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Tag: Alluvioni. Riscaldamento globale

Alisei più forti, non, più deboli, no, vabbè, climate change

L’inatteso (?) arresto del riscaldamento globale sta davvero provocando parecchi grattacapi. Arrivano praticamente ogni giorno suggerimenti sulle origini dello strano comportamento di un clima che non segue più le indicazioni del mainstream scientifico. Su WUWT c’è un piccolo elenco: Aerosol vulcanici in eccesso, dinamiche dell’ENSO, calore rintanato nelle profondità oceaniche, raffreddamento degli oceani, scarsa attività solare, misurazioni della temperatura sbagliate in area artica e, per finire, la ola dello stadio. Qualche giorno fa ne è arrivata un’altra, l’aumento dell’intensità degli alisei.

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E meno male che c’è il global warming…

Chissà se stanno pensando questo a bordo della Akademik Shokalskiy la nave intrappolata tra i ghiacci dell’Antartide ancora incredibilmente abbondanti nonostante l’estate australe. A 1700 km da Hobart, in Australia, con le navi rompighiaccio spedite in soccorso che non riescono ad arrivare a causa dello spessore troppo elevato della copertura glaciale.

 

Ancora un anno decisamente anomalo per i ghiacci dell’emisfero sud, con l’elemento di novità fornito dal fatto che quest’anno non se l’è passata troppo male neanche l’Artico. Da Cryosphere today, una carrellata di immagini e informazioni che vorrei tanto che qualcuno ci spiegasse in chiave riscaldamento globale.

 

Cominciamo con l’estensione attuale (di inizio estate) del ghiaccio marino antartico:

 

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Tempi di deficit, anche nel clima

Qualche giorno fa, girovagando come al solito per il web, sono ‘atterrato’ sul blog di Judith Curry, dove ho trovato un post curioso e credo anche interessante, che fornisce delle informazioni insolite, del tipo che ti fa pensare “ma perché non ci hanno pensato prima?”

 

Ve le riassumo, forse potrà essere utile condividerle con i lettori di CM.

 

Come abbiamo letto, scritto e discusso tante volte, l’aumento della concentrazione di gas serra in atmosfera, si traduce nei modelli di simulazione climatica in un surplus di energia, cioè la Terra disperde nello spazio meno energia di quanta ne riceve dal Sole. Questo surplus, naturalmente, si è all’origine dell’aumento delle temperature medie superficiali globali. Dal momento che il sistema evolve in continuazione per ristabilire l’equilibrio, in ragione di questo aumento deve aumentare anche la quantità di energia dispersa verso lo spazio. Però, se lo sbilanciamento persiste e le temperature non aumentano, si pone il problema del cosiddetto ‘calore scomparso’, problema che ha portato il dibattito sul clima ad interrogarsi sul luogo dove questo sarebbe dovuto finire. Il candidato numero uno, forse per la semplice ragione che non c’è ancora la possibilità di andare a controllare e nonostante le poche osservazioni disponibili non confermino questa eventualità, è l’oceano profondo. I modelli di simulazione climatica, più nello specifico il modello della NASA, prevedono un aumento progressivo del surplus di energia, specie se accoppiato con lo scenario A1B dell’IPCC, quello più peggiorativo in termini di emissioni antropiche.

 

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FRANE: “Dalla brace alla padella”

“In Italia c’è una frana ogni 27 ore e un morto per frana ogni 8 giorni, attualmente sull’Appennino tosco-emiliano sono in atto 600 frane”, questi i dati forniti dal Presidente dei Geologi durante una conferenza che si è svolta a Roma dal titolo: “Strategia della sopravvivenza”. L’evento ha fatto seguito all’appello rivolto dal Presidente del Senato dal Campidoglio allarmato dalla gravità della situazione che minaccia il mondo ed il nostro paese in particolare.

Si parla delle frane ed alluvioni di questi giorni in Liguria e Toscana?

Leggo meglio l’articolo de “IL SOLE 24 ORE”: sono presentati problemi nella gestione dell’acqua ma stranamente non si parla né di “desertificazione” né di “piogge tropicali” né di riscaldamento globale dovuto all’emissioni di CO2 umane, inoltre l’apparato tecnico del Servizio geologico nazionale è di soli 5 geologi e non usa immagini satellitari e tecnologia sofisticata. Ma il Presidente del Senato è Amintore Fanfani!

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