Salta al contenuto

Fry-day no comment

Potrebbe essere l’inizio di una nuova rubrica. Vedremo. Per adesso è un post sul quale mi sono venute in mente un sacco di cose, ma ho deciso di lasciare ai lettori la facoltà di dire la loro prima che sia io a dire la mia.

L’argomento è questo:

“Gli orsi polari saranno influenzati dai cambiamenti climatici nell’Artico e nell’Antartico, ma così sarà anche per i simboli dell’India, le tigri e gli elefanti. Dei ricercatori provenienti da Norvegia, India, Germania e Cile stanno unendo le forze per capire ciò che sta accadendonegli oceani polari – e cosa si può fare.”

E ancora:

“L’oceano è malato”, ha detto, perché il riscaldamento globale sta causando il riscaldamento degli oceani, e le zone dove non c’è ossigeno nell’acqua di mare sono in espansione, ciò interesserà tutto il mondo della pesca. Per quanto preoccupante come potrebbe essere, tuttavia, ha detto al gruppo che l’innalzamento del livello del mare da scioglimento dei ghiacci pone un problema molto più imminente. “L’innalzamento del livello del mare è inevitabile”, ha detto. “Questo è qualcosa che ci troveremo ad affrontare in 2-3 decadi. … So che vi sto spaventando, ma devo farlo.” (piccolo suggerimento per la riflessione su questo periodo)

Ci sarebbero molte altre cose da estrarre, ma preferisco che lo facciate voi. Viene tutto da un articolo apparso due giorni fa su Science Daily.

Polar Oceans in Transition

Perdonate questo strano modo di sottoporre l’argomento, ma sono curioso di sapere se questa lettura suscita in voi le stesse reazioni che ha suscitato in me.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inIn breve

6 Comments

  1. Antonio Marino

    Sono anni ed anni che ci propinano sempre le stesse notizie, ma costoro, oltre ad informarsi sulla non esistenza dell’orso polare antartico,penso non si siano mai degnati di consultare i dati del periodo in merito all’innalzamento del livello dei mari,che se non ricordo male, non mi sembra sia in rapida ascesa…

  2. donato

    E poi dicono che noi parliamo solo per dare aria ai polmoni! Mi sa che G. Guidi la nuova rubrica deve implementarla sul serio: dovrà occuparsi di geoingegneria (che poi fa anche rima con geocretineria). Comunque, mi sa, che la nuova frontiera del business “green” sarà proprio la geoingegneria. E, in questo caso, i denari che circolano oggi intorno alla green economy saranno solo bruscolini.
    Ciao, Donato.

  3. Alex

    compaiono gli orsi antartici. Che si nutrono di pinguini artici…

  4. 1. “Fry”-day, appunto, il giorno fritto, caldo da record…

    2. Il link corretto a Science Daily e’ http://www.sciencedaily.com/releases/2011/10/111004132718.htm

    3. Smetacek e’ un povero idiota in fatto di livello dei mari, il Bangladesh non sta affondando, anzi.

    4. Il problema e’ sempre il solito. Gli scienziati vogliono giocare a fare l’interdisciplinarieta’, ma ciascuno di loro non vede a un palmo dal proprio naso. I giornalisti capiscono ancora meno, e compaiono gli orsi antartici.

    Reply
    Maurizio, comincio ad essere stanco. E mi sa che si vede. 🙂
    gg

  5. Carmen

    Salve.
    Le reazioni che mi suscita la lettura non posso esternarle in pubblico, altrimenti potrei essere scacciata dall’Azione Cattolica, ma avrei una domandina facile:
    Oggi hanno liberato Vanna Marchi e mi sembra anche giusto.
    Qualcuno sa perché, per le stesse ragioni, alcuni vengono arrestati ed altri invece scrivono sulle riviste scientifiche, campando a spese dei contribuenti?
    Grazie.

  6. Guido Botteri

    Comincerei subito dal lamentare la mancanza degli orsi polari antartici. Sono talmente assenti che non se ne trova uno, ma proprio almeno uno, manco ad offrirgli una bella fochetta in premio. 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »