai stato niente di spontaneo e amatoriale al riguardo. Non c’è una storia di attivisti squattrinati che lavorano nell’oscurità e si riempiono di calli le mani sperando contro ogni speranza di attirare l’attenzione sulla loro causa.

L’Ora della Terra è, invece, il frutto di due grandi entità imprenditoriali: il World Wildlife Fund (WWF) e Fairfax Media Limited.

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Corrono gli alberi (o forse no)

Da una ricerca appena presentata a Cambridge:

Gli alberi non sono così velocemente invasivi dell’Artico come precedentemente previsto”

Si parla della “linea (artica) degli alberi”, quel confine ideale oltre il quale fa troppo freddo perché crescano alberi. Se l’Artico si riscalda, tale linea deve andare verso il Nord. O no? E quanto velocemente si sta spostando? Ecco quanto dicono gli autori:

[info]

“Per generalizzare i nostri risultati, la linea degli alberi sale decisamente verso nord, in media, ma non vediamo alcuna prova per velocità cosí elevate come 2 km l’anno in nessun punto lungo l’Artico.”

[/info]

e

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Durban: Italia 1, Gabon 1 (gli altri, zero).

Cosa staranno mai facendo in Sudafrica i Sigg. Mangari-Mangari e D’Antonio? Possiamo immaginarceli alti e grossi come dei Marcantoni, mentre si aggirano per le sale della COP17 alla ricerca di guastatori e protestatori da rendere innocui. Oppure possiamo immaginarceli tranquillamente seduti al bar, a scambiarsi storielle e consigli riguardo la loro professione, forse anche a mettersi d’accordo per una scazzottata in palestra così, per tenersi in forma.

D’altronde, i Sigg. Giovanni D’Antonio (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) e Sylvère Mangari-Mangari (Ministero dell’Ecologia e dello Sviluppo Sostenibile) hanno una cosa in comune: fra tutti i delegati ufficiali alla COP-17 a Durban, sono gli unici presenti in qualità di…guardie del corpo (“bodyguard”, leggere per credere).

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Alla scoperta del Pianeta caldo

È in corso uno sforzo considerevole da parte di molte persone (tra cui il Dr Richard Muller), per ritrarre le pre-pre-pre-pre-pubblicazioni del gruppo BEST come una sorta di colpo mortale allo scetticismo climatico, come se tutto il dibattito sia stato un match sportivo, e tutti i partecipanti incasellabili in due campi opposti: qui, gli scienziati nobili che scoprono il mondo si sta riscaldando, di là, gli scettici ignobili che fanno finta che il mondo non si stia riscaldando.

Naturalmente, si tratta della solita e grossolana (e vetusta) propensione alla menzogna..

Come faccio a saperlo? Lo so dalla pagina “About” del mio blog Omniclimate – The Unbearable Nakedness of Climate Change. Perché? Poiché quella pagina non contiene solo un mio modestissimo contributo, ma anche una lunga citazione di Willis Eschenbach, noto e prolifico blogger climatico.

All’epoca notai come si trattasse di un’argomentazione semplicemente appropriata, informata, breve e diritta al punto, quanto di meglio dunque per descrivere quasi tutti i miei sforzi futuri nel blog.

Luogo e data di pubblicazione originale? Il gruppo yahoo “ClimateSceptics“, Lun 22 Ott 22, 2007, 12:22:

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Pensieri e parole

Riscaldamento climatico, eventi estremi?

Cominciamo con alcuni punti molto semplici, ma spesso confusi:

  1. Non tutti gli estremi sono uguali. Discutere di ‘cambiamenti negli eventi estremi’, in generale, senza specificare esattamente di cosa si stia parlando, non ha alcun senso. Un tornado è un evento estremo, ma le cui cause, la cui sensibilità ai cambiamenti e le cui conseguenza non hanno niente a che vedere con quelli relativi a una tempesta di ghiaccio, o a un’ondata di caldo o di freddo o una siccità.
  2. Ogni tipo di estremo necessita di essere esaminato specificatamente – e spesso anche regionalmente. Non c’è nessuna teoria e nessuna indicazione che dica che il cambiamento climatico aumenti gli estremi in generale.
  3. L’attribuzione poi di eventi estremi alla variabilità naturale o all’effetto delle emissioni di origine umana è difficile. Ci sono tanto per cominciare pochi dati osservativi, poche verifiche delle simulazioni climatiche di eventi estremi, e (per il momento) valutazioni solo limitate delle proiezioni basate sui modelli.
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