Salta al contenuto

Tag: Terremoti

Terremoti e Ricerche Idrocarburi

Il Prof. Uberto Crescenti, geologo di decennale esperienza, mi ha mandato un suo articolo pubblicato nell’ottobre scorso dalla rivista Liberambiente. Ve lo ripropongo nella sua interezza certo di incontrare il vostro interesse per un argomento per molti aspetti diverso da quelli di cui discutiamo abitualmente ma per molti altri decisamente contiguo. La sindrome nimby, l’allarmismo ingiustificato, la strumentalizzazione dell’ignoranza, tutti ingredienti che con riferimento ai temi ambientali ricorrono decisamente con troppa frequenza. Buona lettura.

gg

 

[line style=”normal”][/line]

 

Nel 1972, da gennaio a novembre, la città di Ancona fu interessata da uno sciame sismico che provocò grande panico tra la popolazione, come sempre avviene in certi casi. Furono registrate due scosse principali di particolare intensità, una a gennaio l’altra a giugno. In piena crisi sismica, dopo pochi mesi dalla prima forte scossa, circolò in Ancona un libretto dal titolo: “Le tre T di Ancona: Terremoto, Trivelle, Terrore“.

 

Facebooktwitterlinkedinmail 5 Comments

Un terremoto tra un minuto! E adesso che si fa?

Innanzi tutto un bel respiro profondo. Già, perché qualche giorno fa mi sono imbattutto in un bell’articolo di tale Annalee Newitz su Wired. Un pezzo in cui si parla molto di previsioni, comprese quelle relative ad eventi climatici, ma, per una volta, senza nominare il disastro climatico prossimo venturo.

 

Our Algorithms Can Predict Future Disasters — Now What?

 

 

E questo accade perché le previsioni di cui si parla hanno il terribile difetto di essere facilmente soggette a verifica, in alcuni casi a distanza di pochi minuti. Quindi, nessuna possibilità di inventarsi la fine del mondo ed uscirne indenni. L’argomento è stimolante, soprattutto per le recenti discussioni che abbiamo fatto sulle nostre pagine.

 

Facebooktwitterlinkedinmail 6 Comments

Sulla previsione dei terremoti

L’articolo che segue è stato pubblicato sul N°25 della rivista Liberambiente nel gennaio 2013.

[line style=”normal”][/line]

 

Le recenti crisi sismiche che hanno colpito alcune regioni italiane ( Emilia-Romagna e Calabria in particolare) ripropongono ancora una volta drammaticamente il problema della previsione dei terremoti. In merito dobbiamo però fare una chiara distinzione tra la previsione spaziale  e la previsione temporale. Nel primo caso si hanno informazioni sul “dove” possono avvenire, mentre nel secondo su “quando”. Se per il primo quesito possiamo rispondere con certezza, così non è purtroppo per il secondo.

Le notizie storiche sulle aree colpite in passato dai terremoti ci permettono di prevedere dove essi possono accadere; è su questa base che sono state realizzate le carte di pericolosità sismica  del nostro territorio, classificato anche in funzione della intensità sismica attesa, sempre sulla base dei dati storici. Si tratta quindi di una previsione su base probabilistica. Non è così, purtroppo, per il secondo quesito: quando avverrà il terremoto e soprattutto a che ora? In ogni occasione di crisi sismica, le notizie che vengono fornite dagli addetti al controllo sismico  nazionale, sono sempre le stesse: si informa la opinione pubblica sulla intensità delle scosse (magnitudo), la profondità dell’ipocentro (l’area di origine del sisma), si danno generici consigli circa la pericolosità del fenomeno in atto e sulla sua probabile evoluzione. In tutte queste informazioni è poco incisivo il riferimento geologico. Al contrario la scienza geologica può dare contributi per tentare di capire cosa sta accadendo.

 

 

Facebooktwitterlinkedinmail 14 Comments

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »