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Tag: Greenpeace

L’eco realismo di un personaggio scomodo

Patrick Moore è un uomo che di ambiente se ne intende, anche se la maggior parte dei suoi colleghi direbbe che forse lo è stato, ma ora certamente non più, da parecchio tempo. Nel 1985, infatti ha lasciato l’organizzazione che aveva contribuito a fondare e di cui era divenuto massimo dirigente che ora è una multinazionale dell’ambiente, Greenpeace. Da allora ha cominciato a interpretare e divulgare il pensiero ambientalista in modo realista, abbandonando e spesso combattendo tenacemente tutte le utopie, le esagerazioni, i fanatismi e gli estremismi di un movimento di cui dice che la peggior cosa che gli potesse capitare era quella di ricevere il postfisso “ismo”, perché:

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“Ambientalismo” è un “ismo” come capitalismo e socialismo. In quel senso connota un’ideologia o una serie di convinzioni condivise non necessariamente basate su prove scientifiche. Un ambientalista è quindi diverso da un ecologista, dato che l’ecologia è una scienza.

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Resistere, resistere, resistere…

C’era una volta in cui l’attivismo faceva la scienza, e le opinioni per nulla condizionate dei militanti facevano bella mostra di se nei report scientifici. Qualche esempio, tra l’altro recente, in questi post di CM:

Ora che la scienza sembra aver faticosamente ripreso il suo corso e nell’SPM dello Special Report sugli eventi estremi leggiamo che ci sono molti più dubbi che certezze e che proprio non c’è verso di collegare gli eventi tipicamente meteorologici alle dinamiche del clima, ancor di più ad un presunto clima che cambia per cause antropiche, l’attivismo se ne frega e continua imperterrito per la sua strada.

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Al tour de France con il triciclo – Aggiornamento

E’ disonesto dire al mondo che hai messo insieme un gruppo di ciclisti competitivi, quando nella tua squadra molti corrono con il triciclo.

Questa l’opinione di Donna Laframboise circa l’IPCC e le credenziali di un discreto numero di quanti sono chiamati a scriverne i rapporti.

La solita propaganda negazionista? Il solito atteggiamento facilone poco informato? Queste probabilmente saranno, anzi di fatto lo sono già, le critiche che le saranno mosse. Ha infatti appena pubblicato un libro con questo titolo:

The Delinquent Teenager Who Was Mistaken for the World’s Top Climate Expert

C’è bisogno della traduzione? A chi sarà riferito l’ironico complimento? Non è difficile scoprirlo, perché in effetti si tratta di giornalismo investigativo, non di un romanzo. Ci sono nomi e cognomi, titoli, credenziali, curricula, carriere, passato e presente di molti tra quelli che sono stati spacciati per il non plus ultra della scienza del clima.

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